lunedì 20 novembre 2017

Riflessioni sul Desco 2017

Una riflessione sul Desco: non tanto per il recente biglietto, che forse poteva essere ammorbidito con un “ingresso-buono sconto” sugli acquisti, quanto per l’involuzione che ha avuto in questi ultimi anni, dopo la decapitazione delle APT e il dimezzamento dei bilanci della Camera di Commercio, rimasta l’unica, con lode, a sostenerlo. Vent’anni fa, sulla base delle esperienze fatte come Direttore APT di Abetone, Pistoia e Lucca, nelle Fiere di mezzo mondo, tutte generaliste, tutte uguali, pensai una Fiera diversa dalle altre: una “Fiera della Lucchesità. Un evento che mettesse in mostra solo prodotti del nostro territorio, Artigianato, Agricoltura, PMI, Enogastronomia, “Christmas gifts, poteva divenire anche una attrazione turistica per i week end invernali. Una idea diversa, ma uguale nelle finalità, ai numerosi Mercatini di Natale delle maggiori città europee. Il Desco era la punta di diamante di una serie di eventi dell’arte, della musica, del folclore, dello sport, raggruppati in unico contenitore “L’Olio e i Tesori di Lucca” fulcro della promozione turistica per la bassa stagione. La Camera di Commercio  ha il merito di aver salvato il possibile grazie ad uno staff di valore, ma se non vogliamo che il Desco diventi solo una bottega alimentare o peggio chiuda, dobbiamo tornare alle origini: un Desco che sia uno degli eventi, di una complessiva manovra di promozione turistica per la bassa stagione. L’Assessore Ragghianti, mi sembra fortemente determinato ad intervenire sugli eventi invernali: questo funzionava, ripartiamo da qui, per migliorarlo, cambiarlo, accrescerlo. Ricercare un turismo soft per i week end invernali, in concorrenza ai vari Mercatini di Natale, è una occasione da non perdere.


Francesco colucci 


venerdì 3 novembre 2017

Rallentamento motivato.


Alcuni mi chiedono il perché ho rallentato lo scrivere nei miei Blog, sui problemi e le emergenze di Lucca. 
Alcuni mi accusano di farlo per non attaccare la Giunta Tambellini. 
Nulla di più falso, come Rinascimento Lucca abbiamo scelto con successo Tambellini nel ballottaggio, l’abbiamo fatto con coraggio e motivazioni forti e i fatti post elezioni stanno dimostrando che abbiamo fatto bene.
Nessuna rinuncia al ruolo modesto ma fattivo che ci siamo disdegnato in questi anni, solo il fatto che ho ripreso a scrivere un libro, anzi un Libercolo, come titolo, che ho iniziato tantissimi anni fa, ripreso molte volte, abbandonato e ripreso. 
Ora voglio finirlo a costo di consumarmi gli occhi la notte fino alla 3 e alle 4 davanti al computer perché lo voglio presentare nel prossimo giugno per il mio 75 compleanno, a Dio piacendo. 
Di cosa parla? “della Rava e della Fava”, come si direbbe vicino alle Alpi, che per gli anziani significava parlare a veglia di cose inutili ma anche di entrare nel dettaglio delle piccole cose spesso con abuso di particolari non richiesti e ridondanti ma che nel mio caso, hanno parte significativa nella mia vita. 
Al centro sempre i prodotti della terra, i piatti dei grandi cuochi, i posti più particolari, le tradizioni disperse da recuperare. 
Un guazzabuglio da leggere di un fiato per chi ama l’enogastronomia, una delle passioni della mia vita assieme alla politica. 
Scrivere, recuperare quanto scritto negli anni passati mi aiuta anche a superare questo periodo molto agitato per i mille piccoli acciacchi che l’età inizia a portare sia al fisico che alla mente, portandomi via quanto di più caro ho avuto in questi anni.
“Tirèmm inànz” come disse un coraggioso milanese.
Comunque non ho smesso di scrivere sulla mia Lucca, ho solo rallentato e a dimostrazione nei prossimi giorni parlerò di due temi assai delicati: “I Comics, il punto, le prospettive, nuove proposte” e “La città nelle Feste Natalizie e il turismo di bassa stagione” con cui certamente mi farò un’altra “paccata di nemici” da aggiungere a quelli di prima…..


Francesco colucci