domenica 28 febbraio 2016

Lucca, una Capitale: Commercio e Turismo

Lucca, nei secoli ha sempre avuto una inclinazione al Commercio che ha costituito la spina dorsale delle sua economia. Stato indipendente per oltre sei secoli, con poco territorio a sua disposizione, ha trovato nei commerci per tutta Europa, prima e verso le Indie vere e non vere poi, la possibilità di prosperare, fine a farne una Repubblica ricca e considerata.
E' sempre stata la ricchezza della Repubblica, i rapporti con gli Stati vicini, la salvaguardia dell'indipendenza, molto di più che le imponenti Mura difensive.
Anche ora il Commercio a cui si è aggiunto negli ultimi 25 anni il Turismo costituisce il principale fattore di sviluppo, occupazione e ricchezza del popolo lucchese.
La crisi di questi anni ha evidenziato che tre sono i fattori di debolezza del settore Commercio e Turismo: Una fiscalità locale sempre in crescita esponenziale, l'esplodere di un caro affitti spesso ingiustificato, una visione esclusivamente burocratica delle normative sanitarie da parte dell'USL.
Questi sono i problemi che un nuovo Sindaco dovrà affrontare, riducendo al massimo la imposizione fiscale comunale, intervenendo per riportare a ragionevolezza il caro affitti, intervenendo con una tassazione sui fondi sfitti più da due anni, riconducendo l'interventismo burocratico dell'USL all'essenza delle norme in vigore, senza esasperazioni immotivate, dando precise direttive in merito.
Da Sinistra si pone spesso il problema dell'evasione fiscale imputata al settore del Commercio, per giustificare le alte imposte comunali. Credo che proprio il riportare queste imposte a cifre più ragionevoli serva anche a far emergere i Commercianti onesti, che sono la maggioranza, che spesso sono obbligati alla evasione degli scontrini fiscali per la necessità di sopravvivere, rispetto a quelli che si credono "furbetti" e che rimarranno tali salvo l'intervento risolutivo della Guardia di Finanza.
Ridurre le imposte aiuta a riportare il Commerciante fondamentalmente onesto, ma sempre sul limite della sopravvivenza, nei binari della correttezza fiscale, come lo sono e sarebbero la maggior parte.
Per il Turismo in particolare occorre intervenire sulla Tassa di scopo sulle presenze turistiche, come fatto dal Sindaco di Viareggio, abbassando le aliquote per i giovani sotto i trentanni e i portatori di Handicap a cui aggiungere gli anziani sopra i 65 anni e una riduzione per chi permane oltre il secondo pernottamento, al fine di aiutare la permanenza media che è uno dei fattori più importanti da incentivare.
Per il Turismo poi occorre sostenere l'accoglienza e l'informazione turistica completamente abbandonata da questo Sindaco, oltre la Promozione della città. Non importante inventare l'acqua calda, basta seguire quello che facevano le APT, prima della sciagurata eliminazione da parte della Regione rossa di Rossi.
Per la Promozione del Commercio e del Turismo si proporne una vecchia piccola idea: quella di ampliare il commercio del terzo week end del mese, che dal Mercato dell'Antiquariato si è esteso alle aperture commerciali domenicali, lanciando lo slogan:

 "Lucca, tutto aperto il terzo fine settimana" 

con apertura di Musei, Torri, Negozi dal sabato mattina alla mezzanotte e tutta la Domenica fino alle 20, con tutti i parcheggi gratis per tre ore, ingressi ridotti per Musei e Torri, Sconti Terzo Week End nei Negozi, pacchetti week end scontati nelle strutture ricettive, attrazioni con artisti di strada nella città, promozione dell'iniziativa in tutta Italia.
Va anche profondamente rivisitato e rilanciato il Mercato dell'Antiquariato.
Delle altre problematiche: parcheggi, viabilità, arredo urbano è già stato trattato nelle Schede precedenti.

francesco colucci x riformisti Lucca



domenica 21 febbraio 2016

Lucca, una Capitale: Cultura: uscire dal "Club dei pochi" per aprire la città e stimolare le potenzialità presenti. Scheda n.7

Lanciare alcune proposte per un nuova politica culturale a 360° per una città come Lucca non è certamente facile, per chi non vuole essere presuntuoso o scontato o superficiale.
Per cui questa scheda vuole semplicemente presentare solo alcune proposte per:

