mercoledì 29 aprile 2020

Il Sindaco di Lucca chieda scusa!!

Al ridicolo non c'è mai fine: è apparso sul sito ufficiale del Comune di Lucca, anonimo e quindi da imputare al Sindaco quale legale rappresentante, un comunicato che fa veramente sbellicare dalle risa, se non fosse da piangere, in cui si stigmatizza un video su facebook di un privato cittadino che dissentiva, verbosamente invero, sulla politica del Governo e sul Covid19.
Questo Virus oltre che ad uccidere tanti innocenti e a privarci delle nostre libertà civili, fa sbarellare anche le Istituzioni che perdono la misura del ridicolo e del blasfemo.
Se un Comune dovesse pubblicare sul proprio sito ufficiale tutto quello che compare su facebook di non condivisibile per il Sindaco, dovrebbe assumere un esercito di giornalisti, perché i 4 che ha già Lucca, non sarebbero certo sufficienti a tale mole di lavoro.
Credo che una amministrazione seria, pluralista e non dogmatica, dovrebbe immediatamente togliere questo Comunicato dal Sito Ufficiale e il Sindaco scusarsi con il sig. Colombini.
Non condivido Andrea Colombini sulla politica, ma rispetto le sue idee e lo stimo molto come imprenditore, musicologo e uomo di cultura.
Utilizzare il sito ufficiale del Comune per combattere posizioni politiche di una singola persona sulla politica nazionale italiana, peraltro pubblicate su un sito social privato, sembra configurare anche alcuni reati penali per l’utilizzo improprio anzi illegittimo del lavoro di impiegati, giornalisti e l’uso di proprietà, Comunali
L'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet ha ammonito i paesi a rispettare lo stato di diritto, durante la pandemia da coronavirus, limitando nel tempo le misure eccezionali, al fine di evitare una "catastrofe" per i diritti umani. "Danneggiare i diritti come la libertà di espressione può causare danni incalcolabili".
Per questo tutte le violazioni alle libertà individuali vanno condannate a Roma come a Lucca, senza se e senza ma.

Francesco Colucci, Riformisti Lucchesi









sabato 25 aprile 2020

25 aprile: Libertà e Disobbedienza Civile

Stiamo passando il limite: soppressione prolungata oltre il lecito delle libertà individuali, emissione di norme stupide, contradditorie fra le varie Regioni.
E’ l’ora di cominciare a pensare alla Disobbedienza Civile per difendere le nostre libertà individuali.
La Disobbedienza Civile è una forma di lotta politica, attuata da un singolo individuo o da un gruppo di persone, che comporta la consapevole violazione di una norma di legge, considerata particolarmente ingiusta, perché in contrasto inconciliabile con una legge fondamentale della vita umana, così come percepita propria dalla coscienza.
Le Libertà individuali naturali non possono avere restrizioni prolungate nel tempo.
Non si può proibire a lungo di non lavorare condannandoci tutti a morire di fame.
Sul Covid19 ci è stato imposto di restare a casa perché le strutture sanitarie non erano attrezzate a fronteggiare l’aumento dei malati gravi. (Intubati e Terapie Intensive). Adesso le strutture sono state costruite e la maggior parte, fortunatamente, non sono servite. Lo Stato è pronto a fronteggiare una eventuale ripresa della Pandemia.
Alcuni adesso pongono altre due emergenze: il numero ancor alto delle morti e la fragilità degli anziani a sopravvivere al contagio. Due facce della stessa medaglia: si è consentito colpevolmente di far entrare il Virus nelle residenze per anziani e per disabili, senza protezioni, in locali poco areati, con grande vicinanza fra persone già deboli di suo. Il numero dei morti non calerà fino a quando non sarà estinto il contagio in queste residenze, con la guarigione o la morte dei ricoverati.
Con la strage che sta avvenendo in queste residenze è facile millantare ora la maggiore incidenza di morti negli anziani. In quelle residenze ci sono solo anziani e sono divenute campi di sterminio di massa che alterano tutti i numeri delle statistiche. Proporre differenziazioni di libertà dopo il 3 maggio sulla base della età è un sopruso inaccettabile e se fatto farò propaganda per la Disobbedienza Civile.
Se vi è preoccupazione che gli anziani, come me, possono occupare posti in Terapie Intensive togliendole ai giovani, sono pronto a mettere per iscritto che se contagiato lievemente starò in quarantena, ma se dovessi aggravarmi RINUNCIO esplicitamente al ricovero in Terapia Intensiva e all’Intubamento accontentandomi di essere sedato, lasciando alla sorte e alle normali cure l’esito della prognosi.  
Così non occuperò un posto destinato ai più giovani e potrò vivere i giorni della mia vita, pochi o tanti che siano, da uomo libero.
Oggi 25 aprile festa della Liberazione scrivo queste cose in ricordo di quanti si sono immolati per la nostra libertà che non può essere calpestata a lungo, al di là di un ragionevole periodo di contenimento per i picchi della Pandemia.
Una Pandemia con cui dovremo convivere fino al Vaccino e che adesso dovremmo riuscire a contenere con modi tecnologicamente moderni e non primitivi come la segregazione civile usata fin dai tempi remoti della peste.

Francesco Colucci, Blogger in Lucca.



sabato 4 aprile 2020

Basta, fatemi uscire!


