sabato 19 dicembre 2020

Letterina di Natale a Matteo Renzi

Caro Matteo,

come solevamo fare noi, bimbi, nati durante la guerra, ti scrivo una letterina di Natale

Non sono mai stato, invero, un tuo fan, quando eri al vertice del mondo politico italiano, perché guidavi un partito zeppo di vetro-comunisti.

Da giovane ho visitato, vissuto e anche lavorato, in paesi europei sottoposti al giogo oppressivo del comunismo sovietico e ho convissuto con il massacro morale ed economico delle umiliate popolazioni europee dell’est.

Ho vissuto intensamente e di persona la liberazione di Praga, l’entusiasmo, la gioia, di milioni di esseri umani alla fuga ingloriosa dell’esercito di oppressione comunista dalla Cecoslovacchia.

Mi sono unito a Te e a Italia Viva, appena hai avuto il coraggio di uscire dal PD e portare avanti, fra mille difficoltà, un nuovo discorso liberal-democratico per la creazione di una centralità Riformista e Liberale, in Italia.

Un percorso difficile, cercato da tanti e mai riuscito per l’interesse di molti a mantenere questo finto bipolarismo che finisce per privilegiare, in ambedue gli schieramenti, le fazioni più estreme, più massimaliste.

Con la gioventù dei miei oltre 15 lustri di età, sto cercando, umilmente, di supportare, localmente, con la voce dei miei Blog, la tua politica che si muove fra mille difficoltà ed incessanti e vili attacchi alla tua persona.

Hanno paura di te, Matteo! Temono la tua visione politica, le tue capacità di sintesi, la tua ferrea volontà.

Il coraggio e la chiarezza delle tue ultime uscite sul Governo Conte, sono state eccezionali per validità e tempismo, ci hanno fatto sentire orgogliosi di far parte di Italia Viva, ti fanno onore e confermano che sei un “animale politico” di razza.

Tieni duro, non mollare, non accettare compromessi a meno che non siano vitali per l’Italia.

Nella mia lunga militanza socialista ha conosciuto Pertini e lavorato a fianco di Giacomo Mancini e Bettino Craxi e devo dirti, senza alcuna piaggeria piccolo- borghese, che mi ricordi loro, per la preveggenza politica e la capacità di gestione. 

Anche loro hanno pagato un prezzo altissimo al fatto di essere veri Statisti, per una logica aberrante che guida la politica italiana: se uno è troppo bravo e non si può battere con la politica, si utilizza quella parte della Magistratura militante e leninista, sempre disponibile a fare il lavoro sporco, per il moralismo d’accatto degli stolti.

Interrompo le mie elucubrazioni, per venire alle motivazioni della mia letterina.

Due sono le mie considerazioni su Italia Viva, che ti illustro, con umiltà, ma con la speranza di essere utile, di portare un piccolo mattone alla causa.

La prima riguarda la tua figura. Tu devi essere il Segretario di Italia Viva o il Presidente, se ritieni opportuno di avere due figure, Presidente e Segretario.

La chiarezza, la convinzione, il diritto di essere il capo va avanti ad ogni sofisma, se non ti voglio al tavolo con loro, fai saltare il tavolo.

Ciò premesso, mi piacerebbe di vedere un tuo più forte impegno per tentare di riunire in un unico partito, tutte le forze riformiste e liberali, superando il concetto del partito del Leader. 

Il mio sogno che tu dia vita ad una grande “Costituente Riformista” 

punto di riferimento, senza remore e veti, di figure politiche che già esistono, dalla Bonino a Calenda, ai “prudenti” rimasti nel PD, ai tanti gruppuscoli cattolici orfani della DC, agli eredi di Berlusconi ma, soprattutto, aperta a persone nuove, che si vogliano impegnare alla causa Riformista e Liberale.

Italia Viva ha poco senso, se rimane solo una costola uscita dal PD.

Sono in molti ad aver provato a costruire questo polo e tutti hanno fallito o si sono tirati indietro, come l’editore Cairo, che per questo ti vuole “così bene”.

Tutti sanno che se c’è un politico che può riuscire dove tanti hanno fallito sei Tu: per cui non puoi tradire tutti noi, ti devi impegnare, ci devi riuscire, nonostante le avversità del momento e le Idi di Marzo che, con costanza, cercano di perpetrare i tuoi nemici e anche qualche amico.

La seconda preoccupazione è che tu non commetta l’errore, già fatto da altri, di sottovalutare la politica locale.

Molti cittadini sostengono nelle loro scelte politiche chi si impegna nel risolvere i problemi di tutti i giorni, delle comunità civiche locali.

La Politica nazionale conta, ma i voti si prendono anche con l’impegno nelle regioni, province, comuni e quartieri.

Dobbiamo costruire un partito tradizionale, con sezioni, assemblee?

NO!! Va realizzata una forma organizzativa 4.0 che faccia essere presente Italia Viva sui problemi del territorio e che veicoli le istanze più importanti al partito nazionale.

