lunedì 3 agosto 2015

Un Matteo che mi piace

Questa sera il Presidente del Consiglio Comunale Matteo Garzella, ha convocato un Consiglio Comunale per celebrare i 150 anni dal suo insediamento a Lucca, dopo l'unità d'Italia. Dal 1865 ad oggi oltre mille consiglieri si sono avvicendati sui banchi del Consiglio di Lucca. Una iniziativa che reputo felice, opportuna, nel momento in cui, poi, la democrazia rappresentativa attraversa uno dei momenti più bassi.
Il Consiglio Comunale di un Comune è stato e sarà il posto dove si discutono e decidono le questioni più vicine agli interessi dei suoi abitanti. (salvo il periodo fascista).
A Lucca sono stato in Consiglio dieci anni, dal 1975, ma per molti anni prima ho seguito sempre i lavori del Consiglio per "studiare e imparare", come era allora obbligo fare per chi "iniziava a fare politica". Nella prima repubblica si arrivava a ricoprire cariche pubbliche e di partito dopo un duro lavoro di selezione. Ho fatto anche il Consigliere nella seconda repubblica, ad Abetone, come candidato Sindaco socialista di una lista di centro sinistra, battuto da un Sindaco di destra estrema, che si presentava in Consiglio, con tutti i consiglieri di maggioranza in Camicia Nera....una storia curiosa che un giorno racconterò.
Differenze fra la prima e la seconda repubblica: nella seconda tutto è volatile, non ci sono più regole, più selezione, l'improvvisazione e il populismo la fanno da padrone.
Torniamo a questa lodevole commemorazione: non so se mi faranno parlare, come erede credo indiscusso dei Socialisti Craxiani di Lucca, visto che siamo rimasti in quattro gatti con gli altri transitati nel tempo, nel PD o in Forza Italia, a secondo dei gusti e delle poltrone. Nel dubbio, lascio in queste poche righe, la cosa più importante che avrei detto: Il ricordo dei Consiglieri laici e socialisti che hanno combattuto epocali scontri politici negli anni '50 e 60, in Consiglio per la salvaguardia della città Murata, che una maggioranza assoluta della DC voleva "modernizzare". Un solo esempio, la battaglia vinta contro la copertura dei fossi, davanti alle Mura medievali della Porta di San Gervasio, copertura che avrebbe consentito nei desideri della DC di allora di avere una orrenda via di scorrimento fra nord sud, all'interno delle Mura. Avrei ricordato la figura di Aldo Spinelli, capo dei socialisti in Consiglio e nel Partito con oltre trent'anni di impegno in Comune, sempre all'opposizione, ma anche Frezza, Carignani, Piccinini, i consiglieri socialisti più longevi e non cito quelli della mia generazione, ma vorrei ricordare fra i Laici, che sedevano al nostro fianco all'opposizione della DC, i Liberali Mennucci e Giovannini, i Repubblicani Ferri e Marcucci, i Socialdemocratici Francesconi e Ramacciotti. (scusandomi se ho dimenticato qualcuno) Negli anni ottanta, Laici e Socialisti, abbiamo iniziato una battaglia contro il regime del "compromesso storico" che prosegue ora contro il "catto-comunismo" che sono in definita la stessa cosa: allora DC e PC gestivano insieme il potere, da posizioni diversificate, ora sono confluiti in un unico calderone che è il PD, per lo stesso motivo: insieme si vince e si esercita il potere.... una battaglia lunga e difficile che possiamo vincere, come abbiamo vinta quella contro il compromesso storico, visto che le loro contraddizioni interne stanno giustamente ora esplodendo.
francesco colucci x riformisti italiani




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