sabato 19 dicembre 2020

Letterina di Natale a Matteo Renzi

Caro Matteo,

come solevamo fare noi, bimbi, nati durante la guerra, ti scrivo una letterina di Natale

Non sono mai stato, invero, un tuo fan, quando eri al vertice del mondo politico italiano, perché guidavi un partito zeppo di vetro-comunisti.

Da giovane ho visitato, vissuto e anche lavorato, in paesi europei sottoposti al giogo oppressivo del comunismo sovietico e ho convissuto con il massacro morale ed economico delle umiliate popolazioni europee dell’est.

Ho vissuto intensamente e di persona la liberazione di Praga, l’entusiasmo, la gioia, di milioni di esseri umani alla fuga ingloriosa dell’esercito di oppressione comunista dalla Cecoslovacchia.

Mi sono unito a Te e a Italia Viva, appena hai avuto il coraggio di uscire dal PD e portare avanti, fra mille difficoltà, un nuovo discorso liberal-democratico per la creazione di una centralità Riformista e Liberale, in Italia.

Un percorso difficile, cercato da tanti e mai riuscito per l’interesse di molti a mantenere questo finto bipolarismo che finisce per privilegiare, in ambedue gli schieramenti, le fazioni più estreme, più massimaliste.

Con la gioventù dei miei oltre 15 lustri di età, sto cercando, umilmente, di supportare, localmente, con la voce dei miei Blog, la tua politica che si muove fra mille difficoltà ed incessanti e vili attacchi alla tua persona.

Hanno paura di te, Matteo! Temono la tua visione politica, le tue capacità di sintesi, la tua ferrea volontà.

Il coraggio e la chiarezza delle tue ultime uscite sul Governo Conte, sono state eccezionali per validità e tempismo, ci hanno fatto sentire orgogliosi di far parte di Italia Viva, ti fanno onore e confermano che sei un “animale politico” di razza.

Tieni duro, non mollare, non accettare compromessi a meno che non siano vitali per l’Italia.

Nella mia lunga militanza socialista ha conosciuto Pertini e lavorato a fianco di Giacomo Mancini e Bettino Craxi e devo dirti, senza alcuna piaggeria piccolo- borghese, che mi ricordi loro, per la preveggenza politica e la capacità di gestione. 

Anche loro hanno pagato un prezzo altissimo al fatto di essere veri Statisti, per una logica aberrante che guida la politica italiana: se uno è troppo bravo e non si può battere con la politica, si utilizza quella parte della Magistratura militante e leninista, sempre disponibile a fare il lavoro sporco, per il moralismo d’accatto degli stolti.

Interrompo le mie elucubrazioni, per venire alle motivazioni della mia letterina.

Due sono le mie considerazioni su Italia Viva, che ti illustro, con umiltà, ma con la speranza di essere utile, di portare un piccolo mattone alla causa.

La prima riguarda la tua figura. Tu devi essere il Segretario di Italia Viva o il Presidente, se ritieni opportuno di avere due figure, Presidente e Segretario.

La chiarezza, la convinzione, il diritto di essere il capo va avanti ad ogni sofisma, se non ti voglio al tavolo con loro, fai saltare il tavolo.

Ciò premesso, mi piacerebbe di vedere un tuo più forte impegno per tentare di riunire in un unico partito, tutte le forze riformiste e liberali, superando il concetto del partito del Leader. 

Il mio sogno che tu dia vita ad una grande “Costituente Riformista” 

punto di riferimento, senza remore e veti, di figure politiche che già esistono, dalla Bonino a Calenda, ai “prudenti” rimasti nel PD, ai tanti gruppuscoli cattolici orfani della DC, agli eredi di Berlusconi ma, soprattutto, aperta a persone nuove, che si vogliano impegnare alla causa Riformista e Liberale.

Italia Viva ha poco senso, se rimane solo una costola uscita dal PD.

Sono in molti ad aver provato a costruire questo polo e tutti hanno fallito o si sono tirati indietro, come l’editore Cairo, che per questo ti vuole “così bene”.

Tutti sanno che se c’è un politico che può riuscire dove tanti hanno fallito sei Tu: per cui non puoi tradire tutti noi, ti devi impegnare, ci devi riuscire, nonostante le avversità del momento e le Idi di Marzo che, con costanza, cercano di perpetrare i tuoi nemici e anche qualche amico.

La seconda preoccupazione è che tu non commetta l’errore, già fatto da altri, di sottovalutare la politica locale.

Molti cittadini sostengono nelle loro scelte politiche chi si impegna nel risolvere i problemi di tutti i giorni, delle comunità civiche locali.

La Politica nazionale conta, ma i voti si prendono anche con l’impegno nelle regioni, province, comuni e quartieri.

Dobbiamo costruire un partito tradizionale, con sezioni, assemblee?

NO!! Va realizzata una forma organizzativa 4.0 che faccia essere presente Italia Viva sui problemi del territorio e che veicoli le istanze più importanti al partito nazionale.

Mutuerei dall’antica Roma, prima repubblicana poi imperiale, la figura del “praefectus” responsabile di un territorio, coadiuvato da "praefecti vicarius" da lui scelti e che a lui rispondono, per seguire territori più piccoli, i comuni e quartieri.

Una rete piramidale di uomini di fiducia: tuoi, ma anche di gradimento locale, che curino la presenza politica di Italia Viva sul territorio, ne coltivino le adesioni, punto di riferimento per gli iscritti ed esecutori e diffusori delle indicazioni nazionali, sul web e di presenza e che siano anche veicolo di informazione, dal locale al nazionale.

Si deve costruire per ogni quartiere, comune, provincia e regione, una linea politico- programmatica, originale, nostra, frutto di un lavoro comune.

Tutte queste cose dette sono per me molto importanti, da fare subito, ma su tutto è sempre predominante un rapporto vivo e partecipato con il “Capo”, uno di noi.

Al riguardo ti racconto di Bettino Craxi: Nei dieci anni che ho fatto il Segretario del PSI nella Provincia di Lucca, ogni mese, Bettino Craxi, telefonava a me e a tutti gli altri segretari provinciali.

Si informava sui problemi locali o del partito, domandava il parere su alcune posizioni nazionali.

Un quarto d’ora, al massimo, una volta al mese, con tutti i segretari provinciali del PSI.