Mutuerei dall’antica Roma, prima repubblicana poi imperiale, la figura del “praefectus” responsabile di un territorio, coadiuvato da "praefecti vicarius" da lui scelti e che a lui rispondono, per seguire territori più piccoli, i comuni e quartieri.

Una rete piramidale di uomini di fiducia: tuoi, ma anche di gradimento locale, che curino la presenza politica di Italia Viva sul territorio, ne coltivino le adesioni, punto di riferimento per gli iscritti ed esecutori e diffusori delle indicazioni nazionali, sul web e di presenza e che siano anche veicolo di informazione, dal locale al nazionale.

Si deve costruire per ogni quartiere, comune, provincia e regione, una linea politico- programmatica, originale, nostra, frutto di un lavoro comune.

Tutte queste cose dette sono per me molto importanti, da fare subito, ma su tutto è sempre predominante un rapporto vivo e partecipato con il “Capo”, uno di noi.

Al riguardo ti racconto di Bettino Craxi: Nei dieci anni che ho fatto il Segretario del PSI nella Provincia di Lucca, ogni mese, Bettino Craxi, telefonava a me e a tutti gli altri segretari provinciali.

Si informava sui problemi locali o del partito, domandava il parere su alcune posizioni nazionali.

Un quarto d’ora, al massimo, una volta al mese, con tutti i segretari provinciali del PSI.

Una banalità, ma che dava entusiasmo, saldava un rapporto fra centro e periferia, rendeva Bettino uno di noi e, se esistevano dei problemi locali seri, era l’occasione per conoscerli e affrontarli.

Oscar Wilde soleva dire “… Non inventare assolutamente niente è un atto di genio puro e, in un'epoca commerciale come la nostra, indica un considerevole coraggio fisico…”

Invio a tutta la tua famiglia e a te, i miei migliori auguri di buone feste e soprattutto di un radioso Anno Nuovo, 

che veda sorger quel “Sol dell’Avvenire”, che accumuna Filippo Turati e Felice Cascione.

Francesco Colucci



 

 

 

giovedì 3 dicembre 2020

Covid: Respingo e Rifiuto alcune decisioni di questo Governo

Il Governo continua ad approvare provvedimenti restrettivi che per curare una malattia ci faranno morire di fame, oltre a privarci, spesso in maniera scarsamente motivata, di essenziali libertà sancite dalla Costituzione.

Il Covid19 è molto contagioso, ma la mortalità, che ci viene scagliata contro giornalmente ed esibita per spaventarci e debellare le nostre perplessità sui provvedimenti presi, è molto inferiore alle altre cause di morte in Italia.

Secondo gli Indicatori Demografici ISTAT, nel 2019, l’anno scorso, sono morte in Italia 647.000 persone, ossia l’1,07% circa della popolazione residente che al 1° gennaio 2019 si stimava essere pari a 60.391.000.

Morti nel 2019: 647.000 che diviso per 365 giorni fa 1.772 morti al giorno, che guarda caso non spaventano nessuno da anni, mentre qualche centinaio di morti di Covid sono demonizzati come il diavolo.

Non dobbiamo certo sottovalutarli ma neppure usarli per spaventare la gente.

Guardando nel dettaglio le tabelle ISTAT sulla mortalità e le cause principali di decesso in Italia (gli ultimi dati aggiornati disponibili sono relativi al 2017, su un totale di morti pari a 650.614su residenti: 60.589.445) scopriamo che il boom di decessi è legato a malattie del sistema circolatorio.

Tra ischemie, infarti, malattie del cuore e cerebrovascolari muoiono più di 230mila persone all’anno. Poi troviamo i tumori, che causano la morte di 180mila persone. L’Influenza, la polmonite, malattie del sistema respiratorio hanno causato più di 53.000 morti nel 2017

Ed ancora 30.672 morti x malattie del sistema nervoso, 29.519 per diabete, 24.404 per disturbi psichici, 23.261 per malattie dall’apparato digerente, 20.565 per omicidi, suicidi e incidenti stradali, 14.070 per malattie infettive, 12.017 per malattie dell’apparato genitourinario, e ancora altre decine di migliai per molteplici altre cause.

Rapportati a giorno troviamo 630 morti al giorno x infarto, 493 x tumori, 145 x influenza e malattie del sistema respiratorio.

Anche per quanto riguarda la contagiosità il Covid non si distingue molto dalla Influenza stagionale, secondo quanto affermato dal Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma, nell’intera stagione influenzale 2018-2019, il 13,6% della popolazione italiana ha avuto una influenza, per un totale di circa 8.072.000 casi e erano stati quasi mezzo milione in più, nel 2017-2018.

8.072.000 in 150 giorni, circa 5 mesi, ha determinato: 53.800 contagiati al giorno.

Anche in termini di severità vi è stato un elevato numero di persone ricoverate in terapia intensiva per complicanze dell’influenza, un quarto delle quali è deceduto.

