martedì 14 aprile 2015

Il gioco delle tre carte

Di fronte alle proteste che da tutte le parti stanno sommergendo questo Comune, Sindaco e Giunta non hanno neppure l’educazione democratica di rispondere, controbattere o spiegare. Al massimo la solita nenia…non ci sono soldi….come se la capacità di un amministratore fosse quella di spendere i denari trovati in cassa, come fatto da Tambellini, anziché impegnarsi a trovarne di nuovi, con progetti validi, risparmiando sulle spese, spendendo meglio. Al Presidente della Lucchese, che protestava per le promesse di Tambellini non mantenute è toccato di peggio, oltre “non ci sono soldi”, anche una reprimenda pseudo moralista, “i soldi prima li spendiamo per lo sport dilettantistico”. Salvo che il giorno dopo le associazioni sportive dilettantistiche sbugiardandolo, denunciavano che nel nuovo regolamento dello sport sono spariti tutti i fondi per gli impianti e che gli adeguamenti li dovrebbero fare le società dilettantistiche. Il Gioco delle Tre Carte. Sono andato a vedere i dati disponibili del Bilancio del Comune, quello Preventivo 2014 pubblicato sul sito comunale: Cifre del riepilogo di alcuni capitoli di Spesa 2014. Istruzione Pubblica: ottomilioni e spiccioli; Cultura e Beni Culturali: settemilioni e spiccioli; Settore Sportivo e Ricreativo: unmilione e mezzo circa; Turismo: TRECENTOMILA e spiccioli; Sviluppo Economico: un milione e rotti; Settore Sociale VENTUNMILIONI e rotti. Credo giusto che un Comune aiuti, in momenti come questi, le famiglie colpite da povertà vecchie e nuove, posso arrivare a comprendere un aiuto momentaneo a Rom e Clandestini, ma in un Comune virtuoso e serio ci deve essere un rapporto fra la spesa produttiva per il lavoro e lo sviluppo della società e gli interventi di soccorso. Il Comune non può essere solo un Ente di Assistenza, ne una succursale della Parrocchia. Occorre capire che se non si investe per lo sviluppo non ci sarà più in futuro ricchezza da distribuire per il lavoro, per le nostre famiglie, per lo stesso sociale. Una seria riconsiderazione della Spesa per il Sociale, che elimini sprechi, dilettantismi e progetti sinistrorsi fantasiosi, potrebbe dare nel 2015 quelle risorse che mancano per lo sviluppo della società lucchese, che dovrebbe essere l’obiettivo primario di un Sindaco che non si creda un unto del Signore.




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