martedì 2 ottobre 2012

LIVORNO, Da Gagarin, Antica Torteria del Mercato

Se, girando per le strade di Livorno, vi imbattete in un locale con la scritta "Pizza e Torta", fermatevi, entrate e provate ad assaggiare la famosa torta di ceci: non solo gusterete una vera prelibatezza, ma assaggerete anche un po' di livornesità, aprendo così una piccola finestra attraverso la quale dare una sbirciatina a questa città, la cui essenza si ritrova proprio nelle cose più semplici e genuine come, appunto, la torta di ceci.
Per partecipare al matrimonio più perfetto che ci sia, gustatela sorseggiando un bicchiere di spuma, rigorosamente "bionda", bevanda della tradizione livornese, rimasta tuttora molto in voga in città.
Nel caso, poi, abbiate voglia di continuare a camminare per la città in compagnia della scoperta appena fatta, fatevi dare il classico "cinque e cinque" (il cui nome deriva dal periodo in cui venivano acquistati 5 centesimi di torta e cinque di pane) cioè la torta servita in una focaccina o meglio nel pane francese da gustare cammin facendo.
Ecco infine la ricetta per coloro che si volessero cimentare a casa propria
Stemperare una parte di farina di ceci e 3 parti d'acqua in una terrina, aggiungere il sale e mescolare energicamente per sciogliere i grumi di farina. Lasciare riposare la miscela per un paio d'ore, mescolando di tanto in tanto per evitare la decantazione della farina. Ungere una teglia in rame stagnato con un velo d'olio e, dopo aver aggiunto mezzo bicchiere d'olio, versare la miscela partendo dal centro della teglia fino a uno spessore di circa 5 mm. Mettere in forno e cuocere fino a che non si sarà formata una crosticina dorata; infine spolverarla con il pepe.
Molti sono i locali a Livorno dove il cinque e cinque è realizzato a regola d’arte, quello che preferisco è Gagarin, l’antica torteria del Mercato, a pochi passi dal bellissimo Mercato coperto, sul fosso che attraversa Livorno.
Gagarin è il soprannome del proprietario, dato tanti anni fa per la sua somiglianza con l’austronauta Russo, in una città sempre alla moda per i soprannomi e per gli sfottò.
Il locale è piccolo, spesso c’è ressa per far un cinque e cinque o per portare a casa un cartoccio di Torta….a mio parere una delle più buone del Mondo.


Vengo qua, da tanti anni, quando vado a fare la spesa al Mercato sui fossi, un Mercato antico e affascinante con i vecchi banchi di marmo del pesce, ricchi di pescato a buon prezzo, quelli della verdura e frutta, con i banchi dei contadini che vengono dalla campagna e dalle colline vicine, quelli imponenti della carne, del pollame, del pane allineati a schiera sotto il l’ampio tetto di metallo e vetro.


Un modo più umano, più vero,  meno tecno di fare la spesa…poi un salto davanti, da Gagarin, per un cinque e cinque, un bicchiere di bionda spuma e poi indietro di nuovo nel Mercato per un “Ponce” alla livornese, 50 e 50, caffè e rum, una scorza di limone e lo zucchero sul fondo del “gottino” da non girare.

Una esperienza da provare….poi al mare…a vedere le chiappe…chiare…anzi monumentali….come debbono essere quelle delle livornesi veraci….floride e ampie, perché questo è il tipo di donna più amato dagli indigeni…..




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