Vittorio Sgarbi torna a Lucca, venerdì 2 giugno alle ore 21 per
parlare del Caravaggio a Lucca, ovvero del pittore lucchese Paolini.
Ci battiamo per Donatella Buonriposi Sindaco, con il simbolo
elettorale che Sgarbi sta lanciando in Italia, perché crediamo che creare un
rapporto di amicizia fra uno dei
maggiori critici d’arte del mondo e Lucca, potrà contribuire a realizzare un
vero rinascimento della città.
Sgarbi può diventare l’ambasciatore in tutto il mondo de “Il bello e
il buono” di Lucca, un patrimonio eccezionale, fino ad oggi, assai poco
valorizzato.
Lucca è uno scrigno di molte bellezze d’arte, Sgarbi può aprire questo
scrigno e farne il volano per lo sviluppo di quel turismo, culturale e
sostenibile, che noi come “Rinascimento sia”, sosteniamo e che la maggioranza
dei lucchesi vuole. Una cosa assai diversa dai Concerti Rock da 50.000
accampati sugli spalti delle Mura.
Per rendere chiaro tutto questo, Vittorio Sgarbi torna a Lucca venerdì
sotto il Loggiato Pretorio, per “riscoprire” Caravaggio a Lucca, attraverso uno
dei seguaci della sua scuola, famoso all’epoca e che, lucchese, molti dipinti
ha lasciato nella sua città. Pietro Paolini,
detto anche Paolino nasce a Lucca, nel 1603 e vi muore nel 1681.
Dopo aver fatto esperienze in Roma e Venezia torna a Lucca dove fonda
l’”Accademia del Naturale”.
Durante il soggiorno a Roma, dipinge tele di matrice caravaggesca come
"La buona novella", "Marta che parla a Maria", "La
Deposizione e "Il martirio di S. Bartolomeo".
Molte delle sue opere sono a Lucca, nel Museo di Villa Guinigi. “L’Adorazione
dei pastori” è nelle sale della Fondazione CR Lucca, il quadro “Eccidio del
Generale Wallenstein” è a Palazzo Orsetti, realizzato su richiesta del Conte
Lelio Orsetti.
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