martedì 28 febbraio 2017

Le accuse di Piero Angelini

Non sono un esperto di Urbanistica, non ho letto il nuovo Piano Strutturale presentato dalla Giunta Tambellini, le miei competenze sono in altri settori, non sono e non amo i tuttologi.
Ciò premesso vorrei dire qualcosa su questo nuovo Piano Strutturale: conosco Piero Angelini da circa quarant'anni, abbiamo fatto politica insieme nella prima repubblica, prima come avversari, poi come alleati nel centro sinistra e ho sempre apprezzato in lui doti di lealtà e amore della verità.
Lo ritengo uno dei massimi esperti a Lucca nel campo dell'Urbanistica e nell'applicazione delle leggi che regolano la Pubblica Amministrazione, docente universitario anche di Diritto dell'Ambiente.
Uno può averlo simpatico o no, ma se Piero, da mesi, continua ad affermare che questo Piano Strutturale, trasforma in costruibili importanti zone a verde e se ribadisce che il Sindaco e assessori della sua Giunta, avranno dei benefici diretti o indiretti dall'applicazione di questo Piano, compromettendo anche il Parco dello storico acquedotto del Nottolini, qualcosa di vero e fondato ci deve essere.
Non credo che continuerebbe ad insistere mese dopo mese, se fossero solo illazioni non comprovate da specifiche notizie e competenze.
Quello che è strano è che nessun altro chieda chiarimenti e riflessioni su queste precise denunce fatte, per scritto sui giornali e in consiglio comunale, dove assume la veste di Pubblico Ufficiale
Il Sindaco e alcuni suoi assessori incassano da mesi queste accuse che una volta erano infamanti e fanno finta di nulla: nessuna querela e si che il Tambellini di querele su altre cose ne ha già date ad Angelini.
Mi chiedo se i Renziani che si apprestano a ingollare la ricandidatura Tambellini non hanno nulla da dire. Chi tace.....acconsente.
Anche le forze di opposizione ed i giornali, su questo argomento, sono molto soft e in parte si può spiegare con la vastità del territorio toccato da questo Piano e tutti sembrano "avere famiglia".
Manca una posizione chiara per chiedere verità e trasparenza. Chissà che ne pensano i vari aspiranti candidati a Sindaco, dato che forse potrebbe toccare a loro gestire poi, questo pasticciaccio.

francesco colucci


domenica 26 febbraio 2017

Turismo: a Lucca il Presidente dell'ENIT Christillin

Eveline Christillin, Presidente dell'ENIT, Ente Nazionale Italiano Turismo, è il massimo esponente italiano del Turismo.


Sarà a Lucca, Giovedì prossimo, per un Convegno su Turismo, Economia e Sport, nelle città d'Arte invitata da Marcello Pera.


Dopo la sua prolusione introduttiva parteciperà ad una Tavola Rotonda condotta da Donatella Buonriposi, con Gabriele Calabrese, Valentina Cesaretti, Ilaria del Bianco, Simona Velardi, Daniela Venturi, con le conclusioni di Marcello Pera.


Il Convegno si terrà nella Casermetta della Casa del Boia alle ore 17 di Giovedì 2 marzo

Di seguito il Programma complessivo del Convegno

Dopo il Convegno, il previsto aperitivo di ben venuto, sarà l'occasione di scambiare qualche parola con la Eveline Christillin e gli altri partecipanti alla Tavola Rotonda.

vi aspetto


francesco colucci




Cultura, Turismo, Sport
Economia delle città d’Arte

Giovedì 2 marzo ore 17,00
Lucca, Casa del Boia

Conduce: Prof. Donatella Buonriposi

Relazione introduttiva:

Evelina Christillin
 Presidente Nazionale E.N.I.T.

