venerdì 20 marzo 2020

L'Italia chiamò....


 Stamani sono stato, con il foglio compilato e la mascherina, a fare la spesa nel Supermarket più vicino. 
Una mezz'oretta di fila, quasi tutti con la mascherina. 
All’interno poche persone per volta, molto prudenti ed educate. 
Alle 11 il Supermarket si è collegato con una Radio Italiana ed ha diffuso dal megafono l’Inno di Mameli. 
Tutte le persone e i commessi si sono fermati, ad ascoltare in silenzio e al termine è scoppiato un fragoroso applauso ed è ripreso il cicaleggio delle persone. 
Alcuni dicono che siamo un popolo farfallone ma nelle difficoltà diamo sempre eccellenti e serie risposte. 
Quando siamo messi alla prova, siamo un grande popolo, ricco di amore, di cuore, di disponibilità e non accettiamo lezioni da nessuno.

Francesco Colucci


giovedì 12 marzo 2020

E' Guerra! Innalziamo i nostri Vessilli!


I nostri Padri e i nostri Nonni hanno vissuto la vera Guerra, al fronte e nelle città bombardate, dove il sangue scorreva copioso.
Noi stiamo vivendo una Guerra diversa, meno cruenta, ma più subdola. 
Un Virus maligno inonda città e paesi, ci costringe in casa, a chiudere le nostre attività, a nasconderci, non per paura delle  Waffen-SS, ma per la paura del contagio.
Se è Guerra innalziamo i nostri Vessilli, le nostre Bandiere per chiamare a raccolta le nostre energie migliori, per darci comunanza di fede, per resistere come fecero i nostri avi.
Mettiamo al vento in ogni casa, su finestre o terrazze, la Bandiera Italiana o la Bandiera Europea un po’ più acciaccata delle nostra, oppure la Bandiera multicolore della Pace, che va sempre bene.
Esporre tutti una Bandiera simbolo della nostra vita, in questo momento di dolore e preoccupazione, dirà al Mondo che siamo vivi, siamo coraggiosi, che lottiamo, che non vogliamo perdere questa perfida Guerra.
Un Bandiera al vento per affermare con forza che siamo fiduciosi, perché nel dolore abbiamo ritrovato orgoglio e unità di intenti, perché sappiamo che finito il Virus inizierà un nuovo dopoguerra terribile come il precedente.
I Padri e Nonni che anche oggi pagano il tributo di vita più alto, sono stati capaci di far risorgere l’Italia con un Paese distrutto, materialmente, fisicamente, moralmente.
E noi non dobbiamo essere da meno, ci riusciremo.
Issiamo la Bandiere, sulle nostre case, siamo vivi e vogliamo continuare ad esserlo.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani x Italia Viva







domenica 8 marzo 2020

Una Pandemia nefasta per i Buoni ma anche per i Cattivi


Stiamo vivendo come Paese un momento tremendo: sono in gioco vite umane, affetti, grandi disagi per famiglie, aziende, lavoro, scuola e per i molti  impegnati con dedizione a contrastare il Virus.
E’ in gioco il futuro dell’intera economia Italiana che rischia il collasso.
Le nostre Istituzioni, Presidente della Repubblica, Governo, Parlamento, Regioni e Comuni stanno facendo la loro parte con coraggio e con competenza..
Questa emergenza ha tanti aspetti negativi, ma come sempre, quando nascono questi cataclismi generali, non tutto viene per nuocere.
Gli Italiani, certamente i più, stanno ritrovando unione, coraggio, disponibilità a mettersi in gioco, a fare squadra, a lottare, come da moltissimi anni non avveniva più. 
Un popolo che nel dolore e nelle avversità ha sempre trovato la forza per reagire e per risorgere.
Questa emergenza sta anche debellando chi ha cavalcato negli anni posizioni asociali e contro la scienza, sostenuti da speculatori economici e politici.
I folli No Vax, difesi, per stupido calcolo elettorale, da Salvini, Di Maio e Zaia.
I falsi profeti del sovranismo e del populismo
La drammaticità di questa crisi mondiale, l’aiuto che dobbiamo avere dall’Europa, le responsabilità poste in testa a ognuno di noi, stanno debellando questi virus che pericolosamente si erano insediati nella “pancia” degli Italiani attratti da false e irrealizzabili proposte, cavalcate da imbonitori, che “suonavano” molto bene quando la pancia era pasciuta e che in questa emergenza “suonano” per quello che sono: Baggianate per gonzi.
Nel dolore di questa crisi si sta formando negli Italiani una nuova consapevolezza.
Chi ha vissuto, come me, il tragico dopoguerra sa che l’abbiamo fatta allora e ce la faremo oggi, seguendo la ragione, il lavoro, il sacrifico, la solidarietà
Debelliamo il Virus che minaccia il nostro corpo e debelliamo anche il Virus che ha cercato di circuire le nostre menti..