Una banalità, ma che dava entusiasmo, saldava un rapporto fra centro e periferia, rendeva Bettino uno di noi e, se esistevano dei problemi locali seri, era l’occasione per conoscerli e affrontarli.

Oscar Wilde soleva dire “… Non inventare assolutamente niente è un atto di genio puro e, in un'epoca commerciale come la nostra, indica un considerevole coraggio fisico…”

Invio a tutta la tua famiglia e a te, i miei migliori auguri di buone feste e soprattutto di un radioso Anno Nuovo, 

che veda sorger quel “Sol dell’Avvenire”, che accumuna Filippo Turati e Felice Cascione.

Francesco Colucci



 

 

 

giovedì 3 dicembre 2020

Covid: Respingo e Rifiuto alcune decisioni di questo Governo

Il Governo continua ad approvare provvedimenti restrettivi che per curare una malattia ci faranno morire di fame, oltre a privarci, spesso in maniera scarsamente motivata, di essenziali libertà sancite dalla Costituzione.

Il Covid19 è molto contagioso, ma la mortalità, che ci viene scagliata contro giornalmente ed esibita per spaventarci e debellare le nostre perplessità sui provvedimenti presi, è molto inferiore alle altre cause di morte in Italia.

Secondo gli Indicatori Demografici ISTAT, nel 2019, l’anno scorso, sono morte in Italia 647.000 persone, ossia l’1,07% circa della popolazione residente che al 1° gennaio 2019 si stimava essere pari a 60.391.000.

Morti nel 2019: 647.000 che diviso per 365 giorni fa 1.772 morti al giorno, che guarda caso non spaventano nessuno da anni, mentre qualche centinaio di morti di Covid sono demonizzati come il diavolo.

Non dobbiamo certo sottovalutarli ma neppure usarli per spaventare la gente.

Guardando nel dettaglio le tabelle ISTAT sulla mortalità e le cause principali di decesso in Italia (gli ultimi dati aggiornati disponibili sono relativi al 2017, su un totale di morti pari a 650.614su residenti: 60.589.445) scopriamo che il boom di decessi è legato a malattie del sistema circolatorio.

Tra ischemie, infarti, malattie del cuore e cerebrovascolari muoiono più di 230mila persone all’anno. Poi troviamo i tumori, che causano la morte di 180mila persone. L’Influenza, la polmonite, malattie del sistema respiratorio hanno causato più di 53.000 morti nel 2017

Ed ancora 30.672 morti x malattie del sistema nervoso, 29.519 per diabete, 24.404 per disturbi psichici, 23.261 per malattie dall’apparato digerente, 20.565 per omicidi, suicidi e incidenti stradali, 14.070 per malattie infettive, 12.017 per malattie dell’apparato genitourinario, e ancora altre decine di migliai per molteplici altre cause.

Rapportati a giorno troviamo 630 morti al giorno x infarto, 493 x tumori, 145 x influenza e malattie del sistema respiratorio.

Anche per quanto riguarda la contagiosità il Covid non si distingue molto dalla Influenza stagionale, secondo quanto affermato dal Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità, Roma, nell’intera stagione influenzale 2018-2019, il 13,6% della popolazione italiana ha avuto una influenza, per un totale di circa 8.072.000 casi e erano stati quasi mezzo milione in più, nel 2017-2018.

8.072.000 in 150 giorni, circa 5 mesi, ha determinato: 53.800 contagiati al giorno.

Anche in termini di severità vi è stato un elevato numero di persone ricoverate in terapia intensiva per complicanze dell’influenza, un quarto delle quali è deceduto.

Nel 2020 i morti di Covid19 si sommeranno ai morti per altre cause?? Cioè la mortalità italiana 2020 sarà molto superiore a quell’1,07% sugli abitanti che è stata nel 2019? Nessun esperto crede a questo e fra un mese potremo verificarlo. La mortalità italiana rimarrà pressoché stabile e ognuno capisce il perché.

Con tutto questo affermo che non dobbiamo preoccuparci del Covid19 e che possiamo abbassare la guardia?

NO! voglio dire che dobbiamo valutare la Pandemia e i morti che comporta parametrandoli alla situazione generale del Paese e a quanto successo negli altri anni. Improvvisamente abbiamo scoperto che gli Italiani muoiono.

E’ da tutti conclamato che il principale problema del Covid19, è la contemporaneità degli interventi necessari, dei ricoveri ospedalieri, della terapie intensive, del personale medico e infermieristico.

Tutto questo si sapeva, per tragica esperienza diretta, già dalla primavera di quest’anno e in tutti questi mesi il Presidente Conte e il Ministro Speranza nulla hanno fatto per preparare le strutture sanitarie e il personale per il proseguo, previsto, della Pandemia in inverno.

C’erano i tempi, non mancavano i soldi, c’era il MES, ma nulla è stato fatto per l’incapacità di alcuni Ministri e per i “veti politici” dei 5stelle, una accozzaglia di incapaci che sta rovinando l’Italia.

Un Ministro alla Sanità vetero-comunista che pensa di essere in una delle antiche repubbliche dell’impero sovietico, incartandosi in burocrazie assurde e volendo decidere su mille comportamenti della nostra vita civile, senza nessun riguardo agli affetti, ai rapporti sociali, alle libertà individuali: prima e solo lo Stato!

Tutti concordiamo che ci devono essere restrizioni, ma negli altri paesi europei queste sono chiare, a larga maglia, lasciando alla intelligenza delle persone il rispetto di esse. E non diciamo la solita banalità che noi italiani siamo inadeguati e da guidare con la frusta.

Conte, Speranza e Boccia vogliono normare e vietare ogni singolo comportamento, decidere ogni minuto della nostra vita. Decisioni fuori da ogni logica Costituzionale, umana, degli affetti.

Dobbiamo impedire gli affollamenti, ma non è certo l’apertura dei negozi con gli ingressi contingentati a crearli.

Dobbiamo impedire che ci sia un incontrollato via vai con le seconde e terze case, nelle località di villeggiatura, ma perché proibire ai Lucchesi di andare a Capannori o ai Garfagnini di spostarsi fra i loro Comuni di poche decine di abitanti.

Dobbiamo impedire che i trasporti siano causa scatenante di infezione, va risolto quel problema, non chiudere le attività economiche e le scuole.

Dobbiamo impedire feste e balli di decine e decine di persone, ma non isolare i nonni dal desco Natalizio.

