Sono tornato a Viareggio, dopo molti
anni, in stanziale vacanza marina.
Ho fatto bene. Piccoli inciampi di
salute della mia terza giovinezza mi hanno sconsigliato mete lontane.
Quelle spiagge selvagge della
Dalmazia, della Grecia, del Regno delle due Sicilie, dell’Andalusia, sempre
godute quando potevo.
Quest’anno scelta di un mare vicino,
diverso, perché mare di “città”, ma con il suo indubbio fascino, ora che si sta
liberando dei fantasmi di una colpevole incuria.
Un mare urbanizzato con il ricco porto,
i suoi fantasmagorici negozi, le mille offerte enogastronomiche, la movida.
E’ un mare pacchetto “completo” non
solo mare e non vi può essere confronto, con altri mari.
Sono cose differenti e Viareggio sta
tornando ad essere il top, per questo tipo di offerta. Barcellona e il
Principato di Monaco i competitor da raggiungere.
Vivere una vacanza in una città sul
mare, una città chiaramente in ripresa dopo anni di abbandono, tornata bella e
attraente, è stata una “nuova” esperienza, positiva ed interessante.
Molto è stato fatto per far tornare
appetibile Viareggio, ma ancora cose da fare, soprattutto nella tutela del
villeggiante, come si diceva una volta.
Per esempio: abbattere il rumore di
motorini arrembanti ad ogni ora della notte. Soluzioni facili da trovare:
aumento degli stop sulle vie cittadine impedendo corsie preferenziali di
attraversamento, divieti ai motori dalla 2 alle 6 di notte e così via.
Ma chi amministra oggi Viareggio ha
le idee chiare e ci sa fare.
Una positiva esperienza da ripetere.
Francesco Colucci
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