Francesco Colucci,  





mercoledì 4 marzo 2020

Le Pandemie della mia vita.


Nella mia lunga ma purtroppo veloce vita ho vissuto la Pandemia dell’Asiatica che nell’inverno 1956/57, appena arrivato a Lucca e alle scuole superiori, mise a letto me e quasi tutti gli Italiani con febbroni da cavallo e che provocò nel mondo un paio di milioni di morti e migliaia in Italia, anche se dati certi non ce ne sono.
La seconda Pandemia da un Virus mutato dell’Asiatica avvenne fra il 1968 e il 1970, con ancora un paio di milioni di morti nel mondo, migliaia in Italia e anche allora tutti a letto con la febbre.
A noi sessantottini quella Pandemia ci fece un baffo, impegnati a fare la rivoluzione culturale Italiana, che finì al solito a tarallucci e vino.
In entrambe queste grandi Pandemie avevo un età che non mi poneva a rischio della vita, come invece potrebbe essere oggi che mi avvicino rapidamente agli ottanta.
Ma oggi come allora non ho intenzione di farmi imporre la scorrere della mia vita da queste paure, da questa Pandemia, come ho fatto con le due precedenti.
Certo ubbidirò alle regole e ai consigli che le Istituzioni Italiane e Mondiali, ci daranno. Sicuramente prenderò le precauzione che la moderna medicina mi consigliano. Ieri mi sono Vaccinato contro la Polmonite, che già ho avuto devastante nel passato e che mi rende maggiormente a rischio, come ho fatto a suo tempo il Vaccino influenzale.
Per il resto ho intenzione di vivere la mia vita nella normalità e in tranquillità senza essere ossessionato da paure e fake news.
Posso capire la paura per un Virus subdolo che nessuno può ancora controllare e che non ha, al momento, cure specifiche.
Quello che non capisco sono le resse ai Supermercati per accaparrarsi generi di prima necessità, come se il pericolo di oggi sia morire di fame. Questa sarebbe penso una morte difficile da raggiungere nel 2020 nei nostri grandi e ricchi paesi industrializzati.  
Credo che ci sia oggi una quarta Pandemia, ancor più grave delle altre: la Pandemia da Social.
Questa sì che va messa in quarantena non tanto per la cassa di risonanza di ogni fatto quando per quel veleno che propaga nelle persone con false notizie, con paure inesistenti, con una cattiveria sociale che va perseguita e debellata.
Si dia da fare la Polizia Postale, si debellino i moderni Untori, le false convinzioni che in nome della libertà, che è ben altra cosa, si possa scrivere e diffondere impunemente queste falsità.
Il CoronaVirus nei suoi effetti perversi uno positivo lo ha determinato: ha debellato i No Vax e le loro fasulle convinzioni. 
Perché solo un Vaccino, come nel passato, potrà salvarci da questa Pandemia.

Francesco Colucci