Consentiamo di andare volontariamente distanziati alla Messa, al chiuso e non consentiamo una presenza parziale, con posti numerati distanziati, negli stadi di calcio, che oltre tutto sono all’aperto.

Si dirà: una cosa la Religione una cosa il Calcio! Perché? Decide Speranza x noi? Il gioco, il divertimento è peccato??

Ragioniamo di prevenire i contagi che sono molto più probabili in una Chiesa che in uno Stadio e in Chiesa sono più esposti anziani che giovani al contrario degli Stadi.

I Nonni rischiano di più in Chiesa? Nelle RSA? O a Natale con i loro familiari?

Si ha la netta impressione di una volontà politica repressiva e non collaborativa con la popolazione italiana, con norme poco riflettute e incoerenti fra loro, legate a concezioni di mortificazione sociale, di primato dello Stato sul Cittadino.

Per questo e altro, d’ora in avanti, NON accetterò quelle norme del Governo che ritengo stupide, assurde, insensate, come quella di vietarmi di andare a Capannori o Altopascio.

Rispetterò le indicazioni sanitarie date: distanziamento, mascherina, igiene personale e le norme che ritengo giustificate. Sarò rispettoso degli altri.

Farò il Vaccino appena sarà disponibile.

Non accetterò di passare il Natale senza le mie figlie, né di andare a fare acquisti nei negozi in presenza, andrò quando voglio e posso nei Bar e nei Ristoranti che saranno aperti. Girerò con la mia auto in tutta la Regione, se ne ho voglia, andando ad acquistare, con tutte le regole, dove più mi aggrada o mi convenga,

Parteciperò e sosterrò tutte le manifestazioni pacifiche contro tutte le proibizioni inaccettabili e assurde.

Tiferò con forza che Matteo Renzi dia un calcio nel culo a Conte, Speranza, Boccia e a tutti gli incompetenti di questo Governo.

Per far questo e contemporaneamente non pregiudicare i diritti degli altri, liberamente dichiaro di rinunciare volontariamente ad un posto in Ospedale e in Terapia Intensiva ove fossi contagiato dal Virus.

Francesco Colucci, Blogger, Laico e uomo libero.


giovedì 12 novembre 2020

Berlusconi: Il ruggito del vecchio leone.

 E’ doveroso riconoscere a Silvio Berlusconi, doti di genialità nell’Impresa e nella Politica, condita con debolezze umane che gli hanno impedito, fino ad oggi, di essere considerato un valido Statista, un vero uomo di Governo, quale è sempre stato.

Lungamente tartassato da una Magistratura militante catto-comunista come ogni politico che voglia perseguire in Italia, un progetto politico Riformista teso erodere nel Paese, il potere politico di una sinistra dogmatica e giustizialista, è caduto più volte e sempre si è rialzato, come un vero politico di razza.

Nella attuale situazione di grande difficoltà sociale ed economica, Berlusconi, con le dichiarazioni di questi giorni, ha preso una posizione di grande valore politico aprendo una nuova via, per una Italia stretta nella morsa fra un PD grillizzato e una destra facinorosa, populista e antieuropea.

E’ stato un atto di grande coraggio, nel momento di grande ambascia per il Paese, di liberarsi dall’abbraccio pseudo vincente della destra populista unita, per riconoscere le difficoltà di chi Governa oggi, invitando tutti a stringersi attorno alle Istituzioni democratiche, lasciando al dopo pandemia, le polemiche politiche.

Propugnando un’unità di intenti per uscire da questa crisi drammatica, sanitaria ed economica, dando una sua disponibilità a dare una mano, a rilanciare l’alleanza europea, schierandosi a favore del MES.

Con questa mossa di alta politica, Berlusconi, ha dato sponda a chi nella Lega vuole tornare ad essere forza responsabile e di governo, sbarazzandosi di Salvini e della sua politica fallimentare, contro l’Europa e a favore di populismo Trumpiano e della destra di Le Penn e di Orban.

Ha allargato la base riformista del Governo, ponendo nuovi paletti contro la deriva grillina e il revanscismo post-comunista del PD.

Si dirà che lo ha fatto per porre la sua candidatura a Presidente della Repubblica o più prosaicamente per aiutare, more solito, il suo gruppo economico in difficoltà, ma in Politica, quella vera, si giudicano i fatti e non le intenzioni.

E i fatti dicono, che Berlusconi ha fatto saltare il tavolo del centro-destra unito dietro Salvini e la Meloni, relegando quest’ultima al ruolo che è il suo: una destra europea vera e nostalgica, cercando di tornare ad essere punto di riferimento della Lega, quella vera dei ceti produttivi del Nord-Est che vuole e crede nell’Europa.

Adesso sta a Matteo Renzi, che ci auguriamo abbia metabolizzato l’errore fatto con l’abiura del Patto del Nazzareno, saper dimostrare di poter essere l’erede vero del Riformismo Europeo, inventandosi una sponda politica capace di far rendere al massimo questa chance che Berlusconi ha dato a chi crede che possa esistere un forte centro politico in Italia, Liberale e Riformista.

Francesco Colucci, Blogger in Lucca



 

lunedì 2 novembre 2020

A Sorbano, ad onorare i miei defunti.

Vado da sempre alla benedizione dei defunti al piccolo cimitero di Sorbano del Vescovo, dove sono sepolti Mamma e Babbo.

Quest’anno il 1°novembre cadeva di domenica e c’era anche la Santa Messa nella Chiesetta, in antico possesso esclusivo del Vescovo di Lucca.

Non vado quasi mai alla Messa, un paio di volte l’anno, ma il 1° novembre è anche il giorno in cui è morto mio padre Luigi e ho deciso di andare… ho fatto bene, è stata una grande cosa che mi ha colpito.

Eravamo quattro gatti, vestiti, come me, in abiti di tutti i giorni, in una Chiesa disadorna, ma accogliente, un nugolo di bambini e ragazzi che partecipavano cantando in un Coro improvvisato, con Tamburi, Tamburelli, Chitarre, ma anche con ragazzo che suonava il piccolo Organo della Chiesa. 

A dirigerli una giovane ragazza, visibilmente incinta, con delle scintillanti scarpe dorate che irradiavano calore tutto intorno.

Un prete grande e grosso che ispirava fiducia e simpatia, somigliante a Sean Connery, nel film “The Untouchables”, ha gestito la sacra funzione con dignità e umiltà, spiegando il Vangelo con amore e semplicità, sempre sorridente, sempre spontaneo.

