Le Mura e il comunismo d'accatto
La vicenda del Bando delle Mura di Lucca è in
linea con la disdicevole politica amministrativa della Giunta Tambellini. Scarse
idee, ignavia profusa a pieni mani, moralismo da riciclo. Il Bando dovrebbe
portare secondo loro a rendere tutti più uguali attraverso il pagamento di un
canone il più alto possibile. Appunto comunismo d'accatto. Nessuna visione
d'insieme, di prospettiva, sulla valorizzazione delle Mura, nessun progetto a
lungo termine, nessuna idea, il solito cervello piatto: solo uguaglianza
contributiva, come se attraverso le casermette e i baluardi si potesse risolvere
i problemi economici del Comune e la disuguaglianza sociale del Paese. Quando
affrontammo sotto la mia presidenza dell'Opera il bando delle Casermette avevamo
chiaro che il problema non era economico ma di come aprire l'utilizzo delle
stesse in maniera più partecipata, sia per tenere viva una presenza organizzata
sulle Mura che per inserire nuove realtà culturali e sociali che avrebbero
potuto portare nuove attività sulle Mura.Facemmo riunioni per ascoltare e capire
ed il nostro progetto poi affossato dalla elezioni, insieme a molti altri,
prevedeva l'individuazione in accordo con le associazioni, di una serie di
attività da inserire sulle Mura partendo dal rispetto di quelle che per anni
avevano portato avanti bene, questa esigenza. L'idea era di creare poli di
attrazione: dalla musica, agli anziani, al folclore, allo sport e cercare di
unificare le varie esigenze tenendo come prioritario la valorizzazione delle
Mura. Per cui una o più Casermette dedicate alla Musica, con la partecipazione
delle associazioni del settore interessate a fare attività a turno, Casermette
dedicate al Sociale, come ben fatto in questi anni dalla associazione della
Simonetti, valorizzazione del CISCU aiutandolo concretamente a mettere a
disposizione, quanto più possibile, con iniziative mirate e continuative,
l'immenso patrimonio culturale e storico, che i Martinelli, padre e figlia e gli
altri studiosi hanno riscoperto negli ultimi trentanni. Poi lo Sport, il
Folklore dai Balestrieri al Terziere. Insomma un quadro d'insieme complessivo
che facesse rivivere le Mura come luogo di attrazione, di convivenza, di
amicizia per i lucchesi ma anche per i numerosi turisti che fanno vivere e danno
lavoro al 50% di questa città.
Molto sarebbe ancora di dire su questa gestione "da impiegati statali" dell' Opera delle Mura e lo dirò in un altro post nei prossimi giorni...e ne vedremo delle belle. | ||
venerdì 23 gennaio 2015
Da Linformatore lLucchese: Le Mura e il comunismo d'accatto.
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