Tavola Rotonda


Gabriele Calabrese,
Manager Consorzio Turistico Turis Lucca  

Valentina Cesaretti
Direttore Confesercenti Provincia di Lucca

Ilaria Del Bianco
Presidente Lucchesi nel Mondo e UNAIE

 Simona Velardi
Direttore della Domus Romana

 Daniela Venturi
 Dirigente scolastico dell' istituto tecnico per il Turismo S. Pertini


Conclude Marcello Pera
Presidente Emerito del Senato



venerdì 24 febbraio 2017

Se avessi la bacchetta del Mago Zurlì per scegliere il Sindaco di Lucca

La mia pagina FB ha per titolo "Dubito ergo cogito, cogito ergo sum".
Il pensare fra me e me le soluzioni migliori per la politica hanno sempre fatto parte della mia vita.
Quando da 50 a 30 anni or sono ho fatto politica attiva, con ruoli decisionali, favoriva la mia meditazione il viaggiare la notte con la 500 lungo l'anello delle Mura, allora percorribile e deserto, inanellando giri su giri, fino a che non mi si schiarivano le idee.
Dopo oltre 20 anni di assenza dalla politica ho ripreso, pensionato dal lavoro, ad occuparmene in maniera civica e cioè senza tessere e solo quando ci sono le elezioni per concorrere a scegliere, come dovrebbero fare ogni cittadino, chi mi amministrerà, Sindaco o Parlamentare che sia.
Il mio pensatoio è ancora l'auto, non più la 500, non più giri di Mura, ma passeggiate nelle frazioni più lontane, fra viti e olivi.
La mia riflessione "onirica" in questi giorni ha un quesito secco: se potessi determinare io, da solo, il Sindaco di Lucca, chi sceglierei e perché?
Lucca sta unendo alla crisi economica generale suoi specifici fattori di decadimento: il turismo fonte di ricchezza e lavoro è stato abbandonato a se stesso, non più promozione qualificata, accoglienza ridotta ai minimi termini, il commercio tradizionale sta scomparendo inghiottito dalla grande distribuzione, la famosa nostra cucina tipica, misconosciuta da una balcanizzazione della ristorazione e dai Kebab, il centro storico dequalificato nell'arredo e nella pulizia, le periferie abbandonate a se stesse, con scarse possibilità di arrivare nella città murata, gli anziani emarginati, i giovani demonizzati nella loro movida, il patrimonio culturale svilito da un assenteismo celebrale.
Una città richiusa in se stessa che vede vacillare i pilastri su cui fondava la sua economia e il lavoro dei suoi cittadini.Una decadenza avanzata, difficile da affrontare.
Quale Sindaco vedrei bene per affrontare una situazione compromessa e grave come questa?
Un Sindaco di esperienza, che si sia affermato nella vita professionale privata e pubblica, che conosca e sia apprezzato in ogni parte del mondo e che possa portare a Lucca idee e potenzialità nuove.
Un Sindaco pacato e saggio, che sappia scegliere, ma anche consigliare e guidare una squadra esperta e rinnovata, che sappia far maturare una nuova classe dirigente di Lucca, anche per il futuro. Cadere nella scelta opposta del populismo, dell'improvvisazione, del giovanilismo mediatico, non sarebbe la risposta giusta a bisogni di questa città che amo come mia e a cui dedico da sempre tanto dei miei pensieri, delle mie riflessioni, delle miei azioni.

francesco colucci


mercoledì 22 febbraio 2017

PD: La scissione asimmetrica....che "odora"