Il giovanissimo Coro, entusiasticamente sgangherato ma seriamente impegnato a far festa ai Santi, riusciva a far partecipare e cantare tutta la Chiesa, me compreso, mai successo.

Don Fabio, così mi sembra si appellasse il Parroco, mai visto prima, ha portato avanti la funzione con garbo e semplicità, per un tempo così lungo che se non ci fosse stata questa atmosfera così incantata, bucolica, sarei fuggito certamente prima della fine.

Sono certo che se Papa Francesco fosse capitato avrebbe trovato la sua Chiesa, che trova difficoltosa a edificare altrove e forse avrebbe detto al suo Vescovo, di venire a visitare quella Chiesa che è da sempre la sua. Sempre chi si amino le tradizioni antiche….

A fine Messa ho ascoltato con curiosità tutte le indicazioni logistiche discusse con i fedeli sui prossimi programmi religiosi della loro comunità.

“Domani il Rosario si recita a casa di Adelina, giovedì in corte X”.

Al termine, con semplicità, ci siamo recati per la Benedizione, al piccolo cimitero a fianco, che il Comune farebbe bene ad ampliare visto che è ormai completo anche nell’orrenda fila di forni edificati anni fa.

Qui ho visto una cosa meravigliosa. Il Prete, sotto un leggera pioggerella, dopo la Benedizione di rito, è passato, con l’aspersorio, a spargere l’acqua benedetta su ogni tomba, una ad una, con calma, partecipazione e amore.

Sono rimasto colpito, appoggiato alla tomba dei miei genitori, dove vi è posto anche per me, che previdente ho già acquistato, per non dare incombenze e fastidi alle mie figlie, quando sarà l’ora, non certo lontana.

Francesco Colucci, Blogger in Lucca



 

 

mercoledì 28 ottobre 2020

Questo Governo è al Capolinea.

Un Capo del Governo che fa a gara con Salvini per le comparsate in TV.

Provvedimenti irrazionali e confusionari, figli di dottrine catto-comuniste: Chiese aperte, Teatri chiusi.

Servilismo verso i Garantiti e distruzione del tessuto imprenditoriale, turistico e commerciale del Paese e crocifissione del Non Garantiti, destinati ad un reddito di cittadinanza mascherato.

Ministri incompetenti e fannulloni:

Chiusura delle scuole superiori non per i contagi all’interno, ma per i trasporti, che una Ministra PD non ha saputo prevedere e risolvere nei tempi dovuti.

Un Ministro bibitaro agli Esteri che abbandona decine di pescatori Italiani, da oltre un mese, nelle mani dei libici.

Un Ministro della Giustizia, bravo DJ ma inadeguato e colpevole nella gestione delle Carceri e dei Mafiosi.

Un Ministro dello Sport impegnato a battibecchi da osteria con un Calciatore.

Bloccate, tutte le decisioni più importanti da prendere: dal MES ai provvedimenti economici, alla revisione del Reddito di Cittadinanza, perché il più grande gruppo parlamentare è impegnato nelle baruffe Grilline, con il PD in adorante attesa, tifando Di Maio contro Di Battista. Come dire De Gasperi o Togliatti: Auguri!!

Questo Governo è morto, Italia Viva deve tenerlo in piedi perché sarebbe da irresponsabili aggiungere ora una crisi Istituzionale alle tragiche crisi sanitarie ed economiche dell’oggi. Oggi possiamo solo batterci per migliorar il migliorabile.

Finita la Pandemia, speriamo il prima possibile, questo Governo deve andare a casa per aprire una seria discussione nel Paese, su come investire i Fondi Europei, tutti, iniziando dal MES.

Io, come Blogger, vedo solo due le soluzioni: o un Governo tecnico di Emergenza e Ricostruzione, appoggiato da tutti coloro che ci stanno o le dimissioni concordate di Mattarella per una sua rielezione unanime a Presidente della Repubblica, che come primo atto sciolga il Parlamento per andare a elezioni anticipate e restituire dignità alle Istituzioni.

La colpa di questa situazione non è della Politica: è degli Italiani che hanno dato il 33% ad una accozzaglia di inconcludenti incompetenti e il 17% ad un Partito nelle mani di un mitomane populista che cambia idea ad ogni soffio di vento, giustamente schifato dall’Europa e quindi pericoloso per il nostro Paese.

Andare a votare è sempre democrazia, sperando che gli Italiani abbiamo capito che secondo chi votano si fanno del male assai e dopo è inutile piangere sul latte versato.

Francesco Colucci, Blogger in Lucca



 

 

 

 

giovedì 17 settembre 2020

Lettera ai discriminati dal PD Lucchese.

Moltissimi iscritti, molti amministratori del PD Lucchese si sono dimessi dal Partito in disaccordo sulla gestione democratica interna.

Senza entrare nelle beghe altrui, queste defezioni rischiamo di pregiudicare la conferma del centro-sinistra alla Regione Toscana.

Per questo chiediamo a questi dissidenti di votare la lista Italia Viva + Europa perché così si può punire il PD lucchese, senza far vincere Salvini in Regione.

Un successo di Italia Viva a Lucca sarebbe lo schiaffo più grande che si possa dare all’attuale gruppo dirigente del PD lucchese, che non potrebbe sopravvivere a questa sconfitta.

Salviamo il centro-sinistra in Toscana, dando forza a Italia Viva + Europa.

Francesco Colucci, Italia Viva Lucca



 

sabato 12 settembre 2020

Una seconda lettera al Vescovo di Lucca

 Gentile Vescovo,

nella Sua gradita risposta alla mia critica per aver rinunciato alla Processione di Santa Croce con troppa giovanile fretta, mi ha detto, fra altro, “…Mi permetta infine di far notare che l’omaggio e la preghiera al Volto Santo possono contare su tutti gli altri appuntamenti del programma, che sono stati fedelmente mantenuti: chi intende farlo, lo potrà comunque fare…”.

Ma non è così, non è vero che tutti lo potranno fare, anzi pochissimi.

Piazza S. Martino sarà chiusa a tutti, sarà consentito l’accesso ai soli invitati che avranno il privilegio di onorare il Volto Santo in Cattedrale.

Volto Santo per pochi prescelti. Allora la domanda è: chi si arroga di Diritto di scegliere? Come saranno scelti questi invitati “alla Mensa del Signore”??

Chi ha dato più elemosine? Chi è nelle simpatie dei Preti delle Parrocchie?

