venerdì 10 maggio 2019

Assi viari: Angelini, Pera, Menesini


Gli assi viari iniziarono la loro storia molti decenni fa, quando Piero Angelini, Sottosegretario di Stato ed, in piccola parte, il sottoscritto Assessore in Regione, trovarono progettualità, finanziamenti e permessi per iniziarne la costruzione.
Furono edificati due piloni, poi una pletora di comitati paesani ma soprattutto la Magistratura, riuscirono a fermare i lavori, fecero scadere i tempi e tutto andò all’aria, fino a distruggere anche i due piloni già costruiti.
Sono stato allora un fervido sostenitore di questa viabilità e lo sono ancora per togliere il traffico pesante dalle Mura di Lucca e dalla piana e avvicinare la Valle del Serchio ai caselli autostradali.
Fra i tanti tentativi andati a vuoto per questa viabilità credo che la Lucchesia debba rimpiangere amaramente il fallimento della Lucca Modena che il Presidente Pera era riuscito a far progettare e finanziare, affondata da una Regione Toscana Firenze centrica.
Quando si è trattato di definire il sostegno alla conferma del Sindaco Menesini, con la lista +Capannori siamo voluti andare a fondo per capire la posizione di Capannori, preoccupati di non trovarci di fronte ad un ennesimo tentativo di affossamento dei questi Assi viari.
Abbiamo ascoltato per molte ore, interloquito, con il Sindaco Menesini, abbiamo fatto molte domande, scavando fino in fondo e devo dire che le posizioni del Sindaco, sono cristalline e serie: di una persona che vuole Assi viari che servano a risolvere il traffico pesante anche di Lucca e di Capannori e non siano solo un passante chiuso dalla Garfagnana ai Caselli autostradali.
Come dare torto a Menesini quando chiede che il tracciato sia a raso e non corra su impenetrabili e orrendi ponti sopraelevati.
Le aziende del nodo artigiano-industriale di San Pietro a Vico- Marlia e della piana devono poter accedere con i Tir alla nuova viabilità: non consentirlo è assurdo!
Come additare come boicottatori chi chiede che il tracciato si allontani, e spazio ce ne è in abbondanza, dai laghetti di Lammari?
Come non valutare geniale la proposta Menesini di sfruttare la nuova bretellina tracciata dalle Ferrovie dello Stato per sottopassare la ferrovia raddoppiata, collegando così i nuovi assi viari dalle previste rotonde di Antraccoli alla zona industriale di Carraia e di li direttamente al casello autostradale?
Utilizzare per il tratto finale verso il casello, la via di Rogio che corre in campagna anziché la via Chelini scelta da Anas, impedirebbe di creare un nuovo Muro di Berlino fra Capannori, Tassignano, Paganico. Come si fa a non capirlo?
I progettisti dell’Anas debbono correggere il tracciato seguendo le necessità anche di Lucca e Capannori e non della sola Valle del Serchio..
F.Colucci, riformisti per +Europa





  

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