Ho letto con interesse l’intervento
della signora Lisa Mariani su alcuni giornali web che ha detto fra l’altro “…… Dopo
aver visitato i vari stand degli espositori mi sono recata anche
io all'interno dell'Orto per vedere come lo avevano allestito quest'anno
in occasione della fiera. All'entrata non sono stata controllata e
questo già mi ha preoccupato: gli scorsi anni l'entrata nell'Orto era
compresa nel biglietto di Murabilia: in ogni caso un biglietto
serviva. Dopo essermi seduta su di una panchina ho avuto modo di osservare
cosa accadeva attorno a me ed è stato veramente mortificante: dei
visitatori sierano piazzati con delle sedie all'ombra di un grosso albero, sul
tappeto erboso, facendo allegramente salotto. Un bambino accompagnato dal
padre stava giocando a pallone correndo e arrampicandosi sulle radici di
un altro albero. Alcuni visitatori accompagnati dal proprio cane giravano
noncuranti dove volevano.
La cosa che poi mi ha più fatto
stringere il cuore è stata la condizione del laghetto popolato da
bellissimi pesci e tartarughe, oltre alle splendide piante acquatiche: una
folla di adulti e bambini era ammassata sui bordi e sul ponticello,
urlando e indicando gli animali. Un giovane, mentre attraversava il
ponticello col suo cane di grossa taglia, ha permesso che questo si
gettasse in acqua per farsi un bagno, più volte. Un adolescente tirava con
cattiveria sassi ai pesci, mentre qualcun altro aveva preso lo spazio per
una pattumiera, lanciandovi tappi di bottiglia. Tutto questo è successo
senza che nessuno supervisionasse lo spazio, declassato a semplice parco
per famiglie e cani……..”.
La
signora Lisa Mariani ha detto cose coraggiose e non posso lasciarla sola anche
se non la conosco. Il CdA dell'Opera che ha cessato la sua attività due mesi
fa, si era prodigato, attraverso finanziamenti di Sponsor ricercati con cura,
di ristrutturare tutto il Parco, ricostruendo completamente le grandi aiuole
delle Camelie, reintroducendo le specie botaniche andate distrutte e perse in
tanti anni di abbandono. In assenza di finanziamenti comunali, tutto questo è
stato possibile oltre che per gli Sponsor anche utilizzando gli annessi
dell'Orto, la grande Serra ed il sotterraneo del Baluardo San Regolo, senza
toccare la parte Verde dell'Orto, per eventi a pagamento di privati. Senza
denari, non si può assicurare la sopravvivenza e la sorveglianza dell'Orto, la
sua manutenzione costante, l'implementazione di piante ed essenze.
All'atto
del passaggio delle consegne mi è stato detto dalla nuova amministrazione che
queste scelte era tutte sbagliate, che non si doveva utilizzare anche solo per
le parti non verdi, per commercializzazione che pure portavano contanti sonanti
nella casse dell'Opera sempre e prontamente rinvestiti in manutenzioni e
interventi sull'Orto, ma che l'Orto doveva essere a disposizione di tutti. E infatti abbiamo visto i primi effetti di
questa nuova scelta popolare dell'Orto. Ingressi non controllati, nessuna sorveglianza
del Parco, vandalismi e poi...verranno anche a mancare i denari...tutto questo
si ritiene migliore di affittare sotto sorveglianza e a caro prezzo parti non
verdi dell'Orto, le Serre appunto, che dalla primavera all'autunno sono vuote
ed inutilizzate. Sono stati persi introiti vitali, non solo per l'Orto ma anche
su Murabilia, che andrà verso il
declassamento promozionale e pubblicitario e al degrado dell'Orto Botanico,
abbandonato nuovamente al suo destino...ma ci consolerà il fatto che sarà un
Orto....popolare. Nel passato all'Orto non c'erano banchetti nelle Serre, gli
unici che ci potevano mangiare erano gli operai che si apparecchiavano sotto il
Cedro del Libano, tanto non entrava nessuno. E torneremo così.
Se
non si capisce che i soldi pubblici, che vengono dal pagamento dello nostre
Tasse, sono sempre meno e quindi andranno a coprire solo gli interventi vitali
della società civile e che per i beni culturali soprattutto quelli
"minori" occorrerà sempre di più trovare mezzi privati e commercializzazioni,
fatte nella giusta maniera, che non possono essere demonizzati con una visione
burocratica-statalista, se vogliano assicurare a questi beni un'avvenire, un
costante mantenimento e la necessaria sorveglianza.
francesco
colucci
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