E' l'ora della responsabilità....
La situazione del paese, la crisi internazionale che non finisce mai, le turbolenze dei mercati che rischiano di rimettere l'Italia al centro delle speculazioni, impongono un momento serio di riflessione e di responsabilità.
Purtroppo un referendum confermativo chiesto da Renzi per rafforzare la politica delle riforme ed avere maggior forza in europa è diventato il cavallo di troia di una coalizione di forze eterogenee, conflittuali fra loro, ma unite nel ricercare lo sfascio ognuno con le proprie motivazioni:
I Resti di Forza Italia, versione Berlusconi sono per il No con la speranza di indebolire Renzi e tornare ad occupare qualche scranno di governo
I foreing fighters di Forza Italia per conto della Lega in cui confluiranno prossimamente, votano No per togliere a Berlusconi l'alibi per tornare con Renzi.
La Lega e Grillo, votano No per andare alle urne subito, fregandosene di cosa succede al paese, per lucrare sull'aggravarsi della crisi per vincere le elezioni.
D'Alema, Bersani, Vendola e tutti i vetero comunisti votano per riprendere il controllo del PD
Casa Pound, Meloni e i fascisti vecchi o nuovi votano No convinti che si creeranno nuovi spazi per una rivincita della destra estrema.
La palla è però in mano ai cittadini con il voto e la maggiore responsabilità è di quella maggioranza silenziosa che ha sempre fatto muro nei momenti di pericolo per il paese.
Ha fatto muro nel 1948 quando erano in gioco le libertà democratiche minacciate dal Comunismo Staliniano.
Ha fatto muro negli anni '60 quando Tambroni cercò di riportarci agli anni bui del fascismo
Ha fatto muro alla fine degli anni '70 quando con il compromesso storico si voleva normalizzare il paese nel nome del catto-comunismo.
Ha fatto muro nell''85 votando il Referendum sulla Scala Mobile portato avanti da Craxi e che, vinto, portò al miglior momento economico dell'Italia
Ha fatto muro nel 1994, quando il comunista sicuro vincitore Occhetto venne asfaltato da un neofita liberale, Berlusconi.
E' a questa maggioranza silenziosa che sono ancora una volta affidate le sorti positive dell'Italia.
La loro presenza ai seggi, il loro voto responsabile per il SI' sarà ancora una volta determinante per impedisce agli sfascisti di destra e di sinistra di affossare l'Italia.
Per questo un folto gruppo di intellettuali con alla testa Marcello Pera, Presidente Emerito del Senato, hanno messo la faccia per stimolare i ceti moderati ad andare al voto e votare SI'
Votare è essenziale, votare SI' una necessità vera, per non avere poi regretti e rimpianti.
La situazione del paese, la crisi internazionale che non finisce mai, le turbolenze dei mercati che rischiano di rimettere l'Italia al centro delle speculazioni, impongono un momento serio di riflessione e di responsabilità.
Purtroppo un referendum confermativo chiesto da Renzi per rafforzare la politica delle riforme ed avere maggior forza in europa è diventato il cavallo di troia di una coalizione di forze eterogenee, conflittuali fra loro, ma unite nel ricercare lo sfascio ognuno con le proprie motivazioni:
I Resti di Forza Italia, versione Berlusconi sono per il No con la speranza di indebolire Renzi e tornare ad occupare qualche scranno di governo
I foreing fighters di Forza Italia per conto della Lega in cui confluiranno prossimamente, votano No per togliere a Berlusconi l'alibi per tornare con Renzi.
La Lega e Grillo, votano No per andare alle urne subito, fregandosene di cosa succede al paese, per lucrare sull'aggravarsi della crisi per vincere le elezioni.
D'Alema, Bersani, Vendola e tutti i vetero comunisti votano per riprendere il controllo del PD
Casa Pound, Meloni e i fascisti vecchi o nuovi votano No convinti che si creeranno nuovi spazi per una rivincita della destra estrema.
La palla è però in mano ai cittadini con il voto e la maggiore responsabilità è di quella maggioranza silenziosa che ha sempre fatto muro nei momenti di pericolo per il paese.
Ha fatto muro nel 1948 quando erano in gioco le libertà democratiche minacciate dal Comunismo Staliniano.
Ha fatto muro negli anni '60 quando Tambroni cercò di riportarci agli anni bui del fascismo
Ha fatto muro alla fine degli anni '70 quando con il compromesso storico si voleva normalizzare il paese nel nome del catto-comunismo.
Ha fatto muro nell''85 votando il Referendum sulla Scala Mobile portato avanti da Craxi e che, vinto, portò al miglior momento economico dell'Italia
Ha fatto muro nel 1994, quando il comunista sicuro vincitore Occhetto venne asfaltato da un neofita liberale, Berlusconi.
E' a questa maggioranza silenziosa che sono ancora una volta affidate le sorti positive dell'Italia.
La loro presenza ai seggi, il loro voto responsabile per il SI' sarà ancora una volta determinante per impedisce agli sfascisti di destra e di sinistra di affossare l'Italia.
Per questo un folto gruppo di intellettuali con alla testa Marcello Pera, Presidente Emerito del Senato, hanno messo la faccia per stimolare i ceti moderati ad andare al voto e votare SI'
Votare è essenziale, votare SI' una necessità vera, per non avere poi regretti e rimpianti.
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