E per noi Laici, che omaggiamo sempre il Volto Santo, ogni anno, oltre che per fede, anche perché è parte integrante delle nostre millenarie tradizioni, sarò previsto un percorso selettivo? Dovremmo mettere un triangolo giallo sulla manica?

Il Volto Santo è di tutti i lucchesi e non solo, quando un emigrante partiva per terre lontane e la Cattedrale era chiusa, salutava il Volto Santo da una feritoia posta in basso al portone della Chiesa che mirava proprio lo scuro volto del Cristo ligneo: spero non voglia mettere ad invito anche quello.

Si dirà c’è il Covid19, dobbiamo evitare assembramenti: tutto vero, ma noi, umilmente,  una soluzione valida l’avevamo proposta:

Sfili il Volto Santo sullo storico percorso, evento rarissimo nei secoli, come questa Pandemia, con dietro solo il Vescovo e il Sindaco.

In una Processione che sfila in pochi attimi, gli eventuali affollamenti sono di pochi secondi e qualche Vigile Urbano può contenere gli eccessi.

In questa maniera si rispettava la nostra tradizione e tutti potevano omaggiare il Volto Santo, all’aperto, con rischi di contagio certamente minori di quelli che correranno gli “Eletti Invitati” nel chiuso della Cattedrale, per le lunghe funzioni.

Se questa Processione di vera fede non la convince, faccia esporre il Volto Santo in mezzo alla Piazza San Martino, all’aperto, e consenta a tutti di sfilare, fra le transenne, tenendo le debite distanze e la mascherina.

I Lucchesi, sono sempre molto disciplinati e l’amore che hanno per il Volto Santo sapranno onorarlo rispettando tutte le procedure anti-Covid, ne sia certo.

 Francesco Colucci, Blogger in Lucca



 

 

 

 

giovedì 3 settembre 2020

Lettera aperta al Vescovo di Lucca sul Volto Santo

Gentile Vescovo,

 mi permetta di non condividere pubblicamente l’aver deciso, con tanta giovanile facilità, di interrompere la millenaria Processione della Santa Croce, fatto rarissimo nei secoli, senza ben valutare quanto questa tradizione sia inculcata nell’animo dei lucchesi e non solo.

Le ragioni portate sulla Pandemia sono curiose, il Luna Park SI, la Processione NO. Il Supermercato SI le Bancarelle del Giannotti NO.

Le Mascherine preservano sulle Giostre e non in Processione.

Umilmente vorrei, da laico incallito, fare a Lei una sommessa proposta: Segua il Vescovo, da solo, il Volto Santo, da San Frediano a San Martino, perpetuando lo storico percorso che ha visto nei secoli milioni di pellegrini e di fedeli.

Una Processione solitaria: Il Volto Santo e Lei, il Vescovo, un atto di grande fede, di coraggio, che testimoni la difficoltà del momento rispettando una nostra tradizione così radicata nella lucchesità.

Basterebbero pochi Vigili Urbani per garantire il mantenimento delle distanze e l’uso delle mascherine per le famiglie con assisteranno a questo simbolico atto di profonda devozione al Volto Santo di Lucca, fatto dal suo Pastore.

Francesco Colucci, blogger in Lucca




 

domenica 5 luglio 2020

Giustizia malata, Politica pavida: Riforme e Verità


Da anni i più attenti Costituzionalisti e molti altri con loro, parlavano di una Giustizia malata, non solo per la lunghezza dei processi, la disorganizzazione dei Tribunali, ma anche perché una parte della Magistratura, soprattutto inquirente, dedicava la sua azione prevalentemente alla ricerca del potere politico in violazione della divisione dei Poteri prevista dalla Costituzione.
Da tangentopoli si è visto un ruolo sempre più “politico” di alcune Procure, di certe inchieste, di alcune incriminazioni tese ad abbattere ogni Leader politico che riscuotesse consenso fra il popolo Italiano, per delegittimare tutta la Politica.
I Giustizialisti di mestiere, anche per interessi personali, hanno sempre messo alla gogna chi diceva queste verità, tacciandoli di lesa maestà alla Giustizia.
Con le intercettazioni del caso Palamara e quelle relative ad uno dei tanti processi Berlusconi, siamo passati dalle supposizioni alle prove provate di una Giustizia gestita da una parte “malata” della Magistratura, che si è valsa in tutti questi anni della complicità di alcuni giornalisti ingaggiati per creare l’acqua di vegetazione alla cultura giustizialista, per esaltare la carriera di alcuni Magistrati.
Di questo disegno sono stati complici i Grillini, ma anche alcuni esponenti politici del PD, tesi spregevolmente a lucrare sulla “defenestrazione” degli avversari politici, per mano Giudiziaria e a fomentare l’odio verso la politica e i leader avversari.
La Politica, quella vera, non può tirarsi indietro dalle responsabilità e dai suoi doveri.
La riforma del CSM, l’organo di autogoverno della Magistratura, gestito da pochi capi di correnti “politicizzate”, dalla prevalenza di magistrati inquirenti, dal “do ut des” da Suk arabo, dall’immunità di gregge, deve essere realizzata in tempi brevi.
Occorre mettere mano alla separazione delle Carriere, al divieto di rientro immediato nella carriera attiva di Magistrato ha chi ha svolto impegno politico e di governo, alla abitudine di consulenze pagate interne ed esterne al Ministero della Giustizia.  
Prioritario anche andare a rileggere questi ultimi 30 anni di attività della Magistratura con una Commissione Parlamentare di Inchiesta su queste deviazioni Costituzionali di cui i casi Palamara e Berlusconi, sembrano essere solo la punta di un iceberg.
Personalmente condivido, firmerò e rilancerò anche l’appello popolare per la nomina di Silvio Berlusconi a Senatore a vita quale ristoro per la violenta e  immotivata espulsione dal Parlamento Italiano: uno degli atti più vili e antidemocratici compiuti in questa nostra democrazia, in nome di un becero giustizialismo e dell’odio di parte.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva.     



