In ogni campagna elettorale, vi è un punto ove alcuni candidati a
Sindaco si accorgono di non avere più alcuna possibilità di
vincere e peggio ancora di non essere neppure determinanti a far vincere
qualche altro.
E’ un dramma: uno si è impegnato, ha speso energie, soldi e i suoi
sforzi sono stati vani, nessuno se lo fila e ancor peggio si accorge di essere
divenuto marginale. Quando succede, questi candidati in odore di trombatura,
scalciano come muli impazziti, in ogni direzione, sia per sfogare la loro
frustrazione, che per cercare di distruggere ogni cosa…cancellare gli avversari…nell’illusione
di mettere indietro l’orologio del tempo e poter ricominciare.
Sta succedendo a Garzella e all’ascaro mandato, tardi e male, in
soccorso: nel momento in cui si sono resi conto di aver fatto un buco
nell’acqua e di non aver alcun futuro politico sono divenuti rottamatori di
tutto e di tutti. Tambellini, il PD, Santini, i partiti, Buonriposi, Fondazione
CRLucca, IMT, Lattanzi, Marcucci, Remaschi, Baccelli e altri ancora. Tutti sono
divenuti il male, il diavolo da evocare.
Profusione di offese gratuite a tutti, nessuna idea, nessuna proposta,
solo odio.
Il trauma finale è stato rendersi conto che la partita per Sindaco è
ormai una corsa a tre, Tambellini, Santini, Buonriposi.
Gli altri candidati giocheranno ruoli importanti, raccoglieranno voti
di gruppo e di fede, salvo Garzella che la fede l’ha ripudiata e i voti che
raccatterà andranno nel nulla, ne per il Sindaco ne per un futuro disegno
politico, che non esiste.
Tambellini, Santini e Buonriposi, si contenderanno i voti utili, con
una piccola certezza a mio parere: se la Buonriposi ce la farà ad andare al
ballottaggio contro chiunque essa sarà, per la sua centralità e per il suo
civismo, vincerà facile e diventerà la prima donna Sindaco di Lucca.
Francesco colucci
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