domenica 13 marzo 2016

Lucca, una Capitale: Mobilità e Viabilità

Per la Mobilità occorre una politica nuova e pensata di lunga prospettiva che sappia coniugare la situazione della Viabilità attuale, assolutamente carente, con il disegno di lunga programmazione della nuova viabilità da realizzare.
Un disegno di mobilità che partendo dal presente si snodi per la nuova viabilità e sopratutto alle nuove circonvallazioni di Lucca, ma anche sull'integrazione con un trasporto veloce su ferrovia, integrando la rete esistente, poco frequentata sopratutto nel tratto Lucca-Borgo a Mozzano.
La Mobilità attuale legata solo ad un trasporto pubblico su gomma, in una situazione urbanistica ormai consolidata che vede un centro storico centrale irradiarsi a stella verso frazioni e paesi, rende difficile immaginare un futuro possibile, con una crescita esponenziale del traffico privato.
Per questo i Riformisti di Lucca propongono:
  • Una ristrutturazione del servizio pubblico su gomma per i collegamenti a lungo raggio delle frazioni e dei paesi
  • La realizzazione di un trasporto a breve raggio con i cosiddetti "petit train" a trazione elettrica, che, come ad Avignone, cittadina francese con molte somiglianze con Lucca, favorisca una mobilità fra i parcheggi esterni alla circonvallazione e alle tagliate, con il centro storico e le Mura Urbane, come già illustrato alla Scheda n. 2 parte seconda.
  • La individuazione di uno stretto collegamento con le vecchie stazioni sulle ferrovie esistenti per la realizzazione di un collegamento veloce su rotaia tipo piccola metropolitana di superficie, senza conducente, completamente automatizzata, per abbattere i costi.
Le grandi e medie città hanno quasi tutte operato per un ritorno ad un servizio pubblico su rotaia, meno inquinante e in condizioni di creare sulle grandi direttrici di viabilità, un trasporto pubblico in condizioni di velocità e sicurezza di transito superiori al trasporto privato e quindi da preferire.
Lucca aveva e ha smantellato con cecità, nel dopoguerra, un rete di tranvia eccezionalmente efficace che univa le principali direttrici a stella verso la città. Da Pescia, da Maggiano, da Ponte a Moriano, da Santa Maria del Giudice verso Lucca.
Questa strada, come prospettiva di lungo periodo, andrà ripresa e occorrerà prevedere la creazione di una nuova rete tranviaria dai paesi più lontani verso il centro storico.
Come già evidenziato in una della Schede precedenti, una prima sperimentazione dovrebbe essere realizzata in collaborazione con le Ferrovie regionali, creando sulla strada ferrata Lucca Aulla, nel tratto fra Lucca e Borgo a Mozzano, un servizio di metropolitana veloce, per i collegamenti fra il Piaggione, Ponte a Moriano, San Pietro a Vico, Acquacalda, con Lucca, riaprendo le vecchie Stazioni della tratta, arricchite da nuovi parcheggi scambiatori.
Il raddoppio della Ferrovia fra Pistoia e Lucca e nel futuro con Viareggio e Pisa, potrebbe dare la prospettiva del secondo collegamento veloce con treni leggeri tipo metropolitana di superficie, fra Altopascio e Lucca, con la valorizzazione di tutte le stazioni intermedie della Piana, Montecarlo, Porcari, Paganico, Tassignano, ed una nuova in zona Arancio e poi fra Lucca e la stazione di Balbano con la valorizzazione delle stazioni di Castiglioncello-Nozzano, Cerasomma, Montuolo, Sant'Angelo e una nuova in zona Sant'Anna-via Enaudi.
Piccoli treni, come da foto, che transitano avanti e indietro, a cadenza frequente, integrati con il normale trafficico ferroviario.
Più difficile rimarrà il collegamento verso sud, Santa Maria del Giudice per la situazione della viabilità esistente che non vede nuove prospettive di sviluppo, anche se si potrebbe ipotizzare, un collegamento su rotaia fra S.Michele in Escheto e Lucca, sulla nuova bretellina già realizzata.
L'importante è avere un quadro completo di prospettiva per una Mobilità del Comune collegata con i Comuni vicini, su cui lavorare con interventi immediati sul breve ma anche iniziare quelli di lungo periodo.

francesco colucci x riformisti lucca



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