mercoledì 20 maggio 2020

Un Leader e tanti quaquaraqà


Ho riascoltato più volte l’intervento al Senato di Matteo Renzi che mi ha riportato alla mia gioventù, ad alcuni epici interventi di Piero Nenni e più tardi di Bettino Craxi. Due Leader, su cui si possono dare giudizi contrastanti, ma a quali vanno riconosciute le splendide intuizioni politiche, l’alto senso dello Stato, il metterci sempre la faccia in un Paese, spesso confuso fra testa e cuore, dove fino al 25 luglio tutti erano fascisti e dal 26 tutti antifascisti.
Ho risentito riecheggiare dopo tanti anni in Senato un intervento di alta politica, come quelli della prima repubblica, in cui si dicevano le cose più dure e pregnanti con raffinatezza, grande educazione, senza urla e minacce.
Ho udito annichilire un incapace quaquaraquà ricordando le sue invettive giustizialiste, moderno Giano, una faccia per dire “…se c'è un sospetto, anche chi è pulito deve dimettersi…”  e l’altra per autoassolversi non da sospetti ma da accuse circostanziate, senza sentire il bisogno di dimettersi.
Ho udito apprezzare e condividere la massima parte della Mozione di Emma Bonino e considerare valide alcune accuse della Mozione del Centro-destra, ma di non poterle votare perché in questa drammatica situazione non è possibile provocare una crisi di Governo al buio, come evocato da PD e Grillini. Emerge chiaro che Italia Viva avrebbe votato la Mozione Bonino ma non al prezzo di un danno a milioni di Italiani che stanno vivendo momenti drammatici:
Bonafede è da cacciare ma la responsabilità verso questo Paese conta di più.
Ho udito porre in maniera chiara il Presidente del Consiglio di fronte alle sue responsabilità Istituzionali e politiche nel momento in cui annuncia le dimissioni del Governo se Bonafede dovesse venire sfiduciato con i voti di un Partito di Maggioranza. Ponendo l’interesse del singolo “amico” avanti a quella dell’Italia.
Ho udito affermare che la Ragione di Stato e dell’interesse dell’Italia  vanno avanti alle facili vendette personali e politiche verso i Cinque Stelle, una accozzaglia di mestatori nascosti dietro la bandiera della falsa purezza.
Ho udito porre l’agenda delle cose urgenti da fare per non far morire l’Italia della Pandemia Economica, rimandando a queste scelte essenziali la vita del Governo.
Tutti gli obiettivi ricercati da un Leader avveduto come Matteo Renzi sono stati raggiunti: Aver dimostrato che Italia Viva è un partito responsabile che antepone l’interesse del Paese alle facili vendette, che i Grillini sono inaffidabili e che Bonafede d’ora in avanti avrà difficoltà a guardarsi nello specchio ed infine che il ruolo di Italia Viva è determinante e indispensabile per la vita questo Governo che dovrà sempre più essere attento alle impostazioni di sviluppo e di rilancio del Paese, seguendo sempre più uno con le idee chiare: Matteo Renzi.
Francesco Colucci, Riformisti a sostegno di Italia Viva



domenica 17 maggio 2020

Chiamiamo Matteo Renzi al D-Day Italiano


C’è un grande subdolo nemico che ci sta facendo morire: la folle burocrazia Italiana.
I Riformisti si rivolgono a Matteo Renzi, per le capacità dimostrate, chiamandolo alla grande battaglia della vita, per la sopravvivenza dell’Italia dalla Pandemia sanitaria e da quella economica, possibile solo con la distruzione della asfissiante burocrazia.
Occorre battere vecchie teorie dirigiste e stataliste, di destra e di sinistra e quelle nuove dei Grillini. Dove l’incompetenza è seconda solo all’incapacità.  
Dobbiamo riaffermare due principi ispiratori della democrazia Italiana: La Mission dello Stato e le Libertà personali.
Lo Stato deve riportare al centro di ogni intervento: il cittadino, il lavoratore, le sue necessità, le sue aspettative. Basta con uno Stato autoreferenziale, padrone e carceriere.
Un Paese della libertà, della fiducia, della solidarietà, basato sull’assioma delle grandi democrazie: E’ lecito tutto ciò che non sia espressamente proibito dalla legge. L’esatto contrario dell’aberrante concetto che un comportamento, per essere lecito, deve essere previsto da una norma.
Tutti dicono a parole di voler sconfiggere la burocrazia, ma sono in molti, politici e dirigenti, a propugnare lunghi passaggi cartacei, permessi e bollature, controlli e multe per mantenere il potere dello Stato e della Casta, sui singoli cittadini.
Sono coloro che vogliono uno Stato autoritario e non autorevole.
I giustizialisti, che partono dal principio che tutti sono disonesti e che lo Stato deve controllare, guidare, punire e per farlo deve imporre norme e pandette complicatissime, dove aleggi sempre lo spettro della colpa e della punizione.
Fra questi troviamo una parte dei Grillini Travaglini e dei PD, vetero-comunisti, ma anche parte dei seguaci di Salvini e Meloni, in un abbraccio che fa del carcere, buio e salvifico, il punto di amorevole incontro dei propugnatori di una gestione autoritaria dello Stato, di destra o di sinistra che sia.
Per questo l’unica speranza per gli Italiani per battere questo Stato burocratico e statalista è in  Matteo Renzi, liberale e progressista, uomo controverso, ma capace e autorevole, come dimostrato in anni di buon governo e di battaglie per le libertà, mettendoci la faccia.
Gli chiediamo di scendere in campo, in questo che sarà il vero D-Day Italiano e guidare la nuova Liberazione dell’Italia, dalla mortale oppressione burocratica.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva.


  

mercoledì 29 aprile 2020

Il Sindaco di Lucca chieda scusa!!

Al ridicolo non c'è mai fine: è apparso sul sito ufficiale del Comune di Lucca, anonimo e quindi da imputare al Sindaco quale legale rappresentante, un comunicato che fa veramente sbellicare dalle risa, se non fosse da piangere, in cui si stigmatizza un video su facebook di un privato cittadino che dissentiva, verbosamente invero, sulla politica del Governo e sul Covid19.
Questo Virus oltre che ad uccidere tanti innocenti e a privarci delle nostre libertà civili, fa sbarellare anche le Istituzioni che perdono la misura del ridicolo e del blasfemo.
Se un Comune dovesse pubblicare sul proprio sito ufficiale tutto quello che compare su facebook di non condivisibile per il Sindaco, dovrebbe assumere un esercito di giornalisti, perché i 4 che ha già Lucca, non sarebbero certo sufficienti a tale mole di lavoro.
Credo che una amministrazione seria, pluralista e non dogmatica, dovrebbe immediatamente togliere questo Comunicato dal Sito Ufficiale e il Sindaco scusarsi con il sig. Colombini.
Non condivido Andrea Colombini sulla politica, ma rispetto le sue idee e lo stimo molto come imprenditore, musicologo e uomo di cultura.
Utilizzare il sito ufficiale del Comune per combattere posizioni politiche di una singola persona sulla politica nazionale italiana, peraltro pubblicate su un sito social privato, sembra configurare anche alcuni reati penali per l’utilizzo improprio anzi illegittimo del lavoro di impiegati, giornalisti e l’uso di proprietà, Comunali
L'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet ha ammonito i paesi a rispettare lo stato di diritto, durante la pandemia da coronavirus, limitando nel tempo le misure eccezionali, al fine di evitare una "catastrofe" per i diritti umani. "Danneggiare i diritti come la libertà di espressione può causare danni incalcolabili".
Per questo tutte le violazioni alle libertà individuali vanno condannate a Roma come a Lucca, senza se e senza ma.

