domenica 30 gennaio 2022

Elezione Presidente della Repubblica, tra plus e minus.

Alcune mie personalissime considerazioni, sulle vicende legate a queste elezioni, con quattro plus e una decina di minus.

Plus:

1.   Abbiamo nuovamente una degna persona a Capo dello Stato, molto esperienza, saggezza, che continuerà a dare stabilità, all’Italia.

2.   E’ crollata la leggenda metropolitana che un sistema politico elettorale di due poli contrapposti assicurasse governabilità e stabilità all’Italia. Mai bugia fu più a lungo coltivata per interessi di parte. I due poli non sono mai esistiti, solo gruppi di potere che si mettevano assieme per lucrare i vantaggi di una legge elettorale maggioritaria, per accrescere il potere dei solidali. I poli stavano in piedi per una serie di ricatti politici, spartizione di posti, interessi comuni, nessuna cultura e progetto comune, l’aria larga non esiste in natura e neppure in politica.

3.   E’ emerso chiaramente che solo un profondo rimescolamento delle alleanze politiche che porti alla creazione di un Polo Riformista, centrale nella vita politica, su ideali liberali e sociali e pochi, chiari punti politici programmatici, può toglierci dall’immobilismo dei veti incrociati dei due poli e consentire all’Italia di prendere decisioni tempestive, di ripartire, creare ricchezza e posti di lavoro.

4.   Matteo Renzi ha dimostrato una volta di più di essere motore e parte essenziale del sistema democratico italiano, assumendo sempre coraggiose responsabilità, decisive nella gestione dello Stato, non importa in quale ruolo lo eserciti.

 

Minus:

·      L’alleanza populista ha tentavo un colpo di coda attraverso un nuovo accordo Conte-Salvini con la partecipazione di Enrico Letta, segretario del PD, per portare Presidente, il Capo dei Servizi segreti.

·      I Servizi segreti italiani, negli oltre 70 anni di vita repubblicana, hanno dato l’impressione e non solo quella, viste le sentenze della Magistratura in questi anni, di non essere stati trasparenti in alcuni degli eventi antidemocratici e anche terroristici, accaduti e spesso rimasti misteriosi, nella nostra Italia. Che Letta, Segretario di un forte partito della sinistra italiana, in combutta con i filocinesi Conte e Grillo, ricercando collusioni con Salvini e Meloni, abbia inciuciato per una Presidenza della Repubblica in mano ai Servizi segreti è un fatto politico pericoloso in sé, ma soprattutto così eclatante da dover essere chiarito al più presto.

·      Che il no alla Belloni sia stato coraggiosamente dato da Matteo Renzi, ma anche da tutte le forze di centro a cominciare di quelle che si riconoscono in Berlusconi, oltre che da Fratoianni e da Leu è dato certamente tranquillizzante, fatto salve le reazioni che avremo dai Servizi stessi, su cui sarà bene vigilare.

·      Certamente anche nel PD vi sono state opposizioni forti alla linea di Letta e andrà capito, da chi e da quanti.

·      Un capitolo a parte va fatto su Calenda che si è unito, da esterno ininfluente, neppure richiesto, nella scelta Belloni perpetrando la cattiva abitudine di mandare messaggi twitter, su molti aspetti della politica, solo per cercare di avere un ruolo e una foto sui giornali.

·      Salvini ha dimostrato di essere quello che è: un abile piazzista di prodotti populisti, quando si entra nella politica che conta, pesa per quello che è. Uno scivolone quello fatto in questi giorni, maggiore di quello del Papeete: per lo meno li ballava con due gnocche accanto, qui invece esibiva un ventaglio di nomi illustri, tirati fuori come spazzole dal suo cesto di piazzista. Vuole una spazzola nera, gialla, o griffata? Venghino signori venghino: spazzole per tutti i gusti.

·      La Meloni ha fatto il suo gioco, cercando di sfasciare tutto, imbrigliando con successo Salvini e solo un grande politico, pur nel letto di ospedale, ne ha smascherato il gioco. Ha vinto qualche scaramuccia ma ha dimostrato che la sua collocazione in Europa e sui grandi temi della democrazia la rendono irrilevante in Italia, se gli altri governano facendo scelte chiare e coraggiose.

·      Governo Draghi, le macerie di questi giorni possono pesare sull’attività del Governo, dobbiamo evitare ogni paralisi e soprattutto che i regolamenti di conti all’interno dei Partiti sconfitti, ne minino l’efficienza.

·      Questione di genere: mai fu trattata con questa disinvoltura, spregiudicatezza e cinismo da una parte della classe politica cavernicola, su questi tempi.

·      I Cinesi, Conte e Grillo non possono essere liquidati come improvvidi, quando si tentano giochi di potere strutturati con i Servizi Segreti. Gli inciuci tentati, saltando dalla sinistra alla destra, dimostrano la loro pericolosità, ma anche l’avventurismo del Segretario del PD Letta, che ha fondato sulla loro alleanza, le fortune politiche della sinistra e sue, confermandole anche in queste ore.

Voglio chiudere con un appello, agli amici che credono nel Polo Riformista: è l’ora di osare, di metterci la faccia, è il momento di costruire e abbiamo bisogno di tutti.

Uguale appello lo faccio agli amici che hanno combattuto le battaglie di libertà a fianco di Silvio Berlusconi, ai Cattolici, ai Radicali, ai piccoli partiti della galassia centrista, ma anche a coloro che soffrono all’interno della Lega e del PD, senza che la loro voce trovi spazio.

Costruire tutti insieme il Polo Riformista deve essere un grande momento di gioia e di consapevolezza.

Una battaglia per l’Italia ma anche una battaglia per Lucca, per dare un nuovo Sindaco e una nuova rinnovata amministrazione alla nostra amata città.

Francesco Colucci, Blogger in Lucca e Riformista da sempre