  1. Conservazione e utilizzo del patrimonio culturale esistente
  2. Nuove strutture per la cultura in senso lato
  3. Valorizzazione delle emergenze culturali esistenti
  4. Ricerca organica di Sponsor per un rilancio di tutto il settore.
Conservazione e utilizzo del patrimonio culturale esistente.
L'immenso patrimonio storico-artistico della città è stato spesso abbandonato a se stesso e si deve solo all'intervento benefico delle Fondazioni Bancarie locali, se molto è stato salvaguardato.
I Riformisti propongono di trasformare l'attuale Opera delle Mura in una Fondazione aperta, cambiando il nome in "Opere dell'ingegno Lucchese" con il compito di preservare, mantenere, gestire e valorizzare tutto il patrimonio edilizio storico della città e le principali strutture che possono essere ascritte alla cultura lucchese. 
Dovranno confluire nella Fondazione "Opere dell'ingegno Lucchese", il complesso delle Mura lucchesi delle varie epoche, le Torri e i Palazzi Storici di proprietà riconducibili al Comune, l'Acquedotto Monumentale del Nottolini, i Monumenti, le Fontane Artistiche, l'Orto Botanico e i Parchi comunali.
Confluiranno altresì nella detta Fondazione tutti i Musei Comunali, le Mostre e le Rassegne permanenti riconducibili al Comune.
A detta Fondazione sarà anche affidata la delega del Sindaco per l'arredo urbano della città.
Il Comune manterrà il controllo della Fondazione, ma ne potranno far parte altri Enti Pubblici, le Fondazioni Bancarie ed altre Fondazioni, gli Istituti bancari e assicurativi ed ogni altro privato che sarà riconosciuto utile dal Comune.

Nuove strutture per la cultura in senso lato.
La realizzazione di un Teatro Puccini da 1.500 posti per i grandi eventi Pucciniani i e non, sopratutto in Inverno è già stata avanzata dai Riformisti nelle Schede precedenti.
L'ubicazione deve essere per noi il Mercato delle Vettovaglie, ormai fatiscente e vicinissimo alla città, trasferendo altrove le poche attività rimaste.
Analogamente è già stata avanzata la proposta di attrezzare l'ex campo Balilla, in attesa del nuovo Teatro, per i grandi eventi musicali e non, da quelli più grandi del Summer Festival, che rimarrà anche anche in Piazza Napoleone, per gli eventi previsti con un pubblico più contenuto.

Valorizzazione delle emergenze culturali esistenti
Le attività culturali di questi anni, anche quelle di alto livello, sono state sempre mal comunicate, come fossero una cosa "solo per noi". E' mancata qualsiasi politica di comunicazione che portasse ad un ritorno economico, anche indiretto, l'evento realizzato.
I grandi eventi Summer Festival, Comics, Puccini e la sua Lucca, Murabilia, Verde Mura e altri ancora devono far parte di una comunicazione Istituzionale che affianchi quella dei privati, per valorizzare al meglio gli eventi ed avere ritorni economici per tutta la città.
Analogamente vanno assistiti e comunicati gli eventi culturali che le Associazioni culturali presentano alla città, per dare un sostegno indiretto alle Associazioni proponenti.

Ricerca organica di Sponsor per un rilancio di tutto il settore.
I fondi pubblici destinati agli eventi sono sempre meno, per cui occorre istituzionalizzare la ricerca degli Sponsor privati, attraverso una delibera che recepisca le condizioni pubbliche ed uguali per tutti, per cui si possa sponsorizzate tutto o in parte alcuni eventi, anche prevedendo una commissione di intermediazione per chi aiuta ad acquisire sponsor privati.

francesco colucci x Riformisti Lucca





domenica 14 febbraio 2016

Lucca, una Capitale, Una politica dirompente per l'Ambiente e il Territorio - Scheda n. 6

Due sono le questioni spinose, irrisolte da decenni, per Lucca. La difesa dalle acque e la nuova viabilità per liberare la cerchia delle Mura Cinquecentesche dalla morsa del traffico pesante.


TERRITORIO E VIABILITA'

