sabato 27 febbraio 2021

Grave la discriminazione verso Colombini.

Non condividiamo nulla delle scelte politiche di Colombini, riteniamo che No Vax e No Covid facciano un errore gravissimo, con le loro folli teorie.

Apprezziamo il Colombini grande melomane e organizzatore di eventi Pucciniani.

Detto questo, con chiarezza, esiste un problema di democrazia che le Istituzioni come il Consiglio Comunale di Lucca non possono vilipendere.

E’ inaccettabile che tutta la maggioranza legata al PD, esca dal Consiglio Comunale in streaming, per protesta contro il previsto intervento di Colombini, come Presidente del Festival “Puccini e la sua Lucca”.

Grave, perché è stata una censura preventiva, prima dell’intervento e non una reazione spontanea, capibile, ad affermazioni politiche sul Covid, che non ci sono state, in quanto Colombini, ha correttamente parlato solo di Puccini e delle Manifestazioni in itinere, nella sua veste di Presidente del Festival lucchese.

Si può convenire che le posizioni dei NO Covid sono, oggi, particolarmente odiose per la grave crisi Pandemica e le migliaia di morti che sta determinando.

Censurare preventivamente il Presidente di uno dei più importanti asset culturali di Lucca, il più grande legato a Puccini, perché professa, altrove, idee politiche non condivisibili, non fa parte della democrazia.

Abbiamo visto di peggio in questi anni: gruppi nazisti-fascisti esibire croci celtiche e saluti romani, epigoni di un comunismo dalle mani lorde di sangue innocente, esaltare pubblicamente la loro storia.

Fino a pochi mesi fa il Consigliere Barsanti rappresentava Casa Pound, assai più pericolosa, per la democrazia, di qualche sparuto, NO Covid.

Il PD lucchese è sulla via del declino, se non deciderà una chiara discontinuità con la linea politica portata avanti in questi ultimi anni.

Questa sinistra-sinistra, si bea di questi atteggiamenti da operetta e si sta allineando al suo nuovo alleato e mentore politico: Beppe Grillo.  

Francesco Colucci, Blogger in Lucca



lunedì 22 febbraio 2021

Mario Pardini e Lucca 2032

Siamo molto interessati a capire cosa sia questa nuova associazione culturale, costituita da Mario Pardini.

E’, come afferma lui stesso, un contenitore di idee per una Lucca proiettata verso il futuro? O, come dicono alcuni, una serra dove far germogliare una lista civica per le prossime elezioni comunali a Lucca?

Ho conosciuto, a suo tempo, i fratelli Pardini, mugnai in Lucca, mio padre collaborava anche con loro.

Ho iniziato a interagire con il nipote Mario, nel 2016, quando con Marcello Pera, Donatella Buonriposi, Vincenzo Placido, Massimo Bulckaen, e molti altri costituimmo il Comitato “Liberi SI” a sostegno del Referendum Costituzionale, voluto da Matteo Renzi.

Liberi SI è nato e cresciuto nella sede in via Veneto, messa a disposizione da Pardini, che ne divenne anche il primo coordinatore locale.

Con lui abbiamo lavorato molti mesi per il referendum apprezzandone il modo di lavorare e le doti di concretezza sui problemi.

Fu con noi quando superato “Liberi SI” andammo a costituire “Libera Lucca”, ma non quando appoggiammo la candidatura a Sindaco di Donatella Buonriposi, con le due Liste: Lei Lucca e Rinascimento.

Propone ora questa associazione culturale, un think tank, un centro studi, un serbatoio di idee su Lucca.

Dio sa quanto ci sia di bisogno di idee e progetti nuovi in una città che si è rattrappita in sé stessa con la soporifera gestione del PD in versione Tambellini.

Qualcuno vede in questo la preparazione di una lista civica per le elezioni del prossimo anno a Lucca.

Se così fosse e non è detto che sia, non vedo nulla di male se dopo aver lanciato delle nuove idee, si prova a dare gambe alle stesse.

Una cosa, in umiltà, mi sento di consigliare all’amico Mario: Se deve essere, sia una autonoma proposta civica: non ti fare ingabbiare preventivamente in schieramenti politici che vogliano metterci il cappello sopra, per coprire le proprie insufficienze.

Lucca ha bisogno di idee e persone nuove senza la riproposizione di vecchi e sclerotici schieramenti che il Governo Draghi certamente metterà in crisi, per lo meno nella versione di una volta.

Apriamo le finestre ad aria nuova, lasciamo la vecchia politica ai suoi consunti riti e tabù: Matteo Renzi docet.

Lavoriamo per unire le idee migliori nell’interesse della città.

Lucca si merita certamente qualcosa di diverso e di più di un PD evaporato come partito e di un centro-destra, localmente inesistente.

Francesco Colucci