Francesco Colucci, Riformisti Lucchesi









sabato 25 aprile 2020

25 aprile: Libertà e Disobbedienza Civile

Stiamo passando il limite: soppressione prolungata oltre il lecito delle libertà individuali, emissione di norme stupide, contradditorie fra le varie Regioni.
E’ l’ora di cominciare a pensare alla Disobbedienza Civile per difendere le nostre libertà individuali.
La Disobbedienza Civile è una forma di lotta politica, attuata da un singolo individuo o da un gruppo di persone, che comporta la consapevole violazione di una norma di legge, considerata particolarmente ingiusta, perché in contrasto inconciliabile con una legge fondamentale della vita umana, così come percepita propria dalla coscienza.
Le Libertà individuali naturali non possono avere restrizioni prolungate nel tempo.
Non si può proibire a lungo di non lavorare condannandoci tutti a morire di fame.
Sul Covid19 ci è stato imposto di restare a casa perché le strutture sanitarie non erano attrezzate a fronteggiare l’aumento dei malati gravi. (Intubati e Terapie Intensive). Adesso le strutture sono state costruite e la maggior parte, fortunatamente, non sono servite. Lo Stato è pronto a fronteggiare una eventuale ripresa della Pandemia.
Alcuni adesso pongono altre due emergenze: il numero ancor alto delle morti e la fragilità degli anziani a sopravvivere al contagio. Due facce della stessa medaglia: si è consentito colpevolmente di far entrare il Virus nelle residenze per anziani e per disabili, senza protezioni, in locali poco areati, con grande vicinanza fra persone già deboli di suo. Il numero dei morti non calerà fino a quando non sarà estinto il contagio in queste residenze, con la guarigione o la morte dei ricoverati.
Con la strage che sta avvenendo in queste residenze è facile millantare ora la maggiore incidenza di morti negli anziani. In quelle residenze ci sono solo anziani e sono divenute campi di sterminio di massa che alterano tutti i numeri delle statistiche. Proporre differenziazioni di libertà dopo il 3 maggio sulla base della età è un sopruso inaccettabile e se fatto farò propaganda per la Disobbedienza Civile.
Se vi è preoccupazione che gli anziani, come me, possono occupare posti in Terapie Intensive togliendole ai giovani, sono pronto a mettere per iscritto che se contagiato lievemente starò in quarantena, ma se dovessi aggravarmi RINUNCIO esplicitamente al ricovero in Terapia Intensiva e all’Intubamento accontentandomi di essere sedato, lasciando alla sorte e alle normali cure l’esito della prognosi.  
Così non occuperò un posto destinato ai più giovani e potrò vivere i giorni della mia vita, pochi o tanti che siano, da uomo libero.
Oggi 25 aprile festa della Liberazione scrivo queste cose in ricordo di quanti si sono immolati per la nostra libertà che non può essere calpestata a lungo, al di là di un ragionevole periodo di contenimento per i picchi della Pandemia.
Una Pandemia con cui dovremo convivere fino al Vaccino e che adesso dovremmo riuscire a contenere con modi tecnologicamente moderni e non primitivi come la segregazione civile usata fin dai tempi remoti della peste.

Francesco Colucci, Blogger in Lucca.



sabato 4 aprile 2020

Basta, fatemi uscire!


650.614 Morti in Italia nell’anno 2017, ultimi dati ufficiali ISTAT
230.000 morti tra ischemie, infarti, malattie del cuore e cerebrovascolari ogni anno e rappresentano la prima causa di morte e invalidità.
179.000 morti per Tumori nel 2017. 3.460.025, di Italiani, il 5,3% dell’intera popolazione vivono dopo la diagnosi di cancro, cifra in costante crescita. Oltre 371.000 nuovi casi di tumori maligni nel 2019.
53.000 morti di Influenza e polmonite e per malattie del sistema respiratorio nel 2017
3.334 morti nel 2018, sempre dati ISTAT, in Incidenti stradali e 242.919 feriti.
Coronavirus: Questi i numeri ufficiali a ieri. Persone positive sono 85.388, di queste 52.579 sono in isolamento domiciliare e 28.741 sono ricoverati in ospedale di cui 4.068 sono in terapia intensiva. 13.915 i morti in concausa con il Virus.
La maggior parte dei malati viene seguita a casa senza o con pochi sintomi.
Confrontiamo questi dati e cerchiamo di essere realisti.
Basta isterie pubbliche e private.
Basta con le limitazioni alla mia libertà personale sancita dalla Costituzione.
Basta a norme confuse, incomprensibili, contradditorie, dettate non per garantire al meglio la mia incolumità ma per prevenire, invano, i furbetti del quartiere.
Mi debbono spiegare perché non posso andare in auto, dove voglio, consentendomi di avere una pseudo vita normale: andare al mare a vedere un tramonto, in montagna a vedere un panorama, senza mai scendere dall’auto. Chi infetto stando in auto?
Perché in auto debba essere da solo, quando vivo tutto il giorno chiuso in casa con i miei familiari, in casa si, in auto no. Follie.
Come si fa a credere che le persone esasperate da un mesi di chiusa possono continuare a seguire norme stupide e come si fa a pensare di far rispettare norme stupide con contravvenzioni che nessuno poi pagherà mai.
Perché non posso andare a fare la spesa dove voglio: da solo, una volta per settimana, usando l’auto e le precauzioni datemi, mascherina e distanza sociale?
Dopo un mese di chiusura totale o si comincia ad ragionare di allentare i divieti per lo meno quelli stupidi, a prospettare calendari credibili di riaperture programmate e dilazionate o si arriverà, non alla rivolta sociale, ma al ridicolizzare le norme date, come già sta avvenendo, da parte di una popolazione che ne ha piene le scatole della confusione che regna nelle indicazioni fornite dai cosiddetti esperti, dai politici, dai Presidenti di Regione alle ricerca di alibi o di visibilità, dagli altri Stati, vedi Svizzera e Svezia, certo non gli ultimi per civiltà.
Tutti brancolano nel buio, nessuna certezza scientifica, su come il Virus si propaga, da persona a persona? Nell’aria? Negli ambienti e nelle cose? Ognuno dice la sua.
L’unica certezza che si è propagato negli Ospedali della Lombardia e poi nelle Case di Riposo di tutta Italia, portato al Sud da decisioni idiote di chiudere la Lombardia, annunciandolo il giorno prima.
Abbiamo chiuso tutto, rischiando di affamarci per decenni, perché non eravamo pronti ad affrontare la Pandemia: Pochi posti attrezzati negli ospedali, pochi respiratori, poche mascherine.
Bene, ora è passato un mese e dovranno passare ancora 10 giorni, il tempo vi è stato per attrezzare la sanità pubblica e acquisire i presidi che mancano.
Adesso vogliamo gradualmente ricominciare a vivere, decidendolo assieme, nella consapevolezza che saremo costretti a convivere con questo Virus fino alla scoperta del Vaccino e che fino allora, non potremmo stare chiusi in casa, anche perché lo siamo da quasi un mese e le persone continuano ad essere infettate ugualmente.
Si facciano tamponi e analisi del sangue: chi non è infetto o meglio ancora ha già passato l’infezione da Virus facciamoli uscire, con tutte le precazioni necessarie, mascherine e distanziamento sociale…ma facciamoli uscire.

