C’è un grande subdolo
nemico che ci sta facendo morire: la folle burocrazia Italiana.
I Riformisti si
rivolgono a Matteo Renzi, per le capacità dimostrate, chiamandolo alla grande
battaglia della vita, per la sopravvivenza dell’Italia dalla Pandemia sanitaria
e da quella economica, possibile solo con la distruzione della asfissiante
burocrazia.
Occorre battere
vecchie teorie dirigiste e stataliste, di destra e di sinistra e quelle nuove
dei Grillini. Dove l’incompetenza è seconda solo all’incapacità.
Dobbiamo riaffermare due
principi ispiratori della democrazia Italiana: La Mission dello Stato e le Libertà
personali.
Lo Stato deve riportare
al centro di ogni intervento: il cittadino, il lavoratore, le sue necessità, le
sue aspettative. Basta con uno Stato autoreferenziale, padrone e carceriere.
Un Paese della
libertà, della fiducia, della solidarietà, basato sull’assioma delle grandi
democrazie: E’ lecito tutto ciò che non sia espressamente proibito dalla legge.
L’esatto contrario dell’aberrante concetto che un comportamento, per essere
lecito, deve essere previsto da una norma.
Tutti dicono a parole
di voler sconfiggere la burocrazia, ma sono in molti, politici e dirigenti, a
propugnare lunghi passaggi cartacei, permessi e bollature, controlli e multe
per mantenere il potere dello Stato e della Casta, sui singoli cittadini.
Sono coloro che
vogliono uno Stato autoritario e non autorevole.
I giustizialisti, che
partono dal principio che tutti sono disonesti e che lo Stato deve controllare,
guidare, punire e per farlo deve imporre norme e pandette complicatissime, dove
aleggi sempre lo spettro della colpa e della punizione.
Fra questi troviamo
una parte dei Grillini Travaglini e dei PD, vetero-comunisti, ma anche parte
dei seguaci di Salvini e Meloni, in un abbraccio che fa del carcere, buio e salvifico,
il punto di amorevole incontro dei propugnatori di una gestione autoritaria
dello Stato, di destra o di sinistra che sia.
Per questo l’unica
speranza per gli Italiani per battere questo Stato burocratico e statalista è
in Matteo Renzi, liberale e progressista,
uomo controverso, ma capace e autorevole, come dimostrato in anni di buon
governo e di battaglie per le libertà, mettendoci la faccia.
Gli chiediamo di scendere
in campo, in questo che sarà il vero D-Day Italiano e guidare la nuova
Liberazione dell’Italia, dalla mortale oppressione burocratica.
Francesco Colucci,
Riformisti Toscani per Italia Viva.
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