Il preannunciato “niet” di sovietica memoria della
Soprintendenza, ai cartelloni comunicativi del Summer Festival sugli spalti
delle Mura di Lucca, pone un problema ancor più grande che travalica lo stupido
divieto in se. Il Summer ha il nome Lucca nel suo marchio e partecipando all’iniziativa
Comune e Provincia rappresenta un “Brand” della città, un evento che si fonde
con lei. E come mettessimo sugli spalti “Lucca città di Puccini”. E forse
andrebbe fatto anche con “Puccini e la sua Lucca” che da ai turisti la
possibilità di ascoltare buona musica di Puccini, tutti i giorni. Ma il problema
è un altro, i ruolo della Soprintendenza a Lucca che mi pare debordi dai suoi
compiti. Si inibisce l’uso della Piazza San Michele, da secoli deputata ad
accogliere mercati e fiere, si vieta l’uso degli spalti confondendo pubblicità
privata con comunicazione istituzionale, si sperperano risorse nella pulizia
dei parati delle Mura, per la salvaguardia di erbette e muschi “storici”. Tutto
questo succede perché abbiamo un Comune e un Sindaco, che non pesano nulla, poco incisivi, poco
inclini a prendersi responsabilità, esperti in scaricabarile. La svendita della
dignità del Comune di Lucca sta continuando e ovunque ci voltiamo vediamo
smarrimento, degrado, incompetenza, galleggiamento e talebana puntigliosità,
come nella emblematica vicenda delle Casermette sulle Mura.
Nessun commento:
Posta un commento