Stiamo passando il
limite: soppressione prolungata oltre il lecito delle libertà individuali, emissione
di norme stupide, contradditorie fra le varie Regioni.
E’ l’ora di cominciare
a pensare alla Disobbedienza Civile per difendere le nostre libertà
individuali.
La Disobbedienza Civile
è una forma di lotta politica, attuata da un singolo individuo o da un gruppo
di persone, che comporta la consapevole violazione di una norma di legge,
considerata particolarmente ingiusta, perché in contrasto inconciliabile con
una legge fondamentale della vita umana, così come percepita propria dalla
coscienza.
Le Libertà individuali
naturali non possono avere restrizioni prolungate nel tempo.
Non si può proibire a
lungo di non lavorare condannandoci tutti a morire di fame.
Sul Covid19 ci è stato
imposto di restare a casa perché le strutture sanitarie non erano attrezzate a
fronteggiare l’aumento dei malati gravi. (Intubati e Terapie Intensive). Adesso
le strutture sono state costruite e la maggior parte, fortunatamente, non sono
servite. Lo Stato è pronto a fronteggiare una eventuale ripresa della Pandemia.
Alcuni adesso pongono
altre due emergenze: il numero ancor alto delle morti e la fragilità degli
anziani a sopravvivere al contagio. Due facce della stessa medaglia: si è
consentito colpevolmente di far entrare il Virus nelle residenze per anziani e
per disabili, senza protezioni, in locali poco areati, con grande vicinanza fra
persone già deboli di suo. Il numero dei morti non calerà fino a quando non
sarà estinto il contagio in queste residenze, con la guarigione o la morte dei
ricoverati.
Con la strage che sta
avvenendo in queste residenze è facile millantare ora la maggiore incidenza di
morti negli anziani. In quelle residenze ci sono solo anziani e sono divenute
campi di sterminio di massa che alterano tutti i numeri delle statistiche. Proporre
differenziazioni di libertà dopo il 3 maggio sulla base della età è un sopruso
inaccettabile e se fatto farò propaganda per la Disobbedienza Civile.
Se vi è preoccupazione
che gli anziani, come me, possono occupare posti in Terapie Intensive togliendole
ai giovani, sono pronto a mettere per iscritto che se contagiato lievemente
starò in quarantena, ma se dovessi aggravarmi RINUNCIO esplicitamente al
ricovero in Terapia Intensiva e all’Intubamento accontentandomi di essere
sedato, lasciando alla sorte e alle normali cure l’esito della prognosi.
Così non occuperò un posto
destinato ai più giovani e potrò vivere i giorni della mia vita, pochi o tanti
che siano, da uomo libero.
Oggi 25 aprile festa della
Liberazione scrivo queste cose in ricordo di quanti si sono immolati per la
nostra libertà che non può essere calpestata a lungo, al di là di un
ragionevole periodo di contenimento per i picchi della Pandemia.
Una Pandemia con cui dovremo
convivere fino al Vaccino e che adesso dovremmo riuscire a contenere con modi
tecnologicamente moderni e non primitivi come la segregazione civile usata fin
dai tempi remoti della peste.
Francesco Colucci,
Blogger in Lucca.
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