mercoledì 4 marzo 2020

Le Pandemie della mia vita.


Nella mia lunga ma purtroppo veloce vita ho vissuto la Pandemia dell’Asiatica che nell’inverno 1956/57, appena arrivato a Lucca e alle scuole superiori, mise a letto me e quasi tutti gli Italiani con febbroni da cavallo e che provocò nel mondo un paio di milioni di morti e migliaia in Italia, anche se dati certi non ce ne sono.
La seconda Pandemia da un Virus mutato dell’Asiatica avvenne fra il 1968 e il 1970, con ancora un paio di milioni di morti nel mondo, migliaia in Italia e anche allora tutti a letto con la febbre.
A noi sessantottini quella Pandemia ci fece un baffo, impegnati a fare la rivoluzione culturale Italiana, che finì al solito a tarallucci e vino.
In entrambe queste grandi Pandemie avevo un età che non mi poneva a rischio della vita, come invece potrebbe essere oggi che mi avvicino rapidamente agli ottanta.
Ma oggi come allora non ho intenzione di farmi imporre la scorrere della mia vita da queste paure, da questa Pandemia, come ho fatto con le due precedenti.
Certo ubbidirò alle regole e ai consigli che le Istituzioni Italiane e Mondiali, ci daranno. Sicuramente prenderò le precauzione che la moderna medicina mi consigliano. Ieri mi sono Vaccinato contro la Polmonite, che già ho avuto devastante nel passato e che mi rende maggiormente a rischio, come ho fatto a suo tempo il Vaccino influenzale.
Per il resto ho intenzione di vivere la mia vita nella normalità e in tranquillità senza essere ossessionato da paure e fake news.
Posso capire la paura per un Virus subdolo che nessuno può ancora controllare e che non ha, al momento, cure specifiche.
Quello che non capisco sono le resse ai Supermercati per accaparrarsi generi di prima necessità, come se il pericolo di oggi sia morire di fame. Questa sarebbe penso una morte difficile da raggiungere nel 2020 nei nostri grandi e ricchi paesi industrializzati.  
Credo che ci sia oggi una quarta Pandemia, ancor più grave delle altre: la Pandemia da Social.
Questa sì che va messa in quarantena non tanto per la cassa di risonanza di ogni fatto quando per quel veleno che propaga nelle persone con false notizie, con paure inesistenti, con una cattiveria sociale che va perseguita e debellata.
Si dia da fare la Polizia Postale, si debellino i moderni Untori, le false convinzioni che in nome della libertà, che è ben altra cosa, si possa scrivere e diffondere impunemente queste falsità.
Il CoronaVirus nei suoi effetti perversi uno positivo lo ha determinato: ha debellato i No Vax e le loro fasulle convinzioni. 
Perché solo un Vaccino, come nel passato, potrà salvarci da questa Pandemia.

Francesco Colucci






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