Ho aderito con convinzione al Comitato Nazionale di Marcello Pera
Liberi-SI
partecipando anche al Comitato Lucchese che andremo a costituire Domenica 2 ottobre alle ore 11
nella Sala Tobino della Provincia di Lucca
L'Appello di Marcello Pera
Liberi-SI
partecipando anche al Comitato Lucchese che andremo a costituire Domenica 2 ottobre alle ore 11
nella Sala Tobino della Provincia di Lucca
L'Appello di Marcello Pera
"È un grave errore anteporre il giudizio sul
Governo alla discussione sulla Riforma Costituzionale, perché si può essere di
centrodestra e riconoscere che la riforma servirà allo stesso centrodestra
quando tornasse a vincere.
La riforma ha innegabili vantaggi. Elimina
quel bicameralismo perfetto che richiede che il Governo abbia la fiducia in
entrambe le camere. La storia recente mostra che questo risultato è difficile
da ottenere con qualunque legge elettorale, perché mentre i Deputati sono
eletti “a suffragio universale” i Senatori sono eletti su “base regionale”, e
perché quattro milioni e mezzo di cittadini votano per la Camera e non per il
Senato. Come si ricorderà, nel 1994 Berlusconi ebbe la maggioranza alla Camera
ma non al Senato, nel 1996 Prodi la ebbe al Senato ma non alla Camera, nel 2006
Prodi vinse con un margine di 25 mila voti alla Camera, ma perse al Senato, e
nel 2013 Bersani vinse alla Camera ma non al Senato.
La Riforma Costituzionale corregge anche
l’attuale estenuante procedura legislativa del “ping-pong”: legifera solo la
Camera, e se il Senato si oppone, la Camera avrà l’ultima parola. I senatori
saranno ridotti a 100. Diminuiscono i costi della politica. Si riducono le
competenze delle regioni. Si aboliscono le provincie. Si abolisce il CNEL. Si
limitano i Decreti Legge. Si introduce l’obbligo del Parlamento di votare le
leggi di iniziativa popolare.
Gli elettori di centrodestra, in particolare
di Forza Italia, sono sempre stati a favore della riforma della Costituzione,
che fu il primo punto del programma di Berlusconi del 1994. Ci provarono con la
Commissione bicamerale nel 1997 e con una legge costituzionale bocciata dalla
sinistra in un referendum nel 2006. Credo che il centrodestra, come tutti i
democratici, i moderati, i liberali, i riformisti, debbano riprendere la loro
vecchia bandiera. Non possono stare dalla stessa parte di D’Alema, Grillo, la
Cgil, Magistratura democratica, sinistra radicale, e tutti gli altri
conservatori.
Se vincesse il No, due conseguenze sono
prevedibili. Primo: la Costituzione italiana, che tutti chiedono di cambiare,
diventerebbe intoccabile. Chi potrebbe mettere mano alle riforme dopo due
referendum falliti? Secondo: se l’Italia si mostrasse irriformabile, nascerebbe
una crisi grave. Chi ci darebbe in Europa più flessibilità e sui mercati più
fiducia?
Assieme a molte personalità illustri, ho costituito il Comitato nazionale “LiberiSì” e
intendiamo lanciare la stessa iniziativa a Lucca. Non c’entrano né i Partiti né
il Governo, c’entra l’Italia."
Domenica 2 ottobre ore 11
nella Sala Tobino della Provincia
Per spiegarci e confrontarci, l’appuntamento è
Domenica 2 ottobre ore 11
nella Sala Tobino della Provincia
Nessun commento:
Posta un commento