650.614 Morti in Italia nell’anno 2017, ultimi dati ufficiali ISTAT
230.000 morti tra ischemie, infarti, malattie del cuore e cerebrovascolari ogni anno e rappresentano la prima causa di morte e invalidità.
179.000 morti per Tumori nel 2017. 3.460.025, di Italiani, il 5,3% dell’intera popolazione vivono dopo la diagnosi di cancro, cifra in costante crescita. Oltre 371.000 nuovi casi di tumori maligni nel 2019.
53.000 morti di Influenza e polmonite e per malattie del sistema respiratorio nel 2017
3.334 morti nel 2018, sempre dati ISTAT, in Incidenti stradali e 242.919 feriti.
Coronavirus: Questi i numeri ufficiali a ieri. Persone positive sono 85.388, di queste 52.579 sono in isolamento domiciliare e 28.741 sono ricoverati in ospedale di cui 4.068 sono in terapia intensiva. 13.915 i morti in concausa con il Virus.
La maggior parte dei malati viene seguita a casa senza o con pochi sintomi.
Confrontiamo questi dati e cerchiamo di essere realisti.
Basta isterie pubbliche e private.
Basta con le limitazioni alla mia libertà personale sancita dalla Costituzione.
Basta a norme confuse, incomprensibili, contradditorie, dettate non per garantire al meglio la mia incolumità ma per prevenire, invano, i furbetti del quartiere.
Mi debbono spiegare perché non posso andare in auto, dove voglio, consentendomi di avere una pseudo vita normale: andare al mare a vedere un tramonto, in montagna a vedere un panorama, senza mai scendere dall’auto. Chi infetto stando in auto?
Perché in auto debba essere da solo, quando vivo tutto il giorno chiuso in casa con i miei familiari, in casa si, in auto no. Follie.
Come si fa a credere che le persone esasperate da un mesi di chiusa possono continuare a seguire norme stupide e come si fa a pensare di far rispettare norme stupide con contravvenzioni che nessuno poi pagherà mai.
Perché non posso andare a fare la spesa dove voglio: da solo, una volta per settimana, usando l’auto e le precauzioni datemi, mascherina e distanza sociale?
Dopo un mese di chiusura totale o si comincia ad ragionare di allentare i divieti per lo meno quelli stupidi, a prospettare calendari credibili di riaperture programmate e dilazionate o si arriverà, non alla rivolta sociale, ma al ridicolizzare le norme date, come già sta avvenendo, da parte di una popolazione che ne ha piene le scatole della confusione che regna nelle indicazioni fornite dai cosiddetti esperti, dai politici, dai Presidenti di Regione alle ricerca di alibi o di visibilità, dagli altri Stati, vedi Svizzera e Svezia, certo non gli ultimi per civiltà.
Tutti brancolano nel buio, nessuna certezza scientifica, su come il Virus si propaga, da persona a persona? Nell’aria? Negli ambienti e nelle cose? Ognuno dice la sua.
L’unica certezza che si è propagato negli Ospedali della Lombardia e poi nelle Case di Riposo di tutta Italia, portato al Sud da decisioni idiote di chiudere la Lombardia, annunciandolo il giorno prima.
Abbiamo chiuso tutto, rischiando di affamarci per decenni, perché non eravamo pronti ad affrontare la Pandemia: Pochi posti attrezzati negli ospedali, pochi respiratori, poche mascherine.
Bene, ora è passato un mese e dovranno passare ancora 10 giorni, il tempo vi è stato per attrezzare la sanità pubblica e acquisire i presidi che mancano.
Adesso vogliamo gradualmente ricominciare a vivere, decidendolo assieme, nella consapevolezza che saremo costretti a convivere con questo Virus fino alla scoperta del Vaccino e che fino allora, non potremmo stare chiusi in casa, anche perché lo siamo da quasi un mese e le persone continuano ad essere infettate ugualmente.
Si facciano tamponi e analisi del sangue: chi non è infetto o meglio ancora ha già passato l’infezione da Virus facciamoli uscire, con tutte le precazioni necessarie, mascherine e distanziamento sociale…ma facciamoli uscire.

Francesco Colucci, Blogger Lucca




  


giovedì 2 aprile 2020

Dal Vangelo secondo Luca


Giorgio Palù, ex docente di microbiologia a Padova, professore di neuroscienze a Philadelphia ha affermato, fra altro, al Corriere delle Sera che in Lombardia 
“…Nessuno si è ricordato la lezione della Sars. 
Che è stato un virus nosocomiale, così come lo è il Covid-19.  A diffusione ospedaliera. 
La scelta della Lombardia di trasferire i malati dall’ospedale di Codogno, che era il primo focolaio, ad altre strutture della regione, si è rivelata infelice…….Perché ha esportato il contagio, senza per altro che venisse monitorato subito il personale medico. 
Hanno agito sull’onda emotiva. Tutti dentro. Invece dovevano tenerne fuori il più possibile. 
Qualcuno non ha capito che questa non è un’emergenza clinica e di assistenza ai malati, ma di sanità pubblica».

Mi sembra che il dato anomalo delle moltissime morti in Lombardia trovi in queste parole di un luminare Italiano che ora lavora negli Stati Uniti delle incontrovertibili evidenze di sanità pubblica, fuori da ogni speculazione politica. Tra l'altro collabora oggi con il Governatore del Veneto, Zaia.
Tutto ciò rende chiaro perché il Presidente della Lombardia, Fontana, ogni giorno cerca di polemizzare con il Governo su ogni cosa: cerca di distogliere l’attenzione sulla responsabilità della sua Giunta Regionale che ormai sono di dominio pubblico.
Non dobbiamo oggi fare polemiche, ma neppure accettare in silenzio che ne siano fatte da chi dovrebbe riflettere di più alle sue responsabilità. 
Si ricordi Fontana di quanto scritto nel Vangelo di Luca “Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”

Francesco Colucci, blogger in Lucca