Francesco Colucci, Blogger Lucca




  


giovedì 2 aprile 2020

Dal Vangelo secondo Luca


Giorgio Palù, ex docente di microbiologia a Padova, professore di neuroscienze a Philadelphia ha affermato, fra altro, al Corriere delle Sera che in Lombardia 
“…Nessuno si è ricordato la lezione della Sars. 
Che è stato un virus nosocomiale, così come lo è il Covid-19.  A diffusione ospedaliera. 
La scelta della Lombardia di trasferire i malati dall’ospedale di Codogno, che era il primo focolaio, ad altre strutture della regione, si è rivelata infelice…….Perché ha esportato il contagio, senza per altro che venisse monitorato subito il personale medico. 
Hanno agito sull’onda emotiva. Tutti dentro. Invece dovevano tenerne fuori il più possibile. 
Qualcuno non ha capito che questa non è un’emergenza clinica e di assistenza ai malati, ma di sanità pubblica».

Mi sembra che il dato anomalo delle moltissime morti in Lombardia trovi in queste parole di un luminare Italiano che ora lavora negli Stati Uniti delle incontrovertibili evidenze di sanità pubblica, fuori da ogni speculazione politica. Tra l'altro collabora oggi con il Governatore del Veneto, Zaia.
Tutto ciò rende chiaro perché il Presidente della Lombardia, Fontana, ogni giorno cerca di polemizzare con il Governo su ogni cosa: cerca di distogliere l’attenzione sulla responsabilità della sua Giunta Regionale che ormai sono di dominio pubblico.
Non dobbiamo oggi fare polemiche, ma neppure accettare in silenzio che ne siano fatte da chi dovrebbe riflettere di più alle sue responsabilità. 
Si ricordi Fontana di quanto scritto nel Vangelo di Luca “Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”

Francesco Colucci, blogger in Lucca




venerdì 20 marzo 2020

L'Italia chiamò....


 Stamani sono stato, con il foglio compilato e la mascherina, a fare la spesa nel Supermarket più vicino. 
Una mezz'oretta di fila, quasi tutti con la mascherina. 
All’interno poche persone per volta, molto prudenti ed educate. 
Alle 11 il Supermarket si è collegato con una Radio Italiana ed ha diffuso dal megafono l’Inno di Mameli. 
Tutte le persone e i commessi si sono fermati, ad ascoltare in silenzio e al termine è scoppiato un fragoroso applauso ed è ripreso il cicaleggio delle persone. 
Alcuni dicono che siamo un popolo farfallone ma nelle difficoltà diamo sempre eccellenti e serie risposte. 
Quando siamo messi alla prova, siamo un grande popolo, ricco di amore, di cuore, di disponibilità e non accettiamo lezioni da nessuno.

Francesco Colucci


giovedì 12 marzo 2020

E' Guerra! Innalziamo i nostri Vessilli!


I nostri Padri e i nostri Nonni hanno vissuto la vera Guerra, al fronte e nelle città bombardate, dove il sangue scorreva copioso.
Noi stiamo vivendo una Guerra diversa, meno cruenta, ma più subdola. 
Un Virus maligno inonda città e paesi, ci costringe in casa, a chiudere le nostre attività, a nasconderci, non per paura delle  Waffen-SS, ma per la paura del contagio.
Se è Guerra innalziamo i nostri Vessilli, le nostre Bandiere per chiamare a raccolta le nostre energie migliori, per darci comunanza di fede, per resistere come fecero i nostri avi.
Mettiamo al vento in ogni casa, su finestre o terrazze, la Bandiera Italiana o la Bandiera Europea un po’ più acciaccata delle nostra, oppure la Bandiera multicolore della Pace, che va sempre bene.
Esporre tutti una Bandiera simbolo della nostra vita, in questo momento di dolore e preoccupazione, dirà al Mondo che siamo vivi, siamo coraggiosi, che lottiamo, che non vogliamo perdere questa perfida Guerra.
Un Bandiera al vento per affermare con forza che siamo fiduciosi, perché nel dolore abbiamo ritrovato orgoglio e unità di intenti, perché sappiamo che finito il Virus inizierà un nuovo dopoguerra terribile come il precedente.
I Padri e Nonni che anche oggi pagano il tributo di vita più alto, sono stati capaci di far risorgere l’Italia con un Paese distrutto, materialmente, fisicamente, moralmente.
E noi non dobbiamo essere da meno, ci riusciremo.
Issiamo la Bandiere, sulle nostre case, siamo vivi e vogliamo continuare ad esserlo.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani x Italia Viva