Una scissione a pelle di leopardo. Poco per scelta politica molto per i singoli interessi personali. Sembrerebbe contraddire queste motivazioni la scelta a dir poco singolare del Presidente della Toscana, Rossi, che almeno per ora sembra uscire dal PD, da solo: nessuno o quasi dei suoi fedelissimi è disposto a rischiare la poltroncina goduta per seguire la sua scelta "socialista" dura e cruda. Non i suoi consiglieri regionali, salvo un caso o due, non i suoi Sindaci che ha "gestito" in tutti questi anni, dal Sindaco di Pistoia Bertinelli a quello di Lucca, Tambellini, che sotto elezioni preferiscono il certo per l'incerto. Soprattutto da Tambellini, l'asceta, l'onesto, il moralista, ci si attendeva un gesto passionale, una scelta ideologica, lui che in tutti questi anni è stato avversato dalla maggioranza Renziana a Lucca e confermato candidato per il rotto della cuffia, perché lo sfidante designato, Baccelli, ha fatto nuovamente il gran rifiuto ad un centimetro dalle primarie.
Tambellini e Bertinelli due Sindaci fedelissimi di Rossi, come molti altri, in centri minori anch'essi sotto elezioni, rimangono indeboliti sotto le grinfie Renziane.
Perché??
E' il loro un atto convinto o nasconde un "trappolone". Chi ci assicura che una volta rieletti dalle maggioranze Renziane, alla prima controversia non brucino il paglione e raggiungano il loro mentore Rossi, che nel frattempo avrà consolidato il suo nuovo Partito? I Renziani di Lucca si impegnano a rieleggere un Sindaco non certo amico e anche contestato da una parte consistente della città, con il rischio di vederlo poi andare a rafforzare gli scissionisti appena rieletto. Non può bastare ai Renziani la maggioranza, se la prenderanno, dei consiglieri comunali per tenete in riga Tambellini, perché si sa che nei rapporti fra due soggetti politici della stessa area, il centro-sinistra a volte gli equilibri e le decisioni devono tenere conto di interessi regionali e nazionali e spesso si deve subire scelte nazionali.
Rieleggere Tambellini sarebbe un grave errore politico dei Renziani lucchesi e una iattura per Lucca.



lunedì 20 febbraio 2017

Concreti o farfalloni?... io la vedo così.

Il grande successo del Convegno Lucca, Città d'Arte per presenza di pubblico, per i personaggi intervenuti, per i conferenzieri autorevoli, ci fa riflettere sul bisogno che ha la città di confrontarsi con la triste realtà dell'oggi che vede, come denunciato da Marcello Pera con il suo Appello, un declino profondo, dopo cinque anni di nullismo della Giunta Tambellini, sulla cultura, il turismo, l'economia.
Il tornare a porre al centro dell'attenzione della città i problemi veri, sollecitare le persone a discuterne, ricercare le soluzioni migliori è il modo migliore per prepararsi alla rinnovo dell'amministrazione comunale.
Torniamo dunque a discutere, a fare squadra, a portare avanti prima "il Progetto" e poi a scegliere gli uomini convinti di esso ed adatti a realizzarlo.
Giudico di cattivo gusto, che fra le centinaia di persone che seguivano con attenzione le interessantissime relazioni degli autorevoli conferenzieri, vedere il candidato di Berlusconi, Remo Santini, stare un po' in sala per farsi vedere e poi fare l'elastico fra sala, esterno e scale, passeggiando avanti e indietro, preoccupato solo di salutare, stringere mani, conversare con chiunque gli capitasse a tiro per andarsene prima delle conclusioni.
Un comportamento a mio parere poco dignitoso per un aspirante Sindaco di una grande città come Lucca. Se uno voleva legittimamente ascoltare stava in sala e prestava attenzione fino in fondo alle interessanti proposte che i conferenzieri illustravano. Era un Convegno di ascolto per noi, ma anche per gli altri vista la "indipendenza" e la autorevolezza degli oratori.
Cito questo solo per dire che mentre cerchiamo di far uscire Lucca da degrado e dal declino evidenziato, ricercando contenuti condivisi per un risorgimento della città, c'è chi continua con i vecchi metodi, a ricercare solo un indistinto consenso personale nella logica ormai sorpassata di questa declinante seconda repubblica: prima vincere e poi vedremo cosa fare.
Non si può governare un Comune se non si è creata prima una valida piattaforma programmatica, su cui costruire poi una squadra di persone accomunate dalla condivisione del progetto e dalla volontà di attuarlo.
Se il consenso è solo personale e non progettuale si costruisce sull'argilla. E i "Bruto" si sprecheranno.
Questo apre un secondo fronte: per costruire un progetto e una squadra che lo condivida occorre avere idee, proposte, innovazione e conoscenza, ma se un aspirante candidato non ha esperienza ne preparazione è inevitabile che ricerchi solo un consenso mediatico, sponsorizzazioni di casta o peggio ancora sia solo il terminale "pacioso" dei vecchi impresentabili partiti o peggio ancora di qualche potere più o meno occulto.
Tutto questo non corrisponde all'interesse della nostra amata città.

francesco colucci


sabato 18 febbraio 2017

Il Cavalier Berlusconi Capolista di Santini?

