sabato 16 aprile 2022

Il Tambellone e Raspini

E’ sotto gli occhi di tutti l’enorme Eco-mostro che la Giunta Tambellini sta costruendo, deturpando il quartiere di San Concordio, dilapidando oltre 6 milioni di euro.

Uno dei misteri su tale scellerata opera era a cosa dovrà servire quella mostruosa enorme costruzione chiamata da Tambellini e Raspini, Piazza coperta e da alcuni abitanti di San Concordio, il “Tambellone”.

Il primo mistero è stato diradato: Raspini con le qualità di un grande prestigiatore, ad opera quasi ultimata, ci illumina con una domanda retorica “...E se la nuova piazza coperta di San Concordio diventasse un luogo dedicato anche alle attività sportive?”  “…L’idea mi è venuta parlando con i referenti di alcune realtà sportive del territorio, a partire dal pattinaggio a rotelle…”

Siamo alle comiche, speriamo finali, un’opera che costerà ai cittadini oltre 6 milioni di euro, forse, potrebbe diventare, una pista di pattinaggio.

Se il nostro non avesse avuto questa intuizione notturna a che sarebbe servita??

E’ forse chiedere troppo a questa giunta Tambellini di dire alla città perché ha costruito un enorme mostro, altissimo, su più piani, dal costo di oltre 12 miliardi vecchio conio?

Costruire un Eco-mostro senza sapere la sua utilizzazione crediamo sia un record fra le opere inutili e dannose di tutto il mondo.

Meno male che un assessore candidato ha avuto in corso d’opera, una illuminazione: pista di pattinaggio. Una pista in discesa dall’altissimo tetto alla parte interrata?

Noi suggeriamo anche un “acquapark” con un taboga che dall’alto si srotoli per più piani verso il sottosuolo, dove erano previsti parcheggi, ora sembra, allagati dall’acqua, dell’antico Porto della Formica

Abbiamo conosciuto Raspini come un assessore muto e senza iniziative, ora, da mesi, come un candidato che straparla e promette tutto a tutti, quello che da assessore non ha fatto in dieci anni.

Forse era meglio quando taceva.

Francesco Colucci, Riformisti per Lucca Viva



 

 

sabato 9 aprile 2022

Sindaci, Candidati al nulla …o poco più.

Nel prologo di questa campagna elettorale lucchese abbiamo assistito ad una avvolgente curiosità di alcuni, su tutti i movimenti dei partiti e delle liste civiche, minuto per minuto.

Ad ogni stormir di fronda abbiamo visto bravi professionisti della penna arrampicarsi sugli specchi per raccontare candidature, accordi, inciuci che francamente, per chi lo vive dall’interno, fanno sorridere.

La dialettica politica è sempre stata così e lo è ancor di più ora con i grandi partiti in catalessi.

Mettere insieme coalizioni di liste civiche tutte ugualmente rispettabili è cosa complicata: accordi fatti il giorno, la mattina sono superati da differenti accordi fatti la notte: ogni giorno una nuova giostra, tanto da rimpiangere la prima repubblica, quella dei partiti strutturati e forti.

Noi teniamo molto a valorizzare il civismo, a dare spazio a chi vuole metterci la faccia per essere partecipe delle scelte sul proprio Comune, ma ognuno deve essere consapevole del ruolo a cui aspira, della realtà.

Leggiamo di candidati sindaci che non lo saranno mai, perché occorrono le firme, una organizzazione, mezzi.

Candidature al vento, destinate, se presentate, a quei risultati dello zero virgola, che ci sono in ogni elezione.

E’ diritto di ognuno di candidarsi, di avere il suo momento di gloria, un titolo sui giornali, credere in un sogno. Fa parte della democrazia di questo paese.

Il 13 giugno la dura realtà dei voti degli elettori darà ad ognuno il suo ed allora sarà interessante rileggere tutti i titoloni, gli articoli, i grandi ideali di questi candidati al nulla o poco più, visto quello che hanno raccolto della volontà popolare

Molto meglio sarebbe se vi fosse a monte il capire che si può svolgere un ruolo importante per la propria città anche da consigliere, da assessore e non solo da Sindaco, che è uno solo e che deve essere una figura di grande autorevolezza, di grande spessore e conoscenza.