Nel 2020 i morti di Covid19 si sommeranno ai morti per altre cause?? Cioè la mortalità italiana 2020 sarà molto superiore a quell’1,07% sugli abitanti che è stata nel 2019? Nessun esperto crede a questo e fra un mese potremo verificarlo. La mortalità italiana rimarrà pressoché stabile e ognuno capisce il perché.

Con tutto questo affermo che non dobbiamo preoccuparci del Covid19 e che possiamo abbassare la guardia?

NO! voglio dire che dobbiamo valutare la Pandemia e i morti che comporta parametrandoli alla situazione generale del Paese e a quanto successo negli altri anni. Improvvisamente abbiamo scoperto che gli Italiani muoiono.

E’ da tutti conclamato che il principale problema del Covid19, è la contemporaneità degli interventi necessari, dei ricoveri ospedalieri, della terapie intensive, del personale medico e infermieristico.

Tutto questo si sapeva, per tragica esperienza diretta, già dalla primavera di quest’anno e in tutti questi mesi il Presidente Conte e il Ministro Speranza nulla hanno fatto per preparare le strutture sanitarie e il personale per il proseguo, previsto, della Pandemia in inverno.

C’erano i tempi, non mancavano i soldi, c’era il MES, ma nulla è stato fatto per l’incapacità di alcuni Ministri e per i “veti politici” dei 5stelle, una accozzaglia di incapaci che sta rovinando l’Italia.

Un Ministro alla Sanità vetero-comunista che pensa di essere in una delle antiche repubbliche dell’impero sovietico, incartandosi in burocrazie assurde e volendo decidere su mille comportamenti della nostra vita civile, senza nessun riguardo agli affetti, ai rapporti sociali, alle libertà individuali: prima e solo lo Stato!

Tutti concordiamo che ci devono essere restrizioni, ma negli altri paesi europei queste sono chiare, a larga maglia, lasciando alla intelligenza delle persone il rispetto di esse. E non diciamo la solita banalità che noi italiani siamo inadeguati e da guidare con la frusta.

Conte, Speranza e Boccia vogliono normare e vietare ogni singolo comportamento, decidere ogni minuto della nostra vita. Decisioni fuori da ogni logica Costituzionale, umana, degli affetti.

Dobbiamo impedire gli affollamenti, ma non è certo l’apertura dei negozi con gli ingressi contingentati a crearli.

Dobbiamo impedire che ci sia un incontrollato via vai con le seconde e terze case, nelle località di villeggiatura, ma perché proibire ai Lucchesi di andare a Capannori o ai Garfagnini di spostarsi fra i loro Comuni di poche decine di abitanti.

Dobbiamo impedire che i trasporti siano causa scatenante di infezione, va risolto quel problema, non chiudere le attività economiche e le scuole.

Dobbiamo impedire feste e balli di decine e decine di persone, ma non isolare i nonni dal desco Natalizio.

Consentiamo di andare volontariamente distanziati alla Messa, al chiuso e non consentiamo una presenza parziale, con posti numerati distanziati, negli stadi di calcio, che oltre tutto sono all’aperto.

Si dirà: una cosa la Religione una cosa il Calcio! Perché? Decide Speranza x noi? Il gioco, il divertimento è peccato??

Ragioniamo di prevenire i contagi che sono molto più probabili in una Chiesa che in uno Stadio e in Chiesa sono più esposti anziani che giovani al contrario degli Stadi.

I Nonni rischiano di più in Chiesa? Nelle RSA? O a Natale con i loro familiari?

Si ha la netta impressione di una volontà politica repressiva e non collaborativa con la popolazione italiana, con norme poco riflettute e incoerenti fra loro, legate a concezioni di mortificazione sociale, di primato dello Stato sul Cittadino.

Per questo e altro, d’ora in avanti, NON accetterò quelle norme del Governo che ritengo stupide, assurde, insensate, come quella di vietarmi di andare a Capannori o Altopascio.

Rispetterò le indicazioni sanitarie date: distanziamento, mascherina, igiene personale e le norme che ritengo giustificate. Sarò rispettoso degli altri.

Farò il Vaccino appena sarà disponibile.

Non accetterò di passare il Natale senza le mie figlie, né di andare a fare acquisti nei negozi in presenza, andrò quando voglio e posso nei Bar e nei Ristoranti che saranno aperti. Girerò con la mia auto in tutta la Regione, se ne ho voglia, andando ad acquistare, con tutte le regole, dove più mi aggrada o mi convenga,

Parteciperò e sosterrò tutte le manifestazioni pacifiche contro tutte le proibizioni inaccettabili e assurde.

Tiferò con forza che Matteo Renzi dia un calcio nel culo a Conte, Speranza, Boccia e a tutti gli incompetenti di questo Governo.

Per far questo e contemporaneamente non pregiudicare i diritti degli altri, liberamente dichiaro di rinunciare volontariamente ad un posto in Ospedale e in Terapia Intensiva ove fossi contagiato dal Virus.

Francesco Colucci, Blogger, Laico e uomo libero.