Alcuni giornali on line di news locali hanno anche un Blog di sostegno dove i cittadini possono esprimere i loro pareri.
Questi giornali-blog on line hanno avuto un grande successo nel passato coniugando l'ansia dei cittadini di esprimersi sui fatti, ma ora sembrano un po' passati di moda, con interventi quasi sempre limitati ai soggetti affezionati e ripetitivi.
Proprio questa ridotta partecipazione pone una questione di tipo "morale".
In questi Blog i commenti alle notizie, spesso molto polemici e a volte offensivi, sotto anonimato, sembrano provenire da politici di professione e amministratori pubblici.
Questo stravolge la finalità per cui erano nati e prosperavano questi giornali-blog perchè fino a che l'anonimo era un cittadino timoroso di ritorsioni, si poteva accettare anche se chi parla dovrebbe sempre assumersi le proprie responsabilità.
Ma che lo faccia un politico non è accettabile.
Che uomini e donne delle Istituzioni, in maniera anonima, facciano commenti avvelenati, sulle notizie pubblicate, con affermazioni al limite della calunnia, per cercare di massacrare o infangare gli avversari politici, è francamente disgustoso e moralmente inaccettabile.
E' un modo turpe di fare politica, di infimo livello culturale e morale.
Comportarsi così per un politico è sintomo di una spregiudicatezza nei comportamenti, anticamera di possibili atti ben più malavitosi.
Credo che i Direttori dei giornali-blog on line, che conoscono, dagli IP, l'identità di chi scrive e quindi sanno chi è l'anonimo commentatore, dovrebbero rifiutarsi di pubblicare i commenti anonimi di chi ha notoriamente cariche di Partito o peggio ricopra incarichi nelle Istituzioni. oppure obbligarli a firmarsi in chiaro.
Se no anche questi Direttori che predicano spesso la moralizzazione della vita pubblica, fanno come le tre scimmiette, per aumentare i clic sui loro Siti e non fanno certo del buon giornalismo.
francesco colucci
Questi giornali-blog on line hanno avuto un grande successo nel passato coniugando l'ansia dei cittadini di esprimersi sui fatti, ma ora sembrano un po' passati di moda, con interventi quasi sempre limitati ai soggetti affezionati e ripetitivi.
Proprio questa ridotta partecipazione pone una questione di tipo "morale".
In questi Blog i commenti alle notizie, spesso molto polemici e a volte offensivi, sotto anonimato, sembrano provenire da politici di professione e amministratori pubblici.
Questo stravolge la finalità per cui erano nati e prosperavano questi giornali-blog perchè fino a che l'anonimo era un cittadino timoroso di ritorsioni, si poteva accettare anche se chi parla dovrebbe sempre assumersi le proprie responsabilità.
Ma che lo faccia un politico non è accettabile.
Che uomini e donne delle Istituzioni, in maniera anonima, facciano commenti avvelenati, sulle notizie pubblicate, con affermazioni al limite della calunnia, per cercare di massacrare o infangare gli avversari politici, è francamente disgustoso e moralmente inaccettabile.
E' un modo turpe di fare politica, di infimo livello culturale e morale.
Comportarsi così per un politico è sintomo di una spregiudicatezza nei comportamenti, anticamera di possibili atti ben più malavitosi.
Credo che i Direttori dei giornali-blog on line, che conoscono, dagli IP, l'identità di chi scrive e quindi sanno chi è l'anonimo commentatore, dovrebbero rifiutarsi di pubblicare i commenti anonimi di chi ha notoriamente cariche di Partito o peggio ricopra incarichi nelle Istituzioni. oppure obbligarli a firmarsi in chiaro.
Se no anche questi Direttori che predicano spesso la moralizzazione della vita pubblica, fanno come le tre scimmiette, per aumentare i clic sui loro Siti e non fanno certo del buon giornalismo.
francesco colucci
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