L'aspirante Sindaco, prima auto-si candidato delle liste civiche, Remo Santini ha gettato la maschera: è lui il "delfino" a Lucca di Silvio Berlusconi. Le liste civiche che esistevano solo nella finzione mediatica di giornalisti compiacenti si sono dissolte come la nebbia al sole ed è uscita la verità. Remo Santini è il candidato del Cavaliere che ha bruciato sul tempo Salvini e Meloni, che arriveranno secondi.
La sua lista forte, di sostegno alla sua fantasmagorica e ultra mediatica campagna elettorale per elezioni che ancora non ci sono, ne si sa quando ci saranno, sarà costituita da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia.
Se non avessimo fondato, con tanti cittadini lucchesi, la vera e l'unica lista Civica, "Libera Lucca", per costruire il Risorgimento della città, con un Progetto ambizioso e una squadra rinnovata, di persone che ricercano il bene di Lucca, senza guardare a schieramenti politici precostituiti, ci saremmo ritrovati alle elezioni con la solita, sterile contrapposizione fra una "sinistra vecchia maniera", legata ai "tupamaros" di Tambellini e la "destra vecchia maniera" di Silvio Berlusconi e di Artero Matteoli.
Solo se "rompiamo" le vecchie contrapposizioni, accantonando candidature di parte, oltretutto deboli e senza esperienza amministrativa, potremmo battere il Sindaco uscente che non ha certo brillato ma che troverebbe linfa vitale da una ennesima contrapposizione "destra-sinistra".
"Libera Lucca" sta realizzando una serie di Convegni di ascolto, coinvolgendo alcune delle migliori intelligenze della città e non solo, senza vincoli di parte, per definire le "urgenze" più sentite. Al termine di queste consultazioni mirate, intorno alle Idi di Marzo, avremo una Assise pubblica per l'investitura condivisa di un Candidato a Sindaco, che risponda unicamente alla sua coscienza e alla città, senza vincoli di vecchi partiti.

francesco colucci


giovedì 9 febbraio 2017

No alla proposta Martini-Cosentino

Giovanni Martini, Presidente della Commissione centro-storico di Confcommercio dopo aver lodato la decisione di un anno fa del Consiglio Comunale per una moratoria che ha bloccato l'apertura di nuovi bar e paninoteche in centro città, ed essersi autocelebrato, insieme a Cosentino, chiede al Comune una proroga della stessa decisione, che scadrebbe il 31 dicembre 2017 ed il suo allargamento ad alcune zone di Lucca fuori. Questa richiesta, per me,  è inaccettabile per due motivi:
Il primo, perché la scadenza della moratoria è lontana, a fine anno mentre a fine giugno ci saranno il nuovo Sindaco e la nuova Giunta che hanno diritto a fare le loro scelte, senza che siano compromesse da decisioni a lunga scadenza, del Sindaco precedente, che commetterebbe una grave scorrettezza se le facesse ora.
Il secondo, perché il nuovo Sindaco e la nuova Giunta potrebbero decidere, come giusto, di fare un Piano complessivo del Commercio nel centro-storico e in tutto il Comune, senza andare avanti a mettere pezze e decisioni provvisorie, che, come noto, in Italia e a Lucca, durano secoli.
Sul Commercio, la Ristorazione, il Turismo è il momento di prendere decisioni ponderate ma di largo respiro e non i soliti tappabuchi, per favorire o punire questo o quello. Norme chiare, trasparenti che valgano per tutto il territorio comunale che tengano conto della situazione di crisi, ma anche del lavoro per i giovani, delle politiche di liberalizzazione portate avanti in questi anni, correggendole ove occorra, ma con norme che valgano per tutti e diano certezze per anni. La Giunta Tambellini ha messo solo pezze, sul commercio, sul turismo, sulla sanità e anche.... sulle strade: è l'ora di volare alto e di fare norme certe di programmazione, di sviluppo, di lavoro e di futuro.

francesco colucci