domenica 20 ottobre 2019

Leopolda 10: il mio intervento

Ho mandato e non letto per il tempo un mio intervento alla Leopolda 10. Eccolo:


 La Burocrazia siamo noi!!

Mi presento brevemente: Socialista dall’età di 16 anni, fino alla decapitazione di Bettino. Politico e più volte amministratore in Toscana e a Lucca, promotore di un Comitato per il SI e di Liste civiche con alterne fortune, un anno in + Europa.
Partecipo con grande speranza a questi giorni della Leopolda.
Ho sempre guardato e partecipato alla costruzione, mai consolidata, di una forza laica e progressista, non ideologica, al centro dello schieramento politico Italiano, perno di una schieramento progressista.
Un Partito acomunista e anti dogmatico, europeo e liberale:
-che sappia coniugare le assillanti esigenze sociali con la insopprimibile domanda di diritti e di doveri.
-che riesca ad assemblare le esigenze di uno sviluppo ecocompatibile con quelle più concrete di una industria stressata da concorrenze internazionali pesanti, da un commercio che langue da troppo tempo, da una pressione fiscale non più accettabile.
Ciò premesso ritengo utile soffermarmi ed approfondire nei pochi minuti dati solo uno dei temi attuali e drammatici della nostra società: la Burocrazia, che tutto avvolge e che soffoca cittadini ed imprese, un delitto senza mai colpevoli, una nebbia che rende grigio tutto….senza mai ci sia un responsabile.
Abbiamo il coraggio di dire che la Burocrazia siamo tutti noi:
Politici, Amministratori, Dirigenti pubblici e privati che per tutelare le nostre chiappe ci contorniamo di regolamenti astrusi che da un lato complichino le procedure agli utenti e dall’altro ci consentano tempi indefiniti nelle scelte e qualsiasi scappatoia per non decidere con tempestività.
Un Parlamento che legifera in maniera incomprensibile ai più, con norme che si sovrappongono, rimandano ad altre leggi, integrano in maniera oscura rendendo sempre necessario interpretazioni e precisazioni sempre impugnabili a tutti i livelli.
Una Unione Europea che impone regolamenti e direttive le più volte incomprensibili.
Un intrigo di ricorsi e controricorsi che danno tempi biblici a qualsiasi opera pubblica.
Cosa propongo:
1- Ogni legge che esce dal Parlamento deve essere in un testo “completo” nessun rimando a leggi, nessuna aggiunta ad altri testi. Ogni nuova legge deve essere approvata con un suo unico e completo testo, comprensibile a tutti, senza rimandi o integrazioni.
2- Un Decreto legge che sospenda la validità di tutti i Regolamenti di Ministeri, Regioni, Enti locali che non siano espressamente previsti e richiesti da Leggi Nazionali o Regionali.
I Dirigenti Ministeriali, Regionali e Comunali si devono assumere l’onere dell’applicazioni diretta delle Leggi senza schermarsi con Regolamenti non previsti e non necessari per coprire le loro decisioni, complicando la vita degli altri.
Regolamenti il cui unico scopo è creare nuovi adempimenti al fine di garantire al Dirigente sonni tranquilli con l’aumento dei pretesti per rimandare nel tempo le decisioni o per bloccare l’iter con richieste di documenti o pareri dispersi e non richiesti dalla legge.
3- Ogni Direttiva Europea in itinere deve essere resa nota attraverso la pubblicazione  in un allegato ad hoc della Gazzetta Ufficiale Italiana in maniera che prima di  ogni introduzione di nuove norme burocratiche europee ci sia tempo per valutare l’impatto delle stesse.
4- Deve essere tolto a ogni TAR la competenza a intervenire su leggi del Parlamento, su Decreti del Governo e dei singoli Ministri per quanto riguarda materie erga omnes  
Il ricorso su questi atti di “Governo” non può essere mai nel merito e deve essere riservata alla sola Corte Costituzionale su richiesta della magistratura ordinaria, per interventi di mera legittimità.
5- Le decisioni del TAR, sulla assegnazione di appalti pubblici impugnati da terzi, quando sono a favore della Pubblica Amministrazione non sono impugnabili al Consiglio di Stato ne possono essere riproposti in altra sede. In questo caso l’assegnazione dell’appalto è definitivo e non più impugnabile da alcuno.

Francesco Colucci, Lucca
Cell. 3480533233 – mail colucci.lucca@gmail.com