Il nuovo Statuto perfeziona e conferma quanto già innovato nei precedenti Statuti costruendo un Partito originale e moderno, completamente diverso dagli altri Partiti.
Condivido pienamente lo sforzo fatto da Matteo Renzi per
costruire un partito innovativo, diverso dagli altri partiti ottocenteschi, proponendoci
strutture e organizzazione che sta a noi costruire, pensando al futuro e non al
passato.
Chi continua a pensare ad una organizzazione ottocentesca
come quella del PD, per il funzionamento di Italia Viva, non ha ancora compreso
l’enorme differenza concettuale fra i due Partiti, anche nella parte
organizzativa oltre che politica.
Il nuovo partito Italia Viva ha alla base della sua
organizzazione territoriale i Comitati, che “…sono il nucleo essenziale di
Italia Viva e consentono…di estendere le proprie attività a tutto il territorio
nazionale…”
Sulla organizzazione e funzionamento dei Comitati lo Statuto
dedica undici articoli, per farne l’architrave del nuovo Partito.
È su questo punto che occorrerà fare il maggior sforzo
organizzativo se vogliamo portare a esecuzione il nuovo Statuto.
Il secondo punto di organizzazione territoriale sono i
“Coordinamenti territoriali” articolati gerarchicamente su base regionale,
provinciale, comunale.
Organi: il Presidente e l’Assemblea Territoriale.
Scopi dei Coordinamenti Territoriali:
· Attuare le indicazioni degli organi
nazionali e di quelli gerarchicamente superiori
· Fungere da supporto e coordinamento
degli Associati, dei Simpatizzanti e dei Comitati
· Svolgere funzioni di supporto e
raccordo con gli amministratori del territorio
· Svolgere azione di controllo e
coordinamento dei Comitati
· Indicare le attività di indirizzo circa le attività da svolgere.
Nessun accenno ad un ruolo di scelta politica, che è demandato esclusivamente agli organi superiori.
“Il Presidente eletto dal Congresso ogni 5 anni ha funzioni di sostegno, coordinamento e controllo delle attività che vengono svolte nel proprio Coordinamento Territoriale, convoca e presiede l’Assemblea territoriale e svolge attività di collegamento con gli altri livelli e organi dell’Associazione.”
Assemblea Territoriale: non sembra aver alcun compito diverso dai punti indicati per i Coordinamenti Territoriali oltre quello di poter sfiduciare il Presidente con una procedura stabilita.
Il Presidente è coadiuvato da una “Cabina di Regia” con ESLUSIVE FUNZIONI ESECUTIVE, composta da amministratori del territorio di competenza e fino a dodici componenti scelti dal Presidente…che li può sostituire in caso di dimissioni, morte e REVOCA.
NUOVA E ORIGINALE FORMA PARTITO
Per capire il funzionamento e l’organizzazione di Italia Viva
disegnata da questo nuovo Statuto occorre cancellare dalla mente
l’organizzazione ottocentesca dei vecchi partiti a iniziare dal PD e
immedesimarsi in questa nuova architettura voluta da Matteo Renzi, con mente
sgombra dal passato, seguendo le indicazioni statutarie.
Decine di Comitati Tematici aperti ai simpatizzanti per
costruire, approfondire e diffondere idee e proposte di Italia Viva, nel
tessuto territoriale di competenza.
I Comitati sono coordinati dal Presidente eletto dal
Congresso nella loro attività di studio ed elaborazione.
Il Presidente si fa coadiuvare per il lavoro esecutivo da una Cabina di Regia da lui stesso scelta, con poter di revoca, ma di cui fanno parte anche gli amministratori del territorio di competenza.
Se si entra in questa ottica di un partito “diverso” aperto ad ogni discussione ma monolitico e verticista nella decisione politica e si smette di rimpiangere le strutture del PD, che fanno parte della preistoria, credo si possa far funzionare bene e snellamente Italia Viva anche a Lucca.
Questa organizzazione di Partito che condivido in pieno mi sta
convincendo sempre più della giustezza della mia scelta di candidarmi, con un
documento di politica regionale, a Presidente di Italia Viva Toscana.
Francesco Colucci
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