mercoledì 6 gennaio 2016

Lucca: Il Centro-storico. Scheda n. 2 - prima parte.

"Il Centro Storico: motore della vita culturale, economica e sociale del Comune". Scheda n. 2 prima parte 

Nello scrivere le mie proposte per il Centro Storico mi sono reso contro che molte erano le cose da dire e pertanto ho deciso di dividere questa seconda scheda programmatica in più parti. Pubblico oggi la prima parte, nei prossimi giorni le altre.


QUALE SVILUPPO PER LUCCA?

Alla base di ogni programma per un territorio deve esservi la risposta a due domande: quale sviluppo sostenibile è più opportuno per il nostro Comune e il suo territorio?
Quale la risposta dare alla domanda di lavoro e di benessere dei suoi abitanti?
Alla luce degli anni trascorsi non è difficile rispondere, per chi non indottrinato in dogmi catto-comunisti. Lucca nei secoli è stata vocata sempre al commercio, all'artigianato, all'agricoltura, alla sua capacità di acquisire e rivendere merci. Sempre debole è stata la vocazione industriale di questo territorio, data anche l'esiguità dello stesso. La stessa Seta che per alcuni secoli ha costituito l'asse portante dell'economia, aveva alla base una coltivazione agricola, il Gelso e uno sviluppo artigianale, aiutato dalla ricchezza di acque del nostro territorio. Proprio questa ricchezza di acqua ha favorito nell'ultimo secolo lo svilupparsi da un lato di un industria manifatturiera del Cucirino a basso costo lavorativo, ben presto dispersa in paesi lontani dal minor costo lavoro e dall'altro da un industria della Carta, all'inizio molto inquinante per il territorio. Con il tempo l'industria cartaria ha fatto passi da gigante nelle tecnologie produttive, per la salvaguardia dell'inquinamento e del consumo delle acque ed oggi il vero comparto industriale di Lucca è questo della Carta, che si è trascinato, a supporto, quello altrettanto importante, della Meccanica di precisione, con le macchine di produzione della Carta.
Un comparto industriale questo della Carta e della Meccanica tecnicamente di buon livello e alta automazione, con minor impiego di manodopera rispetto al Cucirino. Ma anche queste produzioni si sono spostate nel tempo, nei Comuni della Piana Lucchese e della media Valle del Serchio, con solo qualche lodevole eccezione. La scomparsa del comparto industriale manifatturiero, legato al Cucirino, il trasferimento della Manifattura Tabacchi, con l'eccezione del Sigaro Toscano, lo spostamento delle industrie Cartarie nei comuni limitrofi, ha fatto si che le zone comunali dedicate all'industria e all'artigianato nel Comune di Lucca, hanno sempre avuto scarso sviluppo e le attuali zone di Mugnano e l'Acqua Calda siano molto deboli, da difendere, ma mal servite dalla viabilità e con scarse possibilità di ulteriori sviluppi, con scelte a livello comunale. Apprezzabili e importanti sono le isole industriali legate alle produzioni alimentari e alle nuove tecnologie elettroniche e meccaniche, ma non dirimenti il problema dell'occupazione e del lavoro, sopratutto giovanile.
L'economia lucchese ha sempre avuto alla base un forte sviluppo commerciale-artigianale, che negli ultimi venticinque anni si è consolidato con l'espandersi di un progressivo Turismo di massa.
Oggi si può affermare che il Turismo è in buona parte, il motore del lavoro e del benessere del territorio del Comune di Lucca.
In uno studio del 2002  sull’impatto del Turismo nell’economia della provincia di Lucca e dei suoi territori, promosso dalla Provincia di Lucca e dall'IRPET, si affermava:
"....Da molti anni oramai il settore turistico risulta capace di raggiungere tassi di crescita che, al netto di oscillazioni congiunturali legate a fenomeni straordinari, appaiono costantemente superiori a quelli del comparto manifatturiero, giungendo talvolta a rappresentare, all’interno di determinate realtà locali, il vero volano dell’economia (in termini di quota di valore aggiunto attivato)......."
Lo sviluppo del turismo, del commercio e dell'artigianato ha la sua punta di diamante nella città "murata" all'interno della cinta cinquecentesca.
Il centro storico di Lucca è il vero motore delle sviluppo del Turismo e del Commercio e quindi a lui dobbiamo dedicare le migliori attenzioni.
Come difendere, tutelare, ma anche sviluppare le attività del Centro storico?
Un centro storico appetibile al Turismo e al Commercio deve essere:

  1. Impeccabile: ovvero curato nell'Arredo, Pulito e Sicuro.
  2. Raggiungibile: con facilità di accesso e con parcheggi vicini e poco costosi, mobilità dedicata.
  3. Godibile: ricco di offerte artistico culturali, di eventi e locali di accoglienza. 