sono da oltre trent'anni che si discute e si progettano soluzioni per liberare il centro storico dalla morsa del traffico pesante che opprime e inquina tutta la zona, con una nuova circonvallazione, che tutte le altre città toscane hanno già da molto tempo realizzata.
Molti anni fa, l'on.le Piero Angelini con la DC e il sostegno dei Socialisti, trovò i fondi per fare la nuova circonvallazione e i collegamenti nord sud e est ovest. Furono appaltati e anche iniziati i lavori, costruiti i primi piloni dei ponti (abbattuti decenni dopo), ma l'opposizione di comitati popolari legati alle proprietà terriere e la solita Magistratura militante, riuscirono a bloccare tutti i lavori, fino a far saltare l'appalto fatto e i finanziamenti ottenuti. 
Tutti i progetti successivi, anche quelli di ora, vogliono risolvere il problema della circonvallazione di Lucca, attraverso il territorio del Comune di Capannori, per far transitare il traffico proveniente dalla Valle del Serchio verso l'autostrada, al Frizzone. Con il risultato che tutto si ferma di fronte alle anche giuste difficoltà portate avanti da Capannori, per un attraversamento "difeso" di buona parte del suo territorio, ormai fortemente urbanizzato e già molto compromesso.
La soluzione ora allo studio, anche carente di finanziamenti, sarà di difficile realizzazione per questi motivi e realizzarla "a raso" senza protezioni, come vuole Capannori, sarebbe un altra inutile spesa, come già fatto con la fondovalle Ludovica, già ora, a pochi anni dal suo completamento, assediata da nuove costruzioni e innesti di vie e viuzze locali e quindi destinata a non svolgere più il suo compito di arteria di collegamento veloce e protetta, per cui era stata costruita.
Dobbiamo renderci conto da Lucchesi, che il problema è nostro e che sul nostro territorio dobbiamo risolverlo. Senza se e senza ma.
Per questo la proposta dei Riformisti è prendere il coraggio a piene mani e affrontare l'unica soluzione possibile sul territorio comunale realizzando il passante nord sud, sulla riva destra del Serchio, da Ponte a Moriano fino a S.Quirico di Moriano e da qui, in galleria, passando sotto Monte S.Quirico,  ritornare sulla sponda del Serchio a Sant'Alessio, fino all'intersezione con la proiezione di Via Enaudi a Sant'Anna, da raggiungersi con un nuovo ponte sul Serchio, al posto di quello ora previsto a San Quirico. 
Un tracciato che non ha costi superiori a quello ora alla studio in quanto assai meno invasivo e con pochissimi attraversamenti con ponti, che compenseranno, credo anche con ulteriori economie, la spesa del traforo sotto Monte S.Quirico.
Da Via Enaudi il collegamento con le autostrade è rapido e abbastanza protetto. Il traffico proveniente dalla Fondovalle va in prevalenza verso Pisa, Livorno e il Sud, oppure Massa, Genova, Parma Milano, ma anche il traffico che dovesse andare verso Firenze farà teoricamente qualche chilometro di più che l'innesto veloce sulle autostrade a11 e A12 compenserà in termini di tempo.
Per il tracciato Est Ovest, come Riformisti siamo ancora per una soluzione diversa da quella ora proposta, soluzione che crediamo essere assai meno ingombrante e devastante per il territorio: accelerare, in accordo con la società Autostrade, la realizzazione delle Terza corsia autostradale dal casello del Frizzone a quello Lucca est, non facendo pagare il transito locale fra i due caselli. In questa maniera non si faranno ulteriori strade protette sul territorio di Capannoni e Lucca, altrimenti diverrebbero ben otto le corsie stradali da far passare sul territorio urbanizzato e sotto l'acquedotto monumentale del Nottolini. Una soluzione pulita, a basso costo e la società Autostrade potrebbe essere molto interessata ai finanziamenti per realizzare l'opera, che avrebbe anche una accelerazione su tutto il percorso. Una esigenza primaria per i collegamenti di Lucca con il mondo. 


AMBIENTE:

Sulle acque, per chi appassionato come me, della storia, del lavoro dei nostri Avi, dei toponimi, lo studio attento del territorio evidenzia come nei secoli passati i lucchesi di allora, giustamente preoccupati, vivendo in una zona paludosa, di preservare il territorio, case e campi coltivati, dalla invasione delle acque, siano esse del Serchio o dei numerosi rii che scendono dalla colline vicine, avevano lavorato duramente e con intelligenza per regimentare  le stesse, creando un reticolo di fosse e fossette, in una quadro complessivo articolato e preciso di smaltimento complessivo.
Negli ultimi cinquanta anni molto di questi lavori idraulici perfetti sono stati distrutti con cecità degli amministratori pubblici e per voracità di guadagno, da costruttori frettolosi.
La nostra proposta di Riformisti è di lanciare un piano poliennale per il recupero dello smaltimento delle acque originale, ripulendo e sistemando quello ancora esistente e ricreando il nuovo ove il vecchio fosse irrimediabilmente stato distrutto.
Ugualmente si deve procedere alla ripulitura annuale delle fosse e dei fossetti, esistenti e da riscavare ove perduti, da parte del Consorzio e del Comune per quelli pubblici, intimando ai frontisti la pulizia per quelli dei privati. In particolare occorre sollecitare le società autostradali e l'Anas per le strade di rispettive competenze alla pulitura annuale degli attraversamenti delle acque, perchè sono la grandi strade che creano i principali sbarramenti al regolare deflusso delle acque. 
L'Autorità del Bacino del Serchio, deve continuare con la meritoria opera intrapresa per pulire o ricreare le antiche casse di espansione esistenti o da creare ex novo, che sono indispensabili per la sicurezza del territorio. 
In questo quadro, valutiamo interessante e da esaminarne la fattibilità, la proposta di riscavare il terreno prospiciente le Mura cinquecentesche, per riportarlo alla quota originale e avere a disposizione una enorme cassa di espansione a difesa estrema della città e dei quartieri vicini. 
Tra l'altro si otterrebbe una nuova visione originale delle Mura stesse, assai più maestosa e imponente di quella attuale, con grandi ritorni anche turistici. Già ora questi luoghi diventano laghetti incontrollati durante periodi piovosi e quindi un regimentazione nuova non potrebbe che fare bene, senza timori, perchè già da quando sono state edificate, secoli fa, era stata prevista e ricercata la presenza delle acque sotto le Mura.

