Mi piace andare spesso a mangiare nelle trattorie di
Livorno....dove il pesce freschissimo, viene cucinato come una volta...con il
pomodoro....come da noi non si usa più.
Conosco alcune trattorie veramente carine, con un cucina diversa
dalla nostra, ma piacevole e che scelgo volta volta in base a quello che voglio
mangiare quella sera......
L’Ostricaio, accanto al Moletto d'Ardenza, porticciolo delle barchette, e
vicino ai bagni Fiume, si degustano frutti di mare, fritto di paranza,
cacciucco o pesce veloce del Baltico (Baccalà e Stocco alla Livornese).
Vado spesso in questo posto, microscopico in inverno...solo una
manciata di tavolini alla "francese"...con più posti in estate,
all'aperto con vista ...ed odore di salmastro.....sulle alghe, sul mare e sul
porticciolo dell'Ardenza.
Da ragazzo andavo li a mangiare i Ricci e anche i Muscoli
crudi......adesso vi si trovano Ostriche e frutti di mare di ogni tipo e ad
ogni ora, anche per un piacevole aperitivo con vino o prosecco, per
accompagnare un plateau di Ostriche e Tartufi di mare
Se per mangiare non trovi posto a sedere, di danno un piatto in
mano e puoi mangiare sul muretto che da sul mare.
Per mangiare a tavola occorre prenotare sopratutto l'inverno (è
sempre pieno).
Una cucina semplice, con pesce freschissimo… non è raro vedere
arrivare una barchetta, nell'adiacente porticciolo d'Ardenza, con il pescatore
che porta…. la cassetta del pesce.
Amo la loro pepata di cozze, il fritto di paranza…eccezionale…. le
cruditè, un po’ cara invero e al termine non può mancare l'immancabile Ponce
alla livornese.
Piatti semplici...servizio casalingo....di giovani simpatici e
scanzonati....livornesi......per una serata diversa, giovanile, che mi ricorda
uno dei posti più piacevoli della mia gioventù.
Per tanti anni, dal 1947 al 1960 sono venuto al mare qui
all'Ardenza...dai miei zii livornesi...come usava una volta...per
risparmiare....ai vicinissimi Bagni Lido...dove ho imparato a nuotare ed ad
amare il mare.
Nella piazzetta dell’Ardenza ho iniziato a mangiare le seme……semi
di zucca salati e arrostiti…..uno dei pochi godimenti del doguerra……insieme
alla classiche Roschette, ciambelline di pasta…anch’esse salate…ecco da dove
inizia la mia pressione alta.
Non erano ancora entrati gli anni ’50 e a Livorno ancora tutta
macerie di bombardamenti, mancava l’acqua…..le miei zie riempivano la vasca
nella notte e quell’acqua doveva bastare per tutto il giorno….ci si lavava in
mare…erano gli anni del primo dopoguerra e nel Cisternone, il grande serbatoio
del disastrato acquedotto livornese furono trovati i corpi di cinque tedeschi….e
siamo sopravvissuti anche a questo.
Mi ricordo via Grande e il Porto tutto invaso di macerie, ma la
vita doveva continuare e si ricominciava ad andare al Mare.
Ricordi vivi dell’attentato a Togliatti, dell’Olio di Fegato di
Merluzzo, che ti davano tappandoti il naso…perché faceva bene….dei giochi di
allora… tappini delle bottigliette tonde di aranciata e di chinotto, il cerchio,
la corda, la campana…….l’acqua Corallo che dovevamo bere per forza….delle Terme
barocche, bellissime, sopravvissute miracolosamente ai bombardamenti alleati,
pur accanto alla Stazione ferroviaria rasa al suolo, ed adesso cadenti per l’incuria
dell’uomo e dell’abbandono……meglio cambiare discorso e pensare un sano Happy
Hour…..
Per chi ama gli aperitivi un po' più strutturati può passare
qualche centinaio di metri prima dell’Ostricaio, alla Baracchina Bianca, in
località Acquaviva, vicino all'Accademia Navale, ove si può degustare cocktail
più complessi, sempre in riva al mare ed i compagnia.... dei piccioni…. grandi divoratori.....
di noccioline.
Su Livorno...tornerò per le altre trattorie......che
amo..... come amo i miei ricordi di ragazzo, alle prese con i primi importanti
problemi della vita.
Nessun commento:
Posta un commento