PER UN CENTRO-STORICO "IMPECCABILE"

Iniziamo dall'Arredo Urbano che, trascurato totalmente in questi anni tambelliniani, deve essere posto prioritariamente al centro di scelte di conservazione, ma anche innovazione. Queste le miei proposte:
  • Arredo Urbano di competenza pubblica: Le piazze e le vie nello storico quadrilatero romano della città vanno liberate da auto e parcheggi e restituite totalmente alla fruizione dei cittadini.   In tutto il centro storico occorre intervenire per il ripristino nella pavimentazione e nell'arredo di complemento, dell'illuminazione, del rifacimento delle facciate degli edifici pubblici, nella pulizia e restauro di Fontane, Fontanelle, Giardini e Verde Pubblico.                                   Come nel passato occorre istituire un servizio comunale di piccola manutenzione di emergenza, con un numero attivo gratuito per le segnalazioni di interventi urgenti, da fare subito, risparmiando e dando una immagine di grande cura della città.                                             Deve essere realizzato dal Comune, nelle vie principali dello "struscio" ma anche sui Baluardi più frequentati, un sistema di filodiffusione di musiche Pucciniane e degli altri grandi compositori lucchesi, ovviamente a basso volume, già attuato in maniera egregia dal Comune di Riccione nelle vie principali della famosa cittadina turistica, sia pure con musiche moderne.
  • Arredo Privato permanente: definire alcune tipologie nel materiale di arredi esterni minori: Campanelli, Citofoni, Cassette per lettere, Targhe e Insegne, che devono essere sostituite dai proprietari, in maniera da dare un immagine storico-compatibile a tutto il centro storico.             Rifacimento delle facciate lesionate dei palazzi del centro, ricercando un accordo con le banche locali per la concessione di finanziamenti poliennali a tasso zero, ai proprietari per questi rifacimenti. Analoga misura fu già attuata a fine anni '70 proprio su una mia proposta. L'intervento sulle facciate deve portare anche togliere e a risistemare altrove le intrusioni non autorizzate di motori esterni per l'aria condizionata, stendi biancheria, fili dismessi di elettricità e telefono, pluralità di antenne e parabole televisive, che andranno raggruppate anche con un intervento di sostegno da parte del Comune. Un investimento pubblico che aiuti i residenti a razionalizzare la selva di antenne singole che deturpano i tetti del centro, ricercando accorpamenti di più palazzi, è ampliamento giustificato.                                                             Si deve arrivare, nelle strade più vocate al commercio, a sostituire le anacronistiche e antiestetiche serrande chiuse, con sistemi di protezione che lascino visibili in tutto o in parte le botteghe di Lucca.
  • Arredo privato temporaneo: Gazebo, Ombrelloni, Tavolini e Sedie, per gli esercizi commerciali, sono da accettare per rendere vivibile la città, ma devono essere di materiali compatibili con il centro storico e con colori adeguati. La concessione potrà anche essere poliennale, anche decennale, ma da "revisionare" ogni tre anni, (come le auto) per valutare il degrado e la funzionalità del manufatto. Il costo del suolo pubblico dovrà essere inversamente proporzionale al numero delle sedute esterne realizzate. (In uno stesso spazio esterno se inserisco 20 posti a sedere pagherò di più di chi ne metterà dieci, perchè così do una migliore accoglienza e creo un minor impatto visivo.)
La scarsa pulizia della Centro-storico e delle Mura è una delle colpe gravi di questa Giunta.
  • Pulizia: Rifiuti Urbani,l'attuale sistema di raccolta dei rifiuti nel centro-storico da un immagine alla città, di trascuratezza, sporcizia, disordine che deve essere modificato. L'istituzione delle Isole ecologiche interrate, iniziate dalla Giunta Favilla, è stato un fatto positivo ancora in fase di rodaggio. Da valutate attentamente il rapporto costi-benefici nel proporre nuove isole ecologiche: forse nel quadrilatero romano, sarebbe opportuno trovare qualche fondo adibito a magazzino ove raccogliere la differenziata, con apertura della porta con scheda magnetica, come per le isole ecologiche, da svuotare ogni giorno con mezzi a trazione elettrica.                   La pulizia delle strade e delle piazze, anche con lavaggi estivi ad acqua, deve essere intensificata, con l'immissione di nuovi cestini e della sorveglianza dei Vigili Urbani a punire chi sporca per le strade, con cartacce o con escrementi di cani, non raccolti. Analogamente devono essere controllati i parchi cittadini, le panchine, i muri dei palazzi.                               Mozziconi di Sigarette e Gomme da masticare: Vanno introdotte gradualmente nel tempo dei raccogli cicche uniti ai cestini rifiuti, nelle strade del centro-storico, proibendo l'abbandono in terra di questi rifiuti, con una campagna di informazione lunga e comunicata anche agli alunni delle scuole e negli uffici, per poi passare, dopo un anno di sperimentazione, ad istituire una multa per i trasgressori, come avviene a Singapore.                                                                       Le scritte sui muri vanno immediatamente cancellate con la squadra piccola manutenzione e i muri dei palazzi storici difesi da telecamere, inasprendo le multe per i trasgressori.                     Le Mura urbane e i baluardi devono avere una pulizia e un servizio di controllo continuo. Insieme al centro storico sono la "faccia" della città e tutto deve essere sempre al 100%. 
La più grande "cazzata"della Giunta Tambellini è sulla politica della Sicurezza, nel centro-storico e in tutto il territorio comunale. Una politica dell'accoglienza, senza limiti e controlli, fuori anche dagli schemi dell'Unione Europea, ha generato un completo abbandono della città e del territorio a se stesso, preda di accattonaggi molesti, furti di biciclette e motorini, scassi di bancomat, intrusioni nelle abitazioni, facendo di Lucca una delle peggiori città in Italia in tema di sicurezza.
Queste le miei proposte per arginare questa situazione quasi disperata.
  • Sicurezza: Profughi, va risolto energicamente, con un Prefetto troppo buonista, il problema dei profughi che debbono rispondere ai requisiti stabiliti dalla Comunità Europea. Quindi accoglienza temporanea solo a persone identificate e documentate, provenienti da Paesi ove vi siano fatti di guerra, rivoluzione, epidemie. Ogni altro tipo di profugo va rifiutato con fermezza, sopratutto quelli non si fanno identificare. Rom e Sinti: vanno identificate e censite con certezza le famiglie che hanno deciso da tempo di rimanere permanentemente a Lucca e continuare con loro un'opera di integrazione, con l'obbligo scolastico per i figli. Per tutti gli altri nomadi che giungano a Lucca deve essere allestito un apposito nuovo separato accampamento di transito, dove la loro presenza deve essere temporanea e controllata, salvo che non sia espressamente richiesto di essere integrati nella nostra società con obblighi scolastici e di abitazione confacenti e solo allora trasferiti nei campi stabili. Tutte le loro abitazioni non in regola con le norme comunali debbono essere abbattute e le aree della Golena del Serchio e del Cimitero, riportate alla loro destinazione regolare. Nuovi campi provvisori per i residenti debbono essere realizzati, piccoli e sparsi nel territorio, per nuclei familiari, da controllare periodicamente, in attesa di una collocazione in edifici stabili. Accattonaggio molesto: vanno fatte rispettare le norme che già esistono in materia. I controlli devono essere costanti, anche istituendo un numero verde gratuito, di richiesta di intervento da parte dei cittadini. Il Comune deve richiedere con forza al Prefetto la presenza delle forze dell'ordine, Polizia, Carabinieri, Finanza, sul territorio comunale affiancando la Polizia Municipale nei compiti di controllo e prevenzione dell'accattonaggio.

