Una onesta analisi del voto al Comune di Lucca, non può che partire
dalla stupefacente bassa percentuale dei votanti, meno del 50% in
controtendenza con gli altri comuni sopra i 15.000 abitanti in cui si è votato.
Si discuterà all’infinito ed ognuno avrà la sia spiegazione: il fatto
rimane, eleggeremo un Sindaco “di minoranza”.
Sui risultati a scrutinio non ancora terminato si deve osservare che
il Sindaco uscente perde circa 8 punti dalla elezione precedente e li perde
quasi tutti nelle sue Liste civiche, che dimezzano i voti rispetto a cinque
anni fa. Il PD mantiene nella sostanza i suoi voti. Il primo posto e quasi il
38% non è dato totalmente negativo, sia per la cattiva stampa che aveva
Tambellini che per il fatto che i Sindaci uscenti, salvo eccezioni, quasi mai
confermano in toto il consenso precedente, Favilla docet.
Nel centro destra emerge il successo delle Liste di ispirazione
fascista, sia militante con Casa Pound che in doppiopetto con Fratelli
d’Italia. Invece i movimenti sovranisti, populisti, marcano una vistosa battuta
d’arresto. Non sfondano anzi perdono voti dalle elezioni precedenti Grillini e
Lega Nord, che alle regionali del 2015 era andata oltre il 20%.
Un flop la candidatura di Garzella, sia per le aspettative che per i
vecchi maestri che aveva alla spalle, Piero Angelini e Marcello Pera che con la
lista dei suoi fedelissimi non arriva all’1%.
La nostra candidata Donatella Buonrisposi, chiude sopra al 5%, senza
infamia e senza lode, era il minimo a cui puntavamo, siamo contenti di averlo
raggiunto, potevamo fare meglio, con più tempo e con più soldi, credo che siamo
la lista che ha speso di meno, non per scelta ma per necessità. L’improvvisata
Lista di Sgarbi raccoglie oltre 400 voti, puntavamo al 2% siamo sotto, seppur di
poco.
Le Liste di Santini che ha speso un patrimonio in questa campagna
elettorale, vedono un buon successo nelle liste civiche ma anche qui siamo ai
minimi di quanto aspettato, nessun fuoco artificiale, se paragonato
all’investimento economico fatto: il grosso delle buona percentuale raggiunta da
Santini è ottenuta dai vecchi partiti che mettono insieme quasi il 20%,
pareggiando il risultato del PD. Nella
normalità e nel previsto le rimanenti liste.
Adesso la partita è aperta, difficile da prevedere nel risultati
finale, molto dipenderà anche dalle mosse che faranno i due candidati Sindaco,
verso le Liste che sono rimaste fuori dal ballottaggio.
Francesco colucci
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