Che l’apertura del sottopasso
di via Ingrellini avrebbe causato molti gravi problemi al
quartiere di San Concordio era prevedibile ma con
faciloneria ignorato. Via Consani e via della Formica
attraversano un quartiere di migliaia di abitanti, separando
buona parte di San Concordio dalla Stazione, dalle Mura e
dal centro. Le due vie sono divenute la circonvallazione
sud, incanalando tutto il traffico che dalla piana vuole
andare a Pisa, Viareggio, Autostrada e ai quartieri sud
ovest della città. A questo si aggiunge il traffico pesante
dei Tir che transitano dalla zona artigianale di Mugnano
verso l’autostrada. Urgono soluzioni a breve, medio e lungo
termine per risolvere il problema prima che eventi
disastrosi ci piombino addosso. Una valida soluzione a lungo
periodo la Giunta Tambellini l’ha prospettata: un nuovo
casello autostradale a Mugnano, con transito libero fino ai
caselli i Lucca, per abbattere il traffico pesante e
salvaguardare l’acquedotto del Nottolini. In attesa che il
nuovo casello vada avanti occorre un intervento tampone,
apponendo sulle due vie di scorrimento cartelli stradali di
velocità 30 e di controllo velocità, più un paio di semafori
a chiamata per rallentare la velocità dei mezzi e consentire
l’attraversamento dei residenti.. Su via Squaglia è
indispensabile realizzare il proseguimento della Pista
Ciclabile e pedonale di via Ingrellini, ristrutturando anche
quella di via Consani e via della Formica. Per via Nottolini
si deve prevedere un intervento per preservare l’utilizzo
del sottopasso ferroviario a bici e pedoni, indispensabile
scorciatoia per la città dei Sanconcordini.
mercoledì 11 ottobre 2017
martedì 3 ottobre 2017
Il Rinascimento di Lucca passa da Cultura e Turismo
Accolgo
l’intelligente invito dell’assessore Ragghianti ad una discussione serena sul
futuro della cultura e del turismo a Lucca, che non può che discendere dal modello
di sviluppo della città. A Lucca negli
ultimi trenta anni è collassato il manifatturiero (cucirino e tabacco) per le
spietate leggi dell’economia. Altri settori industriali certamente di
eccellenza, cartario, meccanico su tutti, danno forte sostegno all’economia ma
scarsa risposta all’occupazione. Il turismo è divenuto il principale veicolo di
lavoro e di ricchezza della città, sostenendo commercio e artigianato.
Per
una città d’arte come Lucca, importante ma “minore” per attrezzature e posti
letto, il Turismo deve vedere una attenta politica culturale, che esaltando le
peculiarità della città, sappia coniugare le giuste aspirazioni locali con le
esigenze di una efficace promozione turistica.
Dico
da sempre che gli eventi culturali sono tutti importanti e tutti da sostenere,
ve ne sono alcuni che per la loro dimensione europea e mondiale costituiscono
di per se una grande promozione internazionale: Comics e Summer. Vi sono brand
che ne avrebbero le potenzialità mai bene espresse: Puccini e Mura. Vi sono poi
decine e decine di valide iniziative culturali che hanno il pregio di
arricchire oltre che la nostra cultura, l’accoglienza ai turisti, per
interessarli e appassionarli e che rappresentano la più grande promozione
turistica, il Passaparola: “…sono stato a
Lucca, città magnifica con una miriade di pregevoli iniziative culturali….”
Per cui non vi può essere contrasto fra i grandi eventi internazionali e una
valida politica di sostengo e valorizzazione delle iniziative culturali locali.
Nel
mezzo rimangono due grandi questioni: Puccini e Mura, con molti eventi ma mai
di grande impatto. Su Puccini concordo con Ragghianti: basta visioni elitarie
ed aristocratiche, vi sono iniziative private di grande valore che non si
possono più ignorare. Ugualmente per le Mura vi sono professionalità culturali
che vanno tolte dal congelatore in nome della conoscenza e dell’intelligenza.
Su
queste cose la politica deve saper fare un passo indietro.
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