La mia pagina FB ha per titolo "Dubito ergo cogito, cogito ergo sum".
Il pensare fra me e me le soluzioni migliori per la politica hanno sempre fatto parte della mia vita.
Quando da 50 a 30 anni or sono ho fatto politica attiva, con ruoli decisionali, favoriva la mia meditazione il viaggiare la notte con la 500 lungo l'anello delle Mura, allora percorribile e deserto, inanellando giri su giri, fino a che non mi si schiarivano le idee.
Dopo oltre 20 anni di assenza dalla politica ho ripreso, pensionato dal lavoro, ad occuparmene in maniera civica e cioè senza tessere e solo quando ci sono le elezioni per concorrere a scegliere, come dovrebbero fare ogni cittadino, chi mi amministrerà, Sindaco o Parlamentare che sia.
Il mio pensatoio è ancora l'auto, non più la 500, non più giri di Mura, ma passeggiate nelle frazioni più lontane, fra viti e olivi.
La mia riflessione "onirica" in questi giorni ha un quesito secco: se potessi determinare io, da solo, il Sindaco di Lucca, chi sceglierei e perché?
Lucca sta unendo alla crisi economica generale suoi specifici fattori di decadimento: il turismo fonte di ricchezza e lavoro è stato abbandonato a se stesso, non più promozione qualificata, accoglienza ridotta ai minimi termini, il commercio tradizionale sta scomparendo inghiottito dalla grande distribuzione, la famosa nostra cucina tipica, misconosciuta da una balcanizzazione della ristorazione e dai Kebab, il centro storico dequalificato nell'arredo e nella pulizia, le periferie abbandonate a se stesse, con scarse possibilità di arrivare nella città murata, gli anziani emarginati, i giovani demonizzati nella loro movida, il patrimonio culturale svilito da un assenteismo celebrale.
Una città richiusa in se stessa che vede vacillare i pilastri su cui fondava la sua economia e il lavoro dei suoi cittadini.Una decadenza avanzata, difficile da affrontare.
Quale Sindaco vedrei bene per affrontare una situazione compromessa e grave come questa?
Un Sindaco di esperienza, che si sia affermato nella vita professionale privata e pubblica, che conosca e sia apprezzato in ogni parte del mondo e che possa portare a Lucca idee e potenzialità nuove.
Un Sindaco pacato e saggio, che sappia scegliere, ma anche consigliare e guidare una squadra esperta e rinnovata, che sappia far maturare una nuova classe dirigente di Lucca, anche per il futuro. Cadere nella scelta opposta del populismo, dell'improvvisazione, del giovanilismo mediatico, non sarebbe la risposta giusta a bisogni di questa città che amo come mia e a cui dedico da sempre tanto dei miei pensieri, delle mie riflessioni, delle miei azioni.
francesco colucci
Il pensare fra me e me le soluzioni migliori per la politica hanno sempre fatto parte della mia vita.
Quando da 50 a 30 anni or sono ho fatto politica attiva, con ruoli decisionali, favoriva la mia meditazione il viaggiare la notte con la 500 lungo l'anello delle Mura, allora percorribile e deserto, inanellando giri su giri, fino a che non mi si schiarivano le idee.
Dopo oltre 20 anni di assenza dalla politica ho ripreso, pensionato dal lavoro, ad occuparmene in maniera civica e cioè senza tessere e solo quando ci sono le elezioni per concorrere a scegliere, come dovrebbero fare ogni cittadino, chi mi amministrerà, Sindaco o Parlamentare che sia.
Il mio pensatoio è ancora l'auto, non più la 500, non più giri di Mura, ma passeggiate nelle frazioni più lontane, fra viti e olivi.
La mia riflessione "onirica" in questi giorni ha un quesito secco: se potessi determinare io, da solo, il Sindaco di Lucca, chi sceglierei e perché?
Lucca sta unendo alla crisi economica generale suoi specifici fattori di decadimento: il turismo fonte di ricchezza e lavoro è stato abbandonato a se stesso, non più promozione qualificata, accoglienza ridotta ai minimi termini, il commercio tradizionale sta scomparendo inghiottito dalla grande distribuzione, la famosa nostra cucina tipica, misconosciuta da una balcanizzazione della ristorazione e dai Kebab, il centro storico dequalificato nell'arredo e nella pulizia, le periferie abbandonate a se stesse, con scarse possibilità di arrivare nella città murata, gli anziani emarginati, i giovani demonizzati nella loro movida, il patrimonio culturale svilito da un assenteismo celebrale.
Una città richiusa in se stessa che vede vacillare i pilastri su cui fondava la sua economia e il lavoro dei suoi cittadini.Una decadenza avanzata, difficile da affrontare.
Quale Sindaco vedrei bene per affrontare una situazione compromessa e grave come questa?
Un Sindaco di esperienza, che si sia affermato nella vita professionale privata e pubblica, che conosca e sia apprezzato in ogni parte del mondo e che possa portare a Lucca idee e potenzialità nuove.
Un Sindaco pacato e saggio, che sappia scegliere, ma anche consigliare e guidare una squadra esperta e rinnovata, che sappia far maturare una nuova classe dirigente di Lucca, anche per il futuro. Cadere nella scelta opposta del populismo, dell'improvvisazione, del giovanilismo mediatico, non sarebbe la risposta giusta a bisogni di questa città che amo come mia e a cui dedico da sempre tanto dei miei pensieri, delle mie riflessioni, delle miei azioni.
francesco colucci
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