francesco colucci x riformisti Lucca






domenica 7 febbraio 2016

Lucca, una Capitale: Sicurezza, Rom e Immigrati - Scheda n. 5 Parte Seconda

Lucca: Sicurezza, accattoni, clandestini, nomadi.
Il nuovo Sindaco dovrà intervenire con energia e atti concreti per migliorare e di molto la sicurezza dei cittadini lucchesi, gravemente compromessa dall'inerzia e dal dogmatismo catto-comunista e falso buonista di Tambellini.
Il nuovo Sindaco dovrà assumere nei confronti del Governo Nazionale ma anche del Prefetto, del Questore e del Comandante dei Carabinieri un atteggiamento risoluto nel chiedere maggiori uomini e controlli sul territorio comunale da parte delle forze dell'ordine, che andranno aiutate e sostenute con ogni mezzo, da parte dell'amministrazione comunale, iniziando dalla realizzazioni di strutture operative sul territorio. 
In alcuni degli stabili dell'ex ospedale Campo di Marte, dovrà essere realizzata una cittadella della legalità, con Prefettura, Questura e Carabinieri e anche Procura delle Repubblica e Tribunale.
Strutture operative nuove e moderne, anche con nuovi alloggi di servizio per agenti e carabinieri.
Nuove strutture andranno anche realizzate in alcuni paesi e frazioni, popolose, per garantire sul territorio una presenza diffusa delle legalità e della sicurezza del cittadino.

Per quanto riguarda Nomadi ed Immigrati, si deve osservare che i cittadini lucchesi residenti devono denunciare all'anagrafe ogni variazione del loro stato di famiglia. 
Analogamente per ogni viaggiatore o turista che vuol dormire a Lucca, in Hotel, Affittacamere, Agriturismo, Casa privata o Campeggio, il proprietario o gestore deve denunciare alla Questura ogni giorno l'arrivo del visitatore, con le complete sue generalità, la permanenza e il periodo di residenza a Lucca.
Per i Rom e Sinti che ormai risiedono a Lucca da anni o che vogliano farlo, si deve realizzare uno o più campi per nomadi-residenti, con strutture provvisorie adeguate, in attesa di una casa, in cui ogni famiglia residente sia iscritta all'anagrafe del Comune e ne segnali ogni variazione, con una vigilanza in merito dei Vigili Urbani, come per il resto dei cittadini. 
A loro deve essere garantita l'istruzione servizi di assistenza, come per tutti gli altri cittadini, ma i servizi essenziali, acqua, luce, riscaldamento sono a carico loro, come per tutti.

Per i veri Nomadi, quelli che arrivano, stanno qualche giorno e poi ripartono deve essere realizzato un unico campo ad hoc, senza strutture fisse, ove le roulotte dei nomadi possono sostare per qualche tempo ma di ogni nuovo arrivo deve essere data notizia alla Questura, con la trasmissione dei dati completi come avviene per il turista e visitatore. 
Questi dati, nell'unico campo dove questi visitatori nomadi potranno sostare, debbono essere raccolti tutti i giorni dalla Polizia Municipale e trasmessi alla Questura, vigilando anche sull'osservanza delle norme igieniche del campo.

I due attuali campi Nomadi, abusivi, vicino al Cimitero e nella retrostante golena del Serchio, debbono essere sgombrati e i luoghi restituiti alla fruizione della popolazione lucchese. 

Immigrati: non possono essere fatte circolare per le vie del Comune immigrati che prima non siano stati censiti e registrati dalle autorità preposte. Nei centri di accoglienza, in regola con le norme stabilite dalla Comunità Europea ovvero asilo solo a che ha diritto, deve essere vigente il principio che tutti devono essere riconoscibili con un a documento sia pure provvisorio e che nessuno può allontanarsi dai centri di accoglienza se non  stato validamente riconosciuto e sia, a richiesta delle forze dell'ordine, riconoscibile.

Accattoni: l'accattonaggio molesto deve essere proibito con apposita delibera in tutto il territorio comunale. I Vigili Urbani e le forze dell'ordine debbono vigilare giornalmente per stroncare questo tipo di accattonaggio.

Dovrà essere istituiti, presso il Vigili Urbani, un numero gratuito per le segnalazioni di questo tipo di accattonaggio, per interventi tempestivi di repressione. 
Questi accattoni devono essere identificati e se privi di documenti messi a disposizione dell'autorità giudiziaria.