Fine della prima parte della Scheda n. 2.
La seconda parte della Scheda n. 2, sarà pubblicata fra qualche giorno ed inizierà a trattare da
Un Centro-storico Raggiungibile e Godibile: Isola pedonale, viabilità, parcheggi, eventi e residenti......

francesco colucci x riformisti italiani Lucca

PS. Ricordo le Schede in cui si articolerà il mio Progetto Lucca, una Capitale
  1. Come e Perché "Lucca: una Capitale" (già pubblicata)
  2. Il Centro-storico motore della vita culturale, economica e sociale del Comune 
  3. La riqualificazione dei paesi, delle frazioni e dei quartieri: esigenza primaria
  4. Lavoro e occupazione: impegno, fantasia e innovazione, per creare opportunità.
  5. Sicurezza, accattoni, clandestini, nomadi: leviamo la testa da sotto la sabbia
  6. Una politica dirompente per l'Ambiente e il Territorio
  7. Cultura: uscire dal "Club dei pochi" per aprire la città e stimolare le potenzialità presenti.
  8. Commercio e Turismo: fattori primari di sviluppo per la città
  9. Artigianato e P.M.I.: salvaguardare l'esistente ed incentivare nuove opportunità
  10. Mobilità e Viabilità: basta con i tatticismi del passato, ora nuove scelte coraggiose.
  11. L'associazionismo: torni ad essere motore di sviluppo economico e sociale.
  12. Il Sociale: una rivoluzione di scelte e metodi.

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