mercoledì 12 settembre 2012

ORTO POPOLARE....


Ho letto con interesse l’intervento della signora Lisa Mariani su alcuni giornali web che ha detto fra l’altro “…… Dopo aver visitato i vari stand degli espositori mi sono recata anche io all'interno dell'Orto per vedere come lo avevano allestito quest'anno in occasione della fiera. All'entrata non sono stata controllata e questo già mi ha preoccupato: gli scorsi anni l'entrata nell'Orto era compresa nel biglietto di Murabilia: in ogni caso un biglietto serviva. Dopo essermi seduta su di una panchina ho avuto modo di osservare cosa accadeva attorno a me ed è stato veramente mortificante: dei visitatori sierano piazzati con delle sedie all'ombra di un grosso albero, sul tappeto erboso, facendo allegramente salotto. Un bambino accompagnato dal padre stava giocando a pallone correndo e arrampicandosi sulle radici di un altro albero. Alcuni visitatori accompagnati dal proprio cane giravano noncuranti dove volevano.
La cosa che poi mi ha più fatto stringere il cuore è stata la condizione del laghetto popolato da bellissimi pesci e tartarughe, oltre alle splendide piante acquatiche: una folla di adulti e bambini era ammassata sui bordi e sul ponticello, urlando e indicando gli animali. Un giovane, mentre attraversava il ponticello col suo cane di grossa taglia, ha permesso che questo si gettasse in acqua per farsi un bagno, più volte. Un adolescente tirava con cattiveria sassi ai pesci, mentre qualcun altro aveva preso lo spazio per una pattumiera, lanciandovi tappi di bottiglia. Tutto questo è successo senza che nessuno supervisionasse lo spazio, declassato a semplice parco per famiglie e cani……..”. 
La signora Lisa Mariani ha detto cose coraggiose e non posso lasciarla sola anche se non la conosco. Il CdA dell'Opera che ha cessato la sua attività due mesi fa, si era prodigato, attraverso finanziamenti di Sponsor ricercati con cura, di ristrutturare tutto il Parco, ricostruendo completamente le grandi aiuole delle Camelie, reintroducendo le specie botaniche andate distrutte e perse in tanti anni di abbandono. In assenza di finanziamenti comunali, tutto questo è stato possibile oltre che per gli Sponsor anche utilizzando gli annessi dell'Orto, la grande Serra ed il sotterraneo del Baluardo San Regolo, senza toccare la parte Verde dell'Orto, per eventi a pagamento di privati. Senza denari, non si può assicurare la sopravvivenza e la sorveglianza dell'Orto, la sua manutenzione costante, l'implementazione di piante ed essenze.
All'atto del passaggio delle consegne mi è stato detto dalla nuova amministrazione che queste scelte era tutte sbagliate, che non si doveva utilizzare anche solo per le parti non verdi, per commercializzazione che pure portavano contanti sonanti nella casse dell'Opera sempre e prontamente rinvestiti in manutenzioni e interventi sull'Orto, ma che l'Orto doveva essere a disposizione di tutti.  E infatti abbiamo visto i primi effetti di questa nuova scelta popolare dell'Orto. Ingressi non controllati, nessuna sorveglianza del Parco, vandalismi e poi...verranno anche a mancare i denari...tutto questo si ritiene migliore di affittare sotto sorveglianza e a caro prezzo parti non verdi dell'Orto, le Serre appunto, che dalla primavera all'autunno sono vuote ed inutilizzate. Sono stati persi introiti vitali, non solo per l'Orto ma anche su Murabilia,  che andrà verso il declassamento promozionale e pubblicitario e al degrado dell'Orto Botanico, abbandonato nuovamente al suo destino...ma ci consolerà il fatto che sarà un Orto....popolare. Nel passato all'Orto non c'erano banchetti nelle Serre, gli unici che ci potevano mangiare erano gli operai che si apparecchiavano sotto il Cedro del Libano, tanto non entrava nessuno. E torneremo così.
Se non si capisce che i soldi pubblici, che vengono dal pagamento dello nostre Tasse, sono sempre meno e quindi andranno a coprire solo gli interventi vitali della società civile e che per i beni culturali soprattutto quelli "minori" occorrerà sempre di più trovare mezzi privati e commercializzazioni, fatte nella giusta maniera, che non possono essere demonizzati con una visione burocratica-statalista, se vogliano assicurare a questi beni un'avvenire, un costante mantenimento e la necessaria sorveglianza. 
francesco colucci

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