Il 25 aprile è la festa che ricorda l’insurrezione armata di un popolo
e la vittoriosa guerra di liberazione. E’ il fondamento su cui si basa la
nostra Costituzione Repubblicana.
Ciò premesso e dopo 70 anni da questi
importanti fatti credo sia doveroso fare alcune considerazioni:
Come ogni guerra anche la Liberazione ha avuto aspetti tragici, stragi
evitabili, episodi odiosi, che hanno colpito Italiani, da qualunque parte
combattessero.
Come in ogni guerra si ricordano sole le stragi di chi ha perso e si
mettono nell’oblio quelle dei vincitori. Chi vince, in ogni parte del Mondo,
impone la sua “lettura” degli avvenimenti cruenti e così è successo anche in
Italia.
Credo che oggi, dopo tutto questo tempo, sarebbe giusto ed opportuno
che la Ricorrenza del 25 aprile, fosse “ampliata” anche a Festa della
Riconciliazione Nazionale, in cui si celebra la grande lotta di popolo per la
Liberazione ma anche il desiderio di moltissimi di ricordare tutti i morti,
tutti Italiani al di la di dove combattessero.
I vivi hanno già chiuso da tempo queste atroci ferite, molti epigoni del
fascismo, riciclati in partiti di estrema destra sono stati in questi anni Ministri
della Repubblica e con il voto popolare, vi potranno anche tornare.
Allora, senza ipocrisie, non vedo perché non si debba ugualmente
chiudere un dramma tutto italiano che riguarda tutti i nostri morti.
Il 25 aprile continui ad essere fausta ricorrenza della vittoriosa
lotta di liberazione, ma diventi anche momento di riconciliazione e ricordo di
tanti morti, tutti italiani.
Sia il 25 aprile, Festa della Liberazione e della Riconciliazione
Nazionale.
Francesco colucci
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