La
sicurezza delle Mura è tema aperto da molti anni difficilmente risolvibile, ma
qualcosa si potrebbe fare: Su alcuni terrapieni che delimitano il bordo dei
baluardi e delle cortine, degradati per la pioggia, si possono cancellare le
pendenze e riportare uno stacco perpendicolare, anche ricostruendo, in alcuni
casi, muretti contenitivi in mattoni antichi, come fatto nel passato.
Rimane
il problema degli sconsiderati che salgono sui bordi delle Mura, corrono e scherzano,
da incoscienti. Possiamo migliorare la segnaletica ma non il cervello delle
persone.
L’unica
proposta alternativa, per me valida e non impattante, era quella affrontata
anni fa, durante il mio impegno all’Opera delle Mura, studiata da Alessandro
Sesti.
Un
struttura esile, bassa, un filo che corre lungo i bordi dei baluardi sorretto
da mini paletti. Una struttura invisibile da sotto le Mura e dalla passeggiata,
ma avvicinandoti al bordo la vedi e vedi che è un limite da non valicare oltre
che essere di intralcio a sedere o a camminare.
Ripartiamo
dalla proposta Sesti, che con noi non andò avanti per la solita politica negazionista
della Soprintendenza di allora che ci impedì di collocare i paletti… ed anche dei
piccoli gabinetti, tanto necessari, donati da una azienda lucchese.
Francesco
Colucci – Socialisti Riformisti per + Europa
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