mercoledì 6 marzo 2024

Matteo e Francesco

In un articolo apparso sull’edizione di Firenze del Corriere della Sera, Matteo Renzi dice cose coerenti con la sua linea politica, che condivido in pieno e che sostengo in ogni sede.

“..Scegliamo le persone, non le formule politiche per le elezioni amministrative..”

CORRIERE FIORENTINO

Elezioni a Firenze, alleanza Renzi-Pd? Poche ore per un’intesa prima della Leopolda, di Giorgio Bernardini

L'iniziativa di Renzi alla Leopolda di Firenze, intitolata «Riaccendere le stelle», comincia l’8 marzo alle 21: un’ora prima l’assemblea di Iv ufficializzerà la posizione alle elezioni

Leopolda alle porte, ma senza sapere se Italia viva correrà per Palazzo Vecchio da sola o in compagnia. E nel caso, di chi? 

Tutte le strade sono ancora aperte ed è evidente che il peso di Matteo Renzi a Firenze sia più rilevante che altrove.

Ma almeno adesso si sa quando arriverà la parola definitiva sul tira e molla che caratterizza la politica cittadina da mesi: un’ora prima dell’inizio della Leopolda renziana in programma questo fine settimana, che si intitola «Riaccendere le stelle» e comincia l’8 marzo alle 21.

Alle 20, per l’appunto, si riunirà nell’ex stazione l’assemblea cittadina di Iv, che «ufficializzerà la nostra posizione verso le elezioni comunali», annuncia l’ex premier nella sua Enews.

Dunque trattative aperte ancora per tre giorni o poco più.

Alla finestra ci sono il Pd e la coalizione messa insieme nel nome dell’assessora al Welfare Sara Funaro.

Che però non sarebbero gli unici interlocutori con cui Iv è disposta a sedersi per le trattative.

Lo dice Renzi stesso nell’intervista pubblicata domenica sul Corriere della Sera:

«A Firenze abbiamo la nostra candidata Stefania Saccardi: potremmo fare un passo indietro solo per una candidatura civica che ci portasse al ballottaggio.

"Scegliamo le persone, non le formule politiche per le elezioni amministrative."

Il messaggio pare chiaro: non ci alleeremo mai con la destra, ma se la coalizione di Giorgia Meloni appoggiasse una candidatura civica, magari Luigi Salvadori o Leonardo Bassilichi, tanto per fare due nomi che sono stati a lungo corteggiati dal centrodestra prima che spuntasse l’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt, potremmo anche di allearci con loro.

Un ulteriore tentativo dell’ex sindaco di Firenze per alzare il prezzo di un’intesa con il Pd?

Non si potrà sapere sino al termine della trattativa.

Renzi, sempre nella sua Enews, annuncia infine il programma della Leopolda:

venerdì sera la presentazione, 

sabato discussioni e panel, 

domenica intervento finale del leader alle 12.

 


 

 

venerdì 23 febbraio 2024

Assemblea LDE di domani: Perché voterò la mozione Bitetto

 Innanzi tutto, ringrazio gli amici che hanno dato la firma alla mia mozione, che, come comunicato, ho ritirato, cessando la ricerca delle poche firme che mancavano, dopo la presentazione del documento dei giovani liberaldemocratici.

Il documento dei giovani liberali corrispondeva in tutto al mio, era scritto meglio e con più motivazioni e quindi era giusto che andasse avanti il loro.

Vedere concludere una nostra Assemblea con il voto positivo su un documento presentato da molti giovani liberaldemocratici, mi sembrava, da romantico della politica, una cosa estremamente positiva.

Purtroppo, non c’è più romanticismo in politica e il documento dei giovani è sparito così come era apparso. Lasciandomi allibito.

Sono emerse due mozioni, pressoché identiche salvo un particolare importante che di seguito dirò. Una a firma Marcucci e una a firma Bitetto.

Ambedue propongono come soluzione preferenziale una cosa, che tutti vorremmo, ma che non esiste: una lista di tutti, unitaria, con il simbolo Renew Europe.

Lista unitaria che non è possibile a meno che Calenda non ci delizi con un nuovo giro di walzer, dopo aver detto più volte e in più occasioni che lui una lista unitaria anche con Italia Viva non la farà mai.

Quindi ambedue le mozioni ci propongono come soluzione A una cosa che non dipende da noi e molto improbabile.

Poi ambedue propongono una soluzione B, la mozione Bitetto, di “… conferire mandato alla Presidenza al fine di verificare e definire, in tempi brevi, le forme della nostra partecipazione diretta alla prossima scadenza elettorale europea, individuando quelle ipotesi aggregative che meglio possano indirizzare il percorso politico del prossimo futuro verso la costituzione del nuovo movimento politico liberale unitario di cui alle premesse della presente mozione”

La mozione Marcucci: …L’assemblea da quindi mandato al Segretario, al Presidente e ai Fondatori di valutare le forme e i modi di collaborazione, con le forze politiche e i movimenti dell’area Renew Europe, più consoni al perseguimento dell’obiettivo, adottando tutte le necessarie iniziative conseguenti anche in termini di valorizzazione delle proposte programmatiche e di CANDIDATURE espressione della nostra Associazione”

Due proposte pressoché uguali solo che Bitetto da mandato solo alla Presidenza e Marcucci a tutto il ristretto gruppo dirigente.

Nessuna delle due prevede, dopo aver fatto le doverose verifiche politiche con gli altri gruppi, di tornare all’Assemblea degli iscritti.

Voterò la mozione Bitetto perché la delega a trattare e decidere al solo Presidente, su un tema così arduo potrebbe indurre il Presidente a convocare una nuova Assemblea per discutere quanto raggiunto nelle trattative.

Invece una delega a tutto il gruppo dirigente, come prevede la mozione Marcucci, renderebbe più facile una decisione di gruppo e meno probabile la convocazione di una nuova assemblea.

Inoltre, l’accenno a valutare nelle trattative con gli altri, le possibili nostre Candidature sa troppo di vecchia politica e di mercato.

L’ideale sarebbe una a unica mozione che prevedesse la soluzione A e la soluzione B fosse condizionata alla convocazione di una nuova